Questa testata ha già diffusamente parlato dell’ipotesi di abusi edilizi e dei 140 funzionari che hanno espresso disagio e volontà di cambiare lavoro. Sala si è dichiarato preoccupatissimo. L’analisi delle motivazioni che hanno portato i dipendenti comunali alla protesta, sono di seguito esposte dal prof. Luca Beltrami Gadola. A seguire una obiettiva disamina di un altro grosso problema milanese: la viabilità.
“…Tornando alle proteste dei funzionari, questi lamentano il disagio materiale e psicofisico per la mancanza di indicazioni da parte dell’amministrazione per la loro attività lavorativa.
E ancora in sostanza lamentano questa situazione di incertezza legislativa e del conseguente carico di responsabilità che, nel caso in cui incorrano in azioni giudiziarie, li espongono a spese legali personali, da cui la richiesta che la loro tutela legale venga svolta dalla avvocatura comunale.
Hanno torto? Dando per scontata la loro buona fede ed onestà, direi che bisogna dar loro ragione, sperando che arrivi presto una revisione totale della legislazione in materia di urbanistica senza dimenticare il problema della legislazione regionale che spesso intralcia i Comuni nella gestione del territorio.
Veniamo ora al secondo argomento: la viabilità. Anche questo è uno dei problemi scottanti e irresoluti.
Ne abbiamo scritto diverse volte su ArcipelagoMilano ma oggi è sotto gli occhi di tutti: la riduzione degli spazi a parcheggio in strada ha portato alla sosta selvaggia. Dovunque ci sia uno spazio disponibile come i passaggi pedonali, le soste lungo le aiuole spartitraffico, gli assi centrali delle vie che per dimensione lo consentano, gli angoli delle strade e si potrebbe continuare nell’elenco e chiuderlo con i furgoni delle consegne a domicilio, ovunque c’è qualcuno in sosta vietata.
Lasciamo da parte il fondato sospetto che alle casse del Comune facciano molto comodo i ricavi da multe; bisognerebbe dire all’assessora Censi che forse nemmeno il mago Silvan riuscirebbe a far scomparire un’automobile e dunque ci dica lei dove dobbiamo metterle.
Il sindaco Sala durante la presentazione a Palazzo Marino del nuovo rapporto del Club di Roma ha detto: “A Milano se non immaginiamo di costruire un modello di vita sociale in cui si passa dalle 50 macchine per cento abitanti a 40 in dieci anni, ci sarà qualcosa che non va.”.
Vuol dire far sparire 140.000 automobili in dieci anni. E nell’attesa cosa? 14 mila all’anno ma di chi? Questione aperta.
Regolare la sosta e gli accessi in città hanno comunque impegnato gli uffici comunali e mi è capitata per le mani una “Determina dirigenziale” del 24.11.2024 con oggetto: Approvazione dei sistemi di pagamento, di comunicazione e di registrazione della targa per l’accesso dei veicoli nella ZTL Cerchia dei Bastioni – Area C. Il presente provvedimento non comporta spesa.
Si tratta di un documento di 87 pagine di cui 4 di riferimenti legislativi, 30 di norme vere e proprie e 50 pagine di facsimile di modelli da compilarsi da parte degli utenti per ottenere permessi, riduzioni di tariffe, permessi provvisori e molto altro.
… il documento è l’esempio del modo di legiferare italiano a cominciare dai riferimenti legislativi. A cosa e a chi servono? A noi cittadini no di certo. A chi li ha stesi per dimostrare la sua competenza?
Lasciatemi fare una battuta: quando dicono Il presente provvedimento non comporta spesa a chi alludono?
Certo non alludono a noi cittadini che passiamo le ore a compilare moduli e a spedirli a destinatari le cui piattaforme non funzionano ma nemmeno alludono al Comune, come se telecamere e funzionari addetti alle varie nuove discipline ce li regalasse lo Zio d’America…
Luca Beltrami Gadola (newsletter Arcipelago)
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