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Porta Magenta, Grandi: morto iconico faggio rosso, al suo posto una magnolia

Milano

Ieri in via Caradosso hanno preso il via le operazioni di rimozione del faggio rosso situato nell’aiuola prospiciente la Basilica di Santa Maria delle Grazie; nelle settimane successive si provvederà alla piantumazione di una magnolia grandiflora che avrà già dimensioni importanti. “Dopo anni di perizie, cure, irrigazioni di soccorso e tentativi di rivitalizzazione – spiega l’assessore al Verde e all’Ambiente Elena Grandi – il faggio di via Caradosso è da qualche mese un albero morto. Non possiamo che prendere atto della situazione, tristi per la sua inevitabile rimozione ma consapevoli di aver compiuto ogni sforzo possibile per mantenerlo in vita ben oltre le aspettative. Dopo l’abbattimento del faggio, nell’aiuola di Santa Maria delle Grazie troverà dimora una magnolia, una specie più adatta all’ecosistema della città, che piantumeremo appena dopo aver preparato il terreno in modo adeguato. Speriamo così di rendere meno traumatica per il quartiere e per la città la perdita di questo albero così amato”.

Il faggio di via Caradosso è stato aggiunto al patrimonio arboreo del Comune di Milano già adulto e sofferente. Appartiene ad una specie diffusa in montagna, che trova le migliori condizioni di vita tra i 600 e i 1.800 metri di altitudine e che risente molto delle concentrazioni di fattori inquinanti nell’aria e nel terreno. In considerazione del sito improprio di radicazione e delle sue ragguardevoli dimensioni, l’albero è stato sottoposto negli anni a diversi interventi agronomici e manutentivi straordinari: potature, arieggiature, decompattamento del terreno, iniezioni stimolanti, irrigazioni di soccorso nei periodi di siccità e diverse perizie fitostatiche e fitosanitarie, che hanno evidenziato anche la presenza di patologie e funghi particolarmente aggressivi. Per sostituirla, l’assessorato al Verde ha individuato nella Magnolia grandiflora una specie di maggiore resistenza e dalle migliori prestazioni ecosistemiche. La sua posa avverrà nelle settimane successive alla rimozione del faggio e dopo la necessaria preparazione del terreno dell’aiuola. È invece momentaneamente sospeso, nell’attesa degli esiti di una nuova perizia agronomica, l’abbattimento dell’olmo di Villapizzone. Le perizie del Comune di Milano e il parere del Garante del Verde concordano sulle precarie condizioni di salute dell’albero. Ciononostante, l’assessore Grandi, consapevole del suo valore simbolico, ha deciso di richiedere un’ulteriore perizia. Nel caso si ravvedesse la possibilità di non abbattere l’albero ma di intervenire con una pesante potatura, si valuterà una collaborazione con il Comitato di cittadini di Villapizzone, che ha manifestato l’intenzione di prendersi cura della pianta.

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