Innovazione digitale e futuro del turismo

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La rivoluzione digitale ha trasformato profondamente l’esperienza del viaggio

L’industria del turismo, uno dei settori più dinamici e in rapida evoluzione al mondo, è stata profondamente trasformata dall’avvento della tecnologia digitale. Questa rivoluzione non si limita a cambiare le modalità con cui i viaggiatori interagiscono con le destinazioni, ma ridefinisce anche l’intera esperienza turistica, dall’ispirazione iniziale alla condivisione dei ricordi post-viaggio. La tecnologia digitale, fungendo da catalizzatore di cambiamenti profondi, ha aperto nuove frontiere nel turismo, introducendo strumenti e piattaforme innovativi che hanno migliorato, semplificato e personalizzato il viaggio.

Il turismo digitale si manifesta in vari aspetti, dalla pianificazione e prenotazione online, passando per l’integrazione di realtà virtuale e aumentata, fino all’uso di intelligenza artificiale e big data per offrire esperienze su misura. Questi strumenti digitali hanno democratizzato l’accesso alle informazioni di viaggio, permettendo ai turisti di esplorare destinazioni remote con un clic e di prenotare intere vacanze dal proprio smartphone. I social media e le piattaforme di condivisione hanno ulteriormente influenzato il turismo, trasformandosi in potenti strumenti di marketing e fonti di ispirazione per viaggiatori di tutto il mondo.

E di turismo e tecnologia digitale si parlerà l’11 gennaio ad Assisi, a Palazzo Bernabei – sede del corso di laurea sul turismo dell’Università degli Studi di Perugia – al convegno “Innovazione digitale e turismo”, organizzato dal Comitato Davide Piampiano e vedrà la partecipazione di figure importanti come Maurizio Oliviero, Magnifico Rettore dell’Ateneo perugino, fra Marco Moroni, Custode del Sacro Convento, Marcello Signorelli, direttore del Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Perugia, Stefania Proietti, sindaco di Assisi, Fabio Forlani, presidente del corso di laurea in Economia e management del turismo dell’ateneo di Perugia, Ivana Jelinic, amministratore delegato Enit,  Paola Agabiti, assessore della regione Umbria per turismo, cultura, istruzione e diritto allo studio e Fabrizio Antolini, presidente SISTUR Società Italiana Scienze del Turismo.

Tra gli esperti SISTUR per le nuove tecnologie digitali applicate al sistema turismo  Giovanni Ruggieri, professore di Economia del Turismo presso l’Università degli Studi di Palermo: “La rivoluzione digital avrà un impatto determinante sull’esistenza stessa dell’Industria turistica in Italia – spiega l’esperto – comprendere questa trasformazione è essenziale per proiettarci verso il futuro prossimo. Questa rivoluzione, ispirata ai principi della fisica, si sviluppa su tre assi fondamentali. Per primo l’evoluzione delle piattaforme online e dei i siti web turistici che stanno passando da semplici strumenti per la prenotazione a luoghi dinamici di interazione tra produttori e consumatori. Questa evoluzione implica l’integrazione di vari strumenti come social network e blog, offrendo servizi di assistenza, progettazione e la possibilità di scegliere esperienze uniche. Secondo punto è l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale impiegata per ottimizzare le strategie di marketing e promozione nel settore turistico. Grazie all’analisi dei comportamenti e delle preferenze dei visitatori, si punta a personalizzare le offerte. Terzo asse l’innovazione attraverso realtà aumentata,  realtà virtuale e Metaverso, sta aprendo nuovi mercati e possibilità, migliorando significativamente l’esperienza turistica. L’introduzione di tour virtuali e simulazioni immersive rappresenta una sfida importante per le destinazioni turistiche italiane”.

Tuttavia l’integrazione dell’innovazione tecnologica con le tradizioni culturali italiane rischia di diluire l’autenticità delle esperienze culturali, sostituendo l’interazione diretta con siti storici e opere d’arte con repliche digitali. Inoltre, l’adozione di nuovi strumenti tecnologici potrebbe soppiantare tecniche tradizionali in campi come l’artigianato, portando a una perdita di abilità secolari. Anche l’educazione online, pur estendendo la portata della cultura italiana, potrebbe non offrire la stessa profondità di un’immersione diretta. È fondamentale trovare un equilibrio che preservi l’integrità e l’autenticità delle tradizioni italiane.

C’è sempre un presagio di preoccupazione per l’innovazione, soprattutto quella tecnologica – prosegue il professor Ruggieri – che deve essere considerata come un insieme di strumenti ad uso della programmazione e gestione del turismo. Si pensi all’accordo tra compagnie telefoniche ed ISTAT per il monitoraggio dei visitatori, escursionisti turisti, nelle città d’arte. Il monitoraggio delle coste e delle spiagge, con strumenti di allert sulle capacità di carico, consente una migliore gestione dei flussi ed una più corretta programmazione. Così, anche attraverso dei software, possiamo catturare sul web i giudizi di visitatori e turisti, dimenticando i costosi e talvolta poco affidabili questionari.

Qual è il suo punto di vista sull’impatto del metaverso sull’economia globale e quali opportunità potrebbe offrire per le imprese italiane?

Con il Metaverso siamo sull’orlo di una nuova frontiera nella tecnologia dell’informazione. Il Metaverso comprende spazi digitali interconnessi in cui gli utenti possono interagire attraverso ambienti generati dal computer. Questa convergenza di tecnologie all’avanguardia, tra cui l’intelligenza artificiale (AI), gemelli digitali, realtà aumentata (AR), realtà virtuale (VR), blockchain, token non separabili (NFT), modellazione e simulazione 3D, cloud computing e edge computing, definisce il potenziale del Metaverso. Ciò vale in particolare per il turismo, dove il collegamento tra il mondo virtuale e l’industria è profondo e significativo. Nonostante l’attuale spostamento di attenzione dei media, la sinergia tra il Metaverso e il turismo suggerisce la possibilità di una ricca gamma di applicazioni nel prossimo futuro. Per le imprese italiane il Metaverso può offrire nuove esperienze al cliente, creare offerte innovative, consentendo ai potenziali visitatori di esplorare virtualmente destinazioni e strutture. Inoltre, utilizzando tecnologie come l’intelligenza artificiale e i gemelli digitali, le imprese possono personalizzare le offerte in base ai comportamenti e alle preferenze specifiche dei clienti, migliorando l’esperienza complessiva. Inoltre, potrà aumentare l’efficienza operativa, stabilire partnership globali in modo virtuale, garantire una presenza online potenziata creando ambienti virtuali accattivanti, aumentando la visibilità e creando un mercato più ampio.

In che modo oggi le nuove tecnologie vengono integrate nell’ambito della formazione universitaria, in particolare nei corsi legati al turismo e all’economia?

Ad esempio in UNIPA (Università degli Studi di Palermo, ndr) il corso di laurea magistrale in “Tourism Systems and Hospitality Management” è l’unico in Italia che si svolge in lingua inglese e con docenti americani e con percorsi di doppio titolo negli USA, SPAGNA, CROAZIA. L’accordo con La Florida International University FIU, la quinta negli USA e tra le 10 migliori università del Mondo nella specializzazione in Turismo ed Ospitalità, offre agli studenti un percorso internazionale altamente qualificato. Adoperiamo piattaforme e-learning per fornire corsi online, materiali didattici digitali e strumenti di interazione virtuale tra docenti e studenti. Vengono sperimentati strumenti per la didattica innovativa, anche attraverso l’uso di nuove tecnologie e nuovi programmi e software in particolare nei corsi di turismo e sviluppo.

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