Buon lunedì ai lettori, 5 le partite in calendario ieri, domenica 3 Marzo, per la 27a giornata.
Partenza alle 12,30 con Verona-Sassuolo, finita con l’ennesima sconfitta degli emiliani sempre più vicini al baratro della retrocessione.
Al “Bentegodi” finisce 1-0 grazie al gol in contropiede di Karol Swiderski, al primo gol in Serie A. I gialloblù si staccano a 23 punti, i neroverdi restano penultimi a 20, ma c’è una notizia peggiore per mister Ballardini, nella gara d’esordio col Sassuolo: il nuovo infortunio di Berardi.
Il Cagliari respira profondo al Castellani di Empoli, incassa 3 punti d’oro in chiave salvezza e conquista la prima vittoria in trasferta della sua stagione. Finisce 1-0 per la squadra di Ranieri, gol decisivo di Jankto nella ripresa. Contando la sconfitta del Sassuolo e il pareggio del Frosinone, punti preziosi per i sardi che si rilanciano per giocarsi la permanenza in serie A.
Tanto agonismo in campo, ritmo alto e un gol a testa: questo racconta Frosinone-Lecce, dove al bomber Cheddira risponde lo sfortunato autogol di Cerofolini, in occasione del rigore di Krstovic che frutta il pareggio al 61′. Di Francesco e D’Aversa non riescono a tornare alla vittoria ma si prendono un punto a testa che potrebbe servire nella corsa salvezza. Nella mezz’ora finale della ripresa non sono mancate le emozioni, ma sono mancati altri gol e il risultato resta inchiodato sull’1-1.
Intanto il Bologna sbanca Bergamo con una rimonta che è specchio di freschezza, spensieratezza ma anche di solidità mentale che solo una big può avere. La truppa di Thiago Motta, con questo 2-1 contro l’Atalanta, si porta a +5 sulla Dea e consolida uno straordinario quarto posto. Vantaggio di Lookman nel primo tempo, che non spaventa i rossoblù: la ribaltano a inizio ripresa grazie alle reti di Zirkzee e di Ferguson. Il primo trasforma il rigore procurato da Saelemaekers, che entra all’intervallo e cambia completamente la partita, il secondo trova un gol d’autore che dà continuità ad un sogno impronosticabile. Seconda sconfitta di fila per i nerazzurri, che devono guardarsi le spalle: un punto nelle ultime tre partite è poco per la squadra di Gasperini, scavalcata dalla Roma. Ora la Champions L. non è più una chimera, ma un obiettivo alla portata per i felsinei. L’Atalanta invece dovrà rimboccarsi le maniche, per rimanere in scia alle squadre che la precedono.

Ultimo in ordine di tempo, il big match tra Napoli e Juventus si è concluso con il secondo successo consecutivo per gli azzurri di Calzona.
Sintetizzando, entra Raspadori e la Juventus va fuori. Dalla lotta scudetto, s’intende, perché se a questa sconfitta (la quarta in stagione) dovesse stasera seguire una vittoria dell’Inter, il distacco dalla capolista arriverebbe a 15 punti, difficilmente recuperabile senza terremoti. I partenopei festeggiano la vittoria contro la Juventus, agguantata nel finale dal subentrante Raspadori che ribadisce in rete il rigore fallito da Osimhen, dopo il botta e risposta firmato Kvara e Chiesa. Allegri rimane a -12 dall’Inter che lunedì ospiterà a San Siro il Genoa e a + 1 dal Milan terzo in classifica. Il Napoli si porta a -8 dal quarto posto.
E’ tutto per la domenica, ora non resta che attendere il risultato del posticipo delle 20,45 allo stadio Meazza, tra Inter e Genoa, per capire se i giochi per il titolo sono da considerarsi (quasi) chiusi, oppure se c’è ancora spazio per speranze residue della seconda e terza in classifica, distanziate tra loro di appena un punto, ma da un abisso dalla capolista.
Prossimo turno da venerdì 8 Marzo, con il Napoli che cercherà, contro il Torino di Juric, di proseguire un cammino di risalita appena iniziato.
