I fatti stanno emergendo in queste ore. Al corteo pro Hamas, anzi, scusate, pro Palestina (qualsiasi cosa questo voglia dire) di sabato c’era un ospite illustre: l’Assessore del Municipio 1 Pacini (PD). Il quale, da due giorni, rivendica con orgoglio quella partecipazione. Ricordiamo che sabato era la Giornata della Memoria e qualcuno stava manifestando a favore degli stessi che hanno commesso commesso le atrocità del 7 ottobre. Oh, certo, loro parlano di civili. Lo fanno sempre, se gli conviene. Dimenticano, ovviamente, che se i civili avessero consegnato i dirigenti di Hamas tutto questo non sarebbe mai successo.
In ogni caso, qui il problema è che qualcuno, parte delle istituzioni, ha deciso che un ordine del Questore a lui non si applicasse. Dichiara in merito Lorenzo La Russa, capogruppo di FdI in Municipio 1:

“Il crescente clima antisemita in Italia e in Europa imporrebbe, in particolare ai rappresentanti delle istituzioni, un atteggiamento di responsabilità e una netta presa di distanza da posizioni estremiste e inopportune. Apprendiamo dalla stampa che l’assessore del Municipio 1 Lorenzo Pacini, insieme ad altri esponenti del Partito Democratico, ha partecipato al corteo non autorizzato a sostegno della Palestina. Un corteo contro lo Stato di Israele dove non sono state espresse parole di condanna nei confronti dei terroristi di Hamas, ed è stato insultato e minacciato violentemente un ragazzo che da una finestra ha esposto un cartello con scritto: “Free Gaza from Hamas”. L’assessore Pacini avrebbe potuto celebrare il Giorno della Memoria o, se questo gli costava troppa fatica, optare per un’ispezione in una delle tante aree verdi del Municipio, dato che i cittadini ci segnalano quotidianamente sporcizia, degrado e scarsa manutenzione. Ci aspettiamo che il Sindaco Sala, il Partito Democratico e il presidente del Municipio 1 Mattia Abdu Ismahil insieme alla maggioranza di centrosinistra, prendano le distanze dall’assessore Pacini a cui chiediamo di dimettersi.”
E con questo direi che possiamo chiudere tutte le polemiche sulla Giornata della Memoria. Qualcuno difende gli Ebrei e Israele ogni giorno. Qualcuno ci fa polemica un giorno all’anno. E qualcuno non riesce a sapere cosa sia la nobiltà d’animo, cosa sia la democrazia nemmeno quel giorno all’anno. Perché ogni giorno, ogni settimana e ogni mese di ogni mese resta, ancora e oggi come sempre, un povero comunista.

Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,