Nella giornata di ieri, lunedì 18 marzo, è stata concessa la giustizia riparativa per i tre attivisti di Ultima Generazione che, il 15 gennaio 2023, avevano imbrattato l’opera L.O.V.E di Alessandro Cattelan, meglio conosciuta come “il dito”, in Piazza Affari.
La richiesta è stata avanzata oggi davanti alla terza sezione penale del Tribunale in composizione monocratica,
dove si è aperto il processo per imbrattamento di beni culturali, dall’avvocato Gilberto Pagani, il difensore dei tre che hanno dai 23 ai 39 anni. Il legale del Comune ha dato parere favorevole e si è associato all’istanza. «Né danneggiato, né offeso», si era così definito Maurizio Cattelan, lo scultore di L.O.V.E., l’opera
d’arte in piazza Affari.
Il giudice Maria Teresa Guadagnino ha trasmesso gli atti al centro di mediazione comunale e ha fissato le prossime udienze il 17 settembre e il 7 ottobre per laprosecuzione del processo. Per la vicenda Cattelan, l’artista di fama internazionale l’anno scorso aveva scritto una lettera al difensore, spiegando che la loro condotta non ha rovinato l’opera e di non essersi sentito offeso da quel blitz.
Quest’oggi in corso di Porta Vittoria, insieme agli attivisti all’esterno del Tribunale, anche il consigliere comunale Carlo Monguzzi.