“L’ambizione per noi milanesi dovrebbe essere che la nostra città e con questo vorrei intendere tutta la nostra città non solo alcuni quartieri eletti, non sia povera, brutta, sporca e insicura ma che sia bella, sicura e sempre solidale. Perché Milano deve e può diventare la città più bella del mondo”.
Così terminava Cristina Giraudo, commerciante con una bottega Storica in corso Buenos Aires, il suo dettagliato e pragmatico intervento, potremmo dire “Storico” al Convegno “Fare Futuro”. Invitata con i rappresentanti di altre Associazioni, comitati di quartiere, cittadini con problemi di categoria irrisolti, da milanese doc, con una visione soprattutto utile alla cittadinanza, ha esposto le criticità evidenti e a volte senza buon senso soprattutto della viabilità in corso Buenos Aires.
Riassumendo:
PRIMA CRITICITA’
Transito e sosta delle ambulanze
Con il restringimento a una sola corsia per senso di marcia il transito delle ambulanze è molto difficoltoso, spesso rimangono incastrate tra le due fila di macchine che soprattutto nelle ore di punta non sanno dove spostarsi.
Lo spazio di interruzione della ciclabile davanti ai passi carrabili spesso è più stretto del passo carrabile stesso per cui le ambulanze non sanno dove fermarsi e per parcheggiare devono invadere la corsia opposta.
Questa situazione si aggraverà ulteriormente durante i lavori di allargamento del marciapiede quando lo spazio tra il marmo del marciapiede e il cordolo sarà poco più di un metro e mezzo.
SECONDA CRITICITA’
La raccolta dell’immondizia due volte a settimana da parte dell’Amsa, che si svolge alla mattina per cui il traffico viene bloccato e il quotidiano svuotamento dei cestini dell’immondizia.
TERZA CRITICITA’
Il passaggio e la sosta dei camion dei Vigili del fuoco.
Spesso questi mezzi sono costretti a fare le gincane tra il traffico, a invadere la corsia opposta andando in contromano e bloccando il traffico.
QUARTA CRITICITA’
Il passaggio delle pattuglie della Polizia, dei Vigili urbani, dei pullman turistici e di quelli che portano le persone agli aeroporti, consegna della posta.
QUINTA CRITICITA’
Corso Buenos Aires è una via fortemente abitata con pochi uffici, non possiamo paragonarla a Corso Vittorio Emanuele e via Dante, tra l’altro molto più corte.
I cittadini che abitano sul corso hanno delle esigenze di vita quotidiana, l’idraulico, l’elettricista, manutenzione varia degli appartamenti, degli stabili e dei negozi, si pensi solo a eventuali traslochi.
Inoltre dopo il periodo covid sono aumentati notevolmente il carico e lo scarico delle spese a domicilio e dei corrieri che consegnano la merce derivanti da acquisti su internet, tutte queste persone non sanno dove fermarsi.
Solo nel mio blocco quotidianamente vedo camion e furgoni parcheggiati a ridosso della ciclabile, due ruote sulla corsia e due ruote sulla ciclabile, situazione molto pericolosa per i mezzi, gli autisti, i pedoni, i ciclisti e non ultimo il danno al cordolo.
E’ palese la volontà da parte di questa giunta di costringere le attività commerciali e i cittadini che gravitano sul Corso Buenos Aires a violare costantemente e quotidianamente le norme del codice della strada per quanto riguarda la sosta, la circolazione, il carico scarico e la vita quotidiana, per questo non è sicura e solidale.
SESTA CRITICITA’
Se una macchina venendo dal centro volesse girare a sinistra, per andare ad esempio in Stazione Centrale, attualmente non lo può più fare, la svolta a sinistra in piazza Lima e in via Pergolesi è stata tolta, nelle altre vie è sempre stata vietata, per cui si deve andare fino in piazzale Loreto con conseguente perdita di tempo e aumento dell’inquinamento.
Inoltre, la svolta a sinistra in piazzale Loreto è consentita adesso in quanto il piazzale è ancora circolare ma con il nuovo progetto e con i lavori di riqualificazione non si potrà più farlo, per cui aumenteranno i tempi di percorrenza e lo smog, è una coda unica da piazzale Loreto e Porta Venezia
La Giunta ha approvato un progetto di riqualificazione di piazzale Loreto con cambio di viabilità che avrebbe dovuto partire due anni fa ed essere pronto per le Olimpiadi Invernali Milano Cortina nel febbraio 2026, non è ancora stato avviato in quanto non c’è un piano per la viabilità, pensate che su piazzale Loreto gravita tutto il traffico proveniente dalla tangenziale e da 8 arterie.
SETTIMA CRITICITA’
In Corso Buenos Aires ci sono più di 300 attività e abitano migliaia di milanesi e l’Assessorato alla Mobilità ha predisposto, in base ad un calcolo effettuato dai tecnici del Comune, testuali parole riportate dall’Assessore in una riunione del consiglio di Municipio 3, martedì 19 settembre, solo 8 posti di carico e di scarico lungo il corso e sono di dimensioni ridotte rispetto alla lunghezza dei furgoni che abitualmente consegnano sul corso.
E altri 8 posti nelle vie laterali, via Spontini, via Redi, via San Gregorio che sono sempre occupati da macchine private.
OTTAVA CRITICITA’
Hanno voluto la pista ciclabile ma non hanno messo le rastrelliere per le biciclette, vogliono una città sulle due ruote ma hanno tolto i posti dedicati alle moto così i motociclisti sono costretti a posteggiare sui marciapiedi.
NONA CRITICITA’
Marciapiedi che sono in molti casi rattoppati da cemento in quanto hanno eseguito dei lavori di sostituzioni delle tubature ma non hanno concluso il lavoro con le beole originali, queste colate sono pericolose per le persone che vi camminano sopra, ci sono degli evidenti avvallamenti e molte buche che non sono un bel biglietto da visita per residenti e turisti per cui i marciapiedi non sono sicuri.
DECIMA CRITICITA’
Turisti che se vengono a fare shopping in Corso non sanno dove prendere un TAXI, prima c’erano due corsie dedicate, una in piazza Lima e una in Porta Venezia, ora non ci sono più, sono state spostate in via Vitruvio e lungo i Bastioni di Porta Venezia ma non si vedono e sono perennemente occupate da macchine private.
UNDICESIMA CRITICITA’
Abbiamo due volte a settimana, il martedì e il sabato, il mercato in Benedetto Marcello, con conseguente caos e riduzione dei posti auto.
DODICESIMA CRITICITA’
Ultima criticità e l’ho tenuta per l’ultima perché a mio avviso è la più importante di tutte, su tutti i 1300 mt per senso di marcia di Corso Buenos Aires c’è un solo posto, e lo ripeto un solo posto, riservato a persone con disabilità. Posto collocato davanti al Teatro Puccini.
A sinistra, lato guidatore, c’è la corsia di marcia per le macchine, ricordiamo una sola corsia per senso di marcia, a destra c’è la pista ciclabile
A meno di cinque metri più avanti c’è una rientranza dove sarebbe stato possibile mettere il posto per disabili ma non l’hanno fatto”.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano