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Imprenditoria e sostenibilità al femminile: dall’industria al turismo, dalla Lombardia all’Umbria

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Federica Angelantoni racconta una storia di eccellenza italiana lunga cento anni

Dall’Umbria alla Lombardia e di nuovo da Milano a Massa Martana, in provincia di Perugia. È la storia di Angelantoni Industrie iniziata ne 1932 da Giuseppe Angelantoni che a Milano fonda la società Frigoriferi Angelantoni– al dopoguerra risalgono i primi brevetti, come il primo compressore frigorifero a doppio stadio del 1949, per poi passare nel 1961 ad oltrepassare la soglia dei -100°C con compressori tradizionali – non immaginando che nel tempo quell’azienda si sarebbe trasformata in leader mondiale nell’ingegneria del freddo e delle prove ambientali simulate nei settori più diversi, dallo spazio, all’automotive, al medicale, all’elettronica: dai frigoriferi,  ai robot per lo stoccaggio del sangue, ma anche simulatori spaziali e teche da museo per conservare fossili (è dell’Angelantoni la cassaforte climatica realizzata per il Museo dell’Alto Adige di Bolzano per preservare e contenere la mummia Oetzi).

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Federica Angelantoni

Oggi Angelantoni Industrie è presente in oltre 46 paesi con la propria rete di distribuzione. I volumi di business maggiori si raggiungono in Italia, dove l’azienda ha sede ed opera direttamente, e in Francia, Germania, Cina e India dove opera tramite filiali sotto il diretto controllo, con un totale di oltre 400 dipendenti e un fatturato di oltre 80 Mln di euro: tra i clienti l’ente spaziale indiano – a Bangalore nel 2007 venne inaugurato il simulatore spaziale realizzato da Angelantoni – e società come Airbus, Boeing, Thales Alenia Space, l’italiana Leonardo.

Angelantoni è leader nel mondo nel suo segmento: i più grandi competitor sono i giapponesi, con aziende di dimensioni ben maggiori, ma la maggior parte della loro produzione è standard, al contrario per ATT il 70% avviene su commessa.

Nel 2022 il Gruppo Angelantoni ha festeggiato i 90 anni di vita dell’azienda con la pubblicazione, su base volontaria, del primo report sulla sostenibilità: “Abbiamo voluto anticipare la rendicontazione su base volontaria per sottolineare il nostro impegno a favore delle Sostenibilità” – spiega Federica Angelantoni, Chief Sustainability Officer del Gruppo – affinché la Sostenibilità possa concretizzarsi bisogna trasformarla in un fenomeno di massa, deve poter diventare democratica e accessibile. E’ un tema universale in cui ciascuno è chiamato alla propria parte, come forma di esame di coscienza collettivo riguardo la precarietà dell’equilibrio su cui si reggono i presupposti della nostra esistenza. Naturalmente il fine ultimo di una azienda è sempre quello di generare profitto, altrimenti non potrebbe continuare ad operare nel tempo, ma è fondamentale soffermarsi su come questo viene ridistribuito alle collettività. Il tema della sostenibilità è al centro della nostra strategia aziendale, non soltanto come impatto ambientale ma come contributo allo sviluppo sociale ed economico del territorio in cui operiamo”.

Sembra quasi un ossimoro parlare di ambiente e industria in un territorio come quello di Massa Martana dove il fitto verde dei boschi sembra più vocato al turismo lento che all’innovazione tecnologica: “Vivere in un ambiente in cui industria e natura coesistono è uno scenario abbastanza poco tipico, perché la maggior parte delle grandi industrie, in particolare quelle metalmeccaniche, le immaginiamo in distretti industriali. Pertanto, il contesto in cui siamo posizionati, oltre a facilitare la sensibilità per il rispetto dell’ambiente e della natura, ci dà la possibilità di metterci alla prova nell’intensificare quelli che sono i rapporti con il territorio, declinati principalmente con la formazione dei giovani, oltre a sostenere ulteriori iniziative di tipo culturale, filantropiche. La nostra missione imprenditoriale è restituire qualche cosa ai territori in cui operiamo, in termini di crescita, benessere opportunità lavorative. Questa è la più grande eredità lasciata da mio nonno e caratterizza ancora, ogni giorno, il nostro modo di fare impresa”.

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Castelluccio

Quali sono le azioni che avete intrapreso come impegno per l’ambiente?

FA – Abbiamo investito in soluzioni per l’efficienza energetica e l’indipendenza energetica, come l’installazione di impianti fotovoltaici. Questi sforzi non solo riducono l’impatto ambientale ma portano anche benefici economici, dimostrando che la sostenibilità può essere un motore di efficienza e risparmio. Ad esempio nella sede di Cimacolle (località nei pressi di Massa Martana – ndr) non utilizziamo più combustibili fossili, abbiamo una centrale a biomasse da 2 MWt alimentata a legna, e un impianto fotovoltaico sul tetto. Inoltre intendiamo proseguire, a livello ambientale, implementando nuove soluzioni nell’ambito della mobilità elettrica e con l’utilizzo di materiali più sostenibili che sposino i principi dell’economia circolare. Il nostro impegno è favorire lo sviluppo del territorio attraverso la salvaguardia del patrimonio artistico e naturale, come il progetto di riqualificazione del Convento seicentesco San Pietro Sopra Le Acque.

Quali iniziative in favore della sostenibilità sociale ed economica?

FA – Il nostro successo non sarebbe possibile senza le persone, che sono alla base del nostro vantaggio competitivo. La rilevanza della tematica di gestione del benessere dei nostri dipendenti sia per noi che per gli stakeholder lo conferma: proteggere i diritti del lavoratore e la creazione di opportunità che permettano la crescita del territorio e sviluppare progetti in sinergia con le filiere locali. Impieghiamo direttamente e indirettamente quasi 700 persone nel raggio di 10 Km dall’Azienda, una realtà altamente tecnologica come la nostra ha un continuo bisogno di stimolare l’innovazione e il capitale umano e intellettuale delle comunità in cui opera, motivo per cui promuoviamo attivamente la formazione specifica connessa al mondo dell’impresa attraverso partnership continuative con istituti tecnici locali e Università. Con l’Istituto Professionale di Todi abbiamo attivato corsi di refrigerazione industriale: crediamo, ieri come oggi, che attraverso il territorio si possono costruire le condizioni per uno sviluppo sostanziale e continuativo che possa prosperare nel tempo.

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Narni Sotterranea

Quali sono le sfide che incontrate nel mantenere la produzione in Italia, in particolare in Umbria?

Federica Angelantoni: Le principali sfide sono legate alla logistica e alla ricerca di competenze specifiche. Tuttavia, abbiamo instaurato collaborazioni fruttuose con istituti tecnici locali e università per facilitare l’attrazione di talenti e competenze.

E guardando al futuro, quali sono i piani di Angelantoni Industrie?

FA – Stiamo esplorando la possibilità di quotarci in borsa e di espanderci nel mercato americano, in particolare nel settore spaziale. Questi passi rappresentano le nostre ambizioni di crescita e di rafforzamento delle nostre competenze a livello internazionale.

Federica Angelantoni insieme ad altre quattro imprenditrici donne (Ilaria Baccarelli, Ilaria Caporali, Cristina Colaiacovo, Michela Sciurpa- ndr) ha fondato U.M.B.R.E. United Marketing for Business and Regional Experience, un network di imprese, il cui obiettivo è valorizzare il turismo in Umbria attraverso iniziative che promuovono esperienze uniche e sostenibili.

L’Umbria, crogiolo di arte e cultura – con città come Perugia, Assisi, Orvieto e Gubbio, ricche di opere d’arte e siti archeologici che raccontano la storia millenaria della regione, Festival e eventi culturali, come il Festival dei Due Mondi a Spoleto e Umbria Jazz a Perugia – attira visitatori da tutto il mondo, offrendo spettacoli di musica, teatro e danza di livello internazionale. Nota come “cuore verde d’Italia”,  sta emergendo come una destinazione turistica di rilievo, distinguendosi per un approccio al turismo che valorizza la sostenibilità, l’autenticità e l’esperienza diretta del territorio: dalle visite guidate in aziende agricole, che permettono di scoprire i processi di produzione di olio d’oliva e vino, a lezioni di cucina per apprendere i segreti della gastronomia umbra alle passeggiate a piedi o in bicicletta lungo gli antichi sentieri, come la Via di Francesco, che collega luoghi significativi della vita del Santo d’Assisi. La sostenibilità è al centro dell’offerta turistica umbra, con un forte accento sulla preservazione del paesaggio, la promozione della biodiversità e il sostegno alle economie locali. Alloggi e ristoranti spesso adottano pratiche eco-sostenibili, come l’uso di energia rinnovabile e la riduzione degli sprechi, per garantire che l’impatto ambientale del turismo sia minimizzato.

MilanoPost Federica Angelantoni
Federica Angelantoni

“Il nostro impegno è quello di aiutare i giovani a formarsi per contribuire attivamente allo sviluppo sostenibile del territorio – prosegue Angelantoni – e quest’anno abbiamo lanciato Umbre Best Experience 2023, destinato alle migliori e più innovative esperienze turistiche realizzate sul territorio. Il Premio, alla sua prima edizione, è nato con l’obiettivo di celebrare l’impegno e la capacità del settore turistico regionale di rendere la vacanza in Umbria un’esperienza unica e di valore. Numerose le candidature presentate: per la categoria heritage il premio è stato attribuito a Subterranea con l’esperienza Narni Sotteranea, dedicata alla scoperta, al recupero e alla valorizzazione del patrimonio ipogeo di Narni. Per il food & wine l’iniziativa premiata è stato il Festival UWine, evento dedicato alla valorizzazione del vino umbro, delle sue aziende e alla promozione del settore vinicolo, per la categoria nature ha vinto Spoleto Norcia in MTB, evento cicloturistico che ogni anno richiama in Umbria appassionati delle due ruote da tutta Italia e dall’estero, per la categoria emotion Acquasparta Be to Bee virtual experience, allestimento multimediale immersivo incentrato sullo studio delle api. Oggi è sempre più diffuso il concetto di turismo esperienziale perché esprime un modo nuovo di vivere la vacanza, basato sempre più sulla conoscenza dei luoghi e della qualità del tempo trascorso durante il proprio soggiorno. La finalità di questo premio è quella di dare visibilità alle proposte turistiche virtuose, capaci di coniugare la qualità delle attività offerte e la valorizzazione del territorio, con una particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, economica e sociale e all’innovazione”.

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