Oggi i giovani usano i social alla ricerca di una Milano accogliente e propositiva da tutti i punti di vista. Nasce così da Giada Lanzotti e il monzese Alessio Ferrantino studenti d’Arte all’Accademia di Brera, l’idea di creare il format Milano da scrocco, che segnali eventi e appuntamenti di natura culturale e gastronomica gratuiti o a prezzi contenuti. Intervistati da Forbes spiegano:
“Cercavamo un modo di vivere la città che fosse accessibile a uno studente senza una grande disponibilità economica”, raccontano. “Girando la città ci siamo resi conto di quanti eventi e occasioni Milano offrisse gratuitamente. Non esisteva però un sito o un’ che li raccogliesse tutti, quindi abbiamo deciso di crearla noi.
Nel 2018 era ancora un social utilizzato da tutti e, soprattutto, dove venivano postati gli eventi che ci limitavamo a condividere. Lo facevamo soprattutto per i nostri compagni di università, poi con il tempo abbiamo iniziato a crescere anche fuori dalla nostra cerchia, e siamo approdati su Instagram.
Se nei primi tempi il loro obiettivo era riunire gli eventi gratuiti della città, dopo la pandemia Milano da scrocco è diventata una guida per scoprire la città dalla cultura al food, dalla musica agli eventi. “Vogliamo mostrare a tutti come sia possibile vivere a Milano, non sopravvivere, perché con le giuste accortezze chiunque può scoprire ogni giorno qualcosa di diverso, in ottica di risparmio”.
Ovviamente la ricerca e la selezione sono state laboriose “Che si stia parlando di eventi, locali, o di qualsiasi altra iniziativa, c’è sempre un’attenta cernita, perché il panorama milanese è molto ampio, ma non tutto è compatibile con la nostra visione. La sfida? Trovare sempre il miglior rapporto tempo-qualità-prezzo”.
Ora, dopo anni, c’è la collaborazione con brand, aziende e piccole realtà milanesi e la risposta è molto positiva, non solo da parte di studenti e lavoratori (il canale principale è Instagram, dove la pagina ha 335mila follower, contro i 104mila di TikTok), ma anche nella fascia di età tra 18 e 24 anni e su Facebook, dove il pubblico va dai 35 ai 44 anni.
“Indipendentemente dall’età, chi segue la pagina vuole vivere la città e scoprire cose nuove. Per questo cerchiamo di diversificare moltissimo i contenuti, spaziando dalla cultura all’intrattenimento, fino al food e all’arte”. Ma come dovrebbe essere una ‘giornata ideale’ a Milano? I co-founder hanno le idee chiare. Sveglia alle 8, si parte da una delle metro principali come Cadorna, Centrale o Garibaldi. Alle 9.30-10 è il turno di una delle mostre gratuite di Palazzo Reale o della Triennale.
“Per chi lavora o studia, ci sono tantissimi posti che consentono di lavorare gratuitamente in spazi di co-working o bar open space: ci piace che in città si dia spazio a freelance o dipendenti in smart working che hanno voglia di uscire di casa, ritrovarsi e fare network”.
All’ora di pranzo, invece, si può optare per una trattoria milanese, “quelle un po’ vecchio stile, con prezzi alla portata di tutti” sui Navigli, oppure immergersi nello street food di Chinatown.
Evidenzia Forbes che il pomeriggio è dedicato alla cultura e allo sport, a scelta una visita all’Hangar Bicocca o una pedalata sulla ciclabile della Martesana. Alle 18 scocca l’ora dell’aperitivo tra i bar economici della Statale, alle 21 serata con amici negli ostelli. “Qui puoi conoscere gente da tutto il mondo e, se sei in compagnia, sono questi gli ambienti informali dove divertirsi in maniera autentica”.
L’augurio è che sulla scia di Expo del 2015, anche le Olimpiadi del 2026 mantengano la stessa apertura con eventi aperti a tutti. “Di idee ne abbiamo tantissime, a partire dalla possibilità di estendere il progetto anche ad altre città”.
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845