Efficace, incisivo con quell’ironia che sintetizza dichiarazioni sparse nel tempo, con logica deduttiva portata sì ad estremizzare situazioni e pensieri, ma espressione di verità forse taciute per opportunità: questa l’imitazione di Crozza del sindaco Sala.
Esilarante, pomposamente seriosa come è del personaggio, rivelatrice di una visione che sta in una forma mentis da privilegiato. Abbiamo riso, una risata amara e impotente.
Beppe Sala interrogato sul problema delle buche nelle strade della città: «Be’… essendo noi più bravi verso l’alto, se dovessi, se potrò occuparmi delle buche dovrò chiedere a uno dei miei se le buche si sviluppano verso il basso, perché noi ci siamo concentrati verso l’alto. E se adesso dovessi, se potessi occuparmi di cose che vanno sotto di 5 centimetri devo chiedere a uno dei miei se abbiamo la tecnologia per poterlo fare. Perché, guardi, a naso, andrà sempre peggio… E chi non potrà permettersi l’eli-taxi dovrà imparare a convivere con le buche».
“Chiederò ai miei”, frase ripetuta nell’imitazione di Crozza, coglie una volontà di scaricare il problema, tante volte evidenziata da Sala. Ci si chiede: a quando l’assunzione di responsabilità?

Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano