Flussi di emozioni e colori: l’arte di Kesh

Cultura e spettacolo
L’attrice, vernici acriliche, spray, stoffa su tela,   60×50, 2023

Rapporti, scelte quotidiane, azioni e reazioni sono obbligatoriamente legate alla persona e all’ambiente in cui essa vive.

I giovani artisti contemporanei, alla ricerca del loro posto nel contesto attuale, influenzati dall’ambiente circostante, creano ciò che li rappresenta sviluppando linguaggi innovativi come il Fluid Painting, fortemente emerso negli ultimi anni. Tra gli artisti emergenti della galleria MIA – Monza International Art spicca Marco Baga, in arte Kesh, che, nato come street artist e capace di padroneggiare strumenti non tradizionali, sviluppa questo linguaggio per dar voce a concetti sociali.

Kesh, classe 1995, affascinato dall’immaginario underground, comincia a dipingere con gli spray ma si trova presto impegnato nella sperimentazione di nuove forme d’espressione. Nel 2021 identifica la propria creatività nell’astrattismo della Fluid Art.

Questa tecnica permette ai colori di diffondersi, fondersi ed infiltrarsi l’uno nell’altro. La sua nascita può essere fatta risalire al 1936 quando David Alfaro Siqueiros, artista messicano, propose un laboratorio di “Pittura accidentale” a New York, a cui prese parte anche il famoso pittore americano Jackson Pollock, il quale svilupperà poi il suo caratteristico stile di dripping.  Nelle sue tele l’artista saronnese diventa regista di colori e forme che vanno ad assumere uno specifico ruolo: ne scaturisce un’arte ricca di simbologie e parallelismi, come nell’opera L’Attrice.

Qui la parte colorata con la tecnica Fluid Painting vuole identificarsi con il concetto di ARTE; i colori utilizzati rimandano l’immaginario ad un paesaggio naturalistico, una donna con un vestito colorato, una scultura di marmo bianco, un’ambientazione metafisica. È come se l’immagine creata fosse una patina sottile che pervade e colora la realtà, donandole vitalità e fascino.

La parte superiore della tela è coperta, perché spesso il messaggio dell’Arte è segreto, talvolta le opere stesse sono fisicamente nascoste, sepolte, come gli affreschi antichi che affiorano con l’assottigliarsi della materia che li ricopre o le sculture sommerse nelle profondità del mare.

L’elemento coprente, rosso, vuole ricordare un sipario che si sta alzando per offrire la scena alla protagonista la quale non ha forma, è straripante ed occupa tutta la superficie. Il sipario e il ruolo dell’attrice diventano a questo punto metafora della VITA: il tendone si alza e la rappresentazione comincia.

Passing Through, collezione privata, ispirazione e opera

La metafora continua in Passing Through: le scie di colore che percorrono la superficie, passando vicine, incrociandosi o sfiorandosi, rappresentano i percorsi di vita delle persone. L’immaginario dell’artista ha estrapolato questi concetti da uno scatto fotografico serale e mosso di una città affollata e in continuo divenire. I colori primari assumono un ruolo fortemente simbolico e rappresentano le emozioni e gli impulsi: il rosso è la componente passionale, amorosa, il blu è la parte malinconica e introspettiva, il giallo esprime gli slanci di energia. Gli altri colori hanno interpretazioni più concrete: il rosa allude alla pelle e alla parte più reale dell’individuo, il nero è la strada, l’asfalto, il contorno. I cerchi di grafite brillante, attraversati da questi flussi colorati, indicano le difficoltà e le esperienze negative che ognuno di noi è chiamato ad affrontare durante il suo cammino. Le difficoltà non sono però limiti ma sfide: l’artista dà una chiave di lettura positiva dell’opera invitando tutti a superare questi blocchi.

I lavori di Kesh nascono dall’istinto, dalla libertà creativa, dall’ispirazione fulminea e da quella che lui stesso definisce “una trance artistica” che permette di canalizzare le emozioni e trasferirle su tela. Un lavoro che nasce dal profondo e da un’esigenza creativa ed espressiva che identifica il giovane artista come un degno erede e promettente esponente della Fluid Art.

Dott. Francesca Provetti

info@monzainternationalart.com

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