L’allarme dell’infettivologo Gori: “Coscienza zero, bisogna fare qualcosa”
“Fra i giovani abbiamo un aumento delle infezioni”, afferma l’infettivologo Andrea Gori, presidente dell’associazione Anlaids Lombardia. “Stiamo parlando di sifilide, di gonorrea, clamidia, micoplasma. E c’è anche il mantenimento di una quota importante di nuove infezioni da Hiv. Queste sono le infezioni che noi oggi stiamo vedendo molto frequentemente. E dobbiamo fare qualcosa“, afferma Gori precisando comunque che “non è un dato solo italiano, è un fenomeno europeo” e non solo.
“Sulla sifilide abbiamo aumenti negli ultimi 4 anni che arrivano fino al 200%. E’ tantissimo. E un altro aspetto – segnala – riguarda l’Hpv”, il Papillomavirus umano: “Nonostante ci sia il vaccino, continuiamo a vedere tantissime nuove infezioni da Hpv. Non si vaccinano i figli, perché sono ‘santi’, sono bravissimi, eppure si infettano. Rileviamo diffidenza e percepiamo che la vaccinazione non ha attecchito così tanto come dovrebbe. Il risultato è che stiamo vedendo molti casi di Hpv in giovani donne e uomini non vaccinati“.
Il trend al rialzo delle infezioni sessualmente trasmissibili (Ist) a Milano “è in linea soprattutto con le grandi metropoli – sottolinea Gori – dove c’è movida, dove tante persone arrivano” nel weekend e si riversano nei locali “da diverse città della regione“, così come da fuori regione. Milano “come Barcellona, Madrid, Berlino, Parigi, Londra”. Questo il termine di paragone quando si parla di contagi legati al sesso: capitali europee “dove i giovani viaggiano, dove ci sono le grandi comunità gay che hanno un loro ruolo forte. Anche se va precisato che oggi la comunità eterosessuale si avvicina sempre di più a una sessualità molto più promiscua“, osserva lo specialista.
L’uso dei preservativi
“Coscienza zero. E’ quasi imbarazzante il preservativo in questo mondo di ‘mordi e fuggi’“, riflette l’esperto, che torna a evidenziare l’importanza di parlare con i ragazzi ed educarli, renderli consapevoli cominciando a farlo nelle scuole in vista anche del futuro, considerato che, secondo i dati recenti, emerge che proprio tra i 18 e i 25 anni è stato registrato un sensibile aumento delle infezioni di questo tipo.
“Abbiamo un obiettivo: arrivare a zero nuovi contagi. Per questo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti partendo, insieme agli insegnanti, dalle ragazze e dai ragazzi. Abbiamo bisogno – chiarisce Gori facendo riferimento anche a un progetto di Anlaids Lombardia, intitolato ‘Dimmi’ – di capire cosa pensano, come vivono, quali sono le loro idee intorno ai sentimenti, alle emozioni, comprendendo come possiamo essere d’aiuto, senza nessuna imposizione, ma ascoltando e fornendo strumenti e consigli perché la loro sessualità sia consapevole e responsabile“.
“Ragazzi sono impreparati”
“Con i ragazzi dobbiamo parlare di questi argomenti. E in realtà non lo si fa”. Obiettivo di Anlaids è favorire una sessualità più responsabile e consapevole, dalla parte del benessere e contro la diffusione dell’Hiv e delle infezioni sessualmente trasmissibili (Ist).
“Abbiamo posto al centro l’importanza della sessualità come manifestazione affettiva e non solo come piacere”, continua a spiegare Gori. “E’ necessario il dialogo e il confronto. Ormai la scuola ha demandato il discorso sessualità a non si sa bene chi. Le famiglie, che oggi sembrano così aperte, amicali, vicine, in realtà fanno una fatica immensa a parlarne. Io colpevolizzo anche i media, che hanno un ruolo importante e spesso demandano anche loro. E questi giovani, che uno penserebbe informatissimi, lo sono in realtà molto poco”.
Agli studenti il presidente di Anlaids Lombardia lancia un messaggio semplice: “La sessualità, nel momento in cui si abbina al sentimento, è molto più bella e appagante. Sono questi i valori che vogliamo dare a ragazze e ragazzi, non certo precludere loro la sessualità, ma darle un valore, far capire che è molto più bello e completo in termini di sensazioni ed emozioni tutto questo rispetto a un atto sessuale consumato nel bagno o sul divanetto di una discoteca o in macchina alle 3 di notte uscendo da un locale“. (Rai News)
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845