Nella mattinata di oggi, martedì 30 gennaio, l’Istituto Severi Correnti di Via Alcuino a Milano è stato occupato.
È la prima occupazione dell’anno, anche se in passato, il Severi Correnti era già stato occupato diverse volte. Striscioni e fumogeni sono stati i principali metodi di manifestazione.
La protesta è stata divisa in due fasce e terminerà nella giornata di giovedì 1° febbraio: la prima andrà dalle 9.30 fino alle 11:30 e la seconda dalle 12 alle 13:30. Le attività dell’occupazione spazieranno dal freestyle al murales, fino ad arrivare ad incontri sul no Gpr e sulla questione Pinelli.
Il Collettivo della scuola milanese ha poi consegnato una lettera rivolta ai professori e agli studenti, in cui si spiegano i principali motivi della protesta. Il primo, come enuncia parte della lettera del comitato, riguarda la cogestione. «All’inizio di quest’anno – recita la lettera del Collettivo – parte del corpo docente ha proposto tre giorni di cogestione. Alcuni di loro sono mossi da buone intenzioni, dalla voglia di aprire un dialogo e costruire un’alternativa alle quotidiane lezioni. Ma sappiamo anche che la maggior parte di loro e la preside hanno usato la cogestione per prevenire l’occupazione».
La seconda ragione della protesta è la questione palestinese e, specificandolo, il collettivo non perde occasione per attaccare anche le istituzioni governative: «In Italia, come nel resto del mondo, stiamo vedendo come le istituzioni stiano puntando a uniformare il pensiero pubblico sul genocidio palestinese per sostenere l’alleato sionista. L’alimentazione di paure interne ed esterne ai confini italiani serve per legittimare la sempre più dilagante cultura fascista, razzista e militarista.»
Secondo quanto emerso, la Preside avrebbe già sporto regolare denuncia. Momentaneamente sospese le lezioni.
Andrea Parrino