MilanoPost Capitan U-Bandiere in fiamme

I racconti di Capitan U 1947: La minoranza ordina … il Rettore si adegua.

I racconti di Capitan U 1947 Video

Da cittadino che osserva dal di fuori devo confessare che una certa tristezza, mista a rabbia, mi assale nel constatare che alla fine sono sempre i giovani, suggestionati e manovrati dall’alto, a metterci la faccia nel bene e nel male. Nei vari Tg ho ascoltato studenti in comizio con dichiarazioni ricolme di un antisemitismo rancoroso che mai avrei immaginato di rivivere in pieno 2024. Purtroppo, una certa politica versa benzina su animi infiammabili con concetti mirati e capaci di rivoltare i fatti. La violenta reazione israeliana al subito massacro del 7 ottobre non viene raccontata come uno smisurato eccidio ordinato per vendetta dal primo ministro Netanyahu, bensì come un “genocidio” in atto del popolo palestinese voluto e perpetrato dall’intera comunità ebraica. Questo è il cerino che accende di furore gli animi di alcuni giovani, risveglia l’antisemitismo, e diventa spunto di violente manifestazioni e di ulteriore odio e rancore da versare. E così, crudeli massacratori e stupratori diventano eroici rivoluzionari di Hamas, organizzazione politica islamista, sunnita e fondamentalista che nello statuto del 1988 ha sancito come obbiettivo esplicito la cancellazione dello Stato di Israele. Insomma, una trasfigurazione della realtà con conseguente violenza e ritorsioni infinite.

MilanoPost Toni Capuozzo

Nella puntata del 1° aprile di Quarta Repubblica, condotta da Nicola Porro, ho ascoltato il giornalista Toni Capuozzo che con nostalgia ricordava le manifestazioni di un nascente ’68 che da Torino aprivano la strada della contestazione e di un movimento che avrebbe cambiato il mondo nel pensiero e nei comportamenti. Ricordava come fossero diverse quelle assemblee e richieste se rapportate a quelle degli studenti universitari di adesso, che si impongono autoritariamente su Rettori e professori accondiscendenti.  Caro Capuozzo, permettimi il tono amichevole in quanto ti seguo e ti stimo molto, non è cambiato molto da allora! Gli studenti eseguono ciò che viene ordinato dall’alto, esattamente come allora. E te lo dice uno che quegli anni li ha vissuti sulla sua pelle in prima persona, partendo dall’Istituto Tecnico Luigi Einaudi di Torino e Quintino Sella, che frequentava, già agli albori del 1964.

Occupazione studentesca 1967

Anche tu, Toni, eri un giovane attivista rigonfio di certezze ed entusiasmo quando,  dal 27 novembre al 27 dicembre del 1967,  veniva occupato Palazzo Campana, sede della Facoltà Umanistica di Torino. Il sottoscritto, però, aveva già capito tante cose molto prima e non mi ero riscaldato più di tanto. Già a metà anni ’60 non mi ero fatto attrarre dalle lusinghe degli studenti universitari interessati alle mie prime assemblee di classe e manifestazioni susseguenti, per farmi entrare nel loro pensiero ideologico ispirato dall’alto, dal Partito Comunista di allora. La mia libertà di opinione era più importante.chitarre contro la guerra

E ricordo anche che in seguito avevo condotto da solo la mia battaglia come cantautore scalando le classifiche internazionali con la canzone pacifista “Chitarre contro la Guerra” nel 1966, e scrivendo “Il Cammino di Ogni Speranza” nel 1967, interpretato al Festival di Sanremo da Caterina Caselli e Sonny&Cher: un brano premonitore della grande delusione che sarebbe seguita alla caduta dei sogni e della speranza in un reale cambiamento: lo avevo capito, rifiutando le allettanti prospettive che mi venivano offerte direttamente anche dai grandi manovratori, venditori di ideologie paritarie, ma spesso accompagnate da tasche rigonfie di soldi: le loro!

Cari amici, grazie se siete arrivati in fondo al mio racconto anche questa volta. Dio ci ha donato un mondo straordinaria pieno di storia, emozioni e cose e luoghi bellissimi. Non permettiamo che tutto ciò venga distrutto dall’ “egoismo di pochi e l’ignorante  rassegnazione di tanti”:

BASTA CON L’ODIO, AMIAMOCI!

Capitan U 1947

(alias Umberto Napolitano)

20 thoughts on “I racconti di Capitan U 1947: La minoranza ordina … il Rettore si adegua.

  1. Caro Umbi,le tue bellissime canzoni hanno sempre toccato argomenti scottanti nel periodo in cui sono stati proposti riscuotendo tanto successo che adesso con grande rammarico ci rendiamo conto che nulla è cambiato, anzi è soltanto tutto peggiorato.Le speranze di un mondo migliore é soltanto una chimera, purtroppo 🙁

    1. Angelo, non perdere la speranza. Siamo noi che possiamo cambiare. Tutti gli scandali degli ultimi giorni ci indicano chiaramente come dovremo comportarci alle prossime europee e col nostro voto esprimere la volontà dei cambiamenti… le ideologie che condizionano la nostra vita, il falso buonismo che nasconde interessi sulle spalle dei deboli devono apparire nella loro reale immagine e farci comportare di conseguenza quando varcheremo la cabina elettorale europea., anche se ormai abbiamo perso ogni fiducia in tutte istituzioni che ci governano.

  2. Ciao Capitan U… mi fa piacere che tu abbia rimestato il passato di questo Paese fino agli caldi del 68… io aitempi frequentavo le elementari ma per strada e in televisione si vedeva e respirava un’aria pesante carica di odio verso le istituzioni, le regole e le leggi che ancora oggi vengono messe in discussione, sempre da una parte di persone che hanno una visione distorta, per propri interessi ,di come le cose dovrebbero essere. Pasolini si elevò a sostegno delle forze dell’ordine, mandate come sempre al massacro, perché erano la rappresentanza della parte debole e povera del Paese che si scontrata con la parte radical chic di quei tempi che nulla avevano a che vedere con coloro che quotidianamente lottavano per portare a casa il pane quotidiano… oggi queste persone di ergono a protezione di un gruppo di terroristi che sferrato attacchi contro persone inermi e poi si difendono schierando donne e bambini inermi, davanti alla reazione di chi deve difendersi quotidianamente da visita attentati e continue minacce da chiunque confini con il loro Paese… prima di giudicare e condannare senza possibilità di difesa bisognerebbe viverle certe situazioni, sentire sulla propria pelle il peso di essere odiato da tutti e dover difendersi da tutti solo perché si è discendenti di un popolo condannato a difendersi sempre… non è bello vedere che si usi questa situazione per far leva su situazioni che nulla hanno in comune con la realtà dei fatti… se non sei d’accordo con le scelte del Governo israeliano non devi usare queste tue convinzioni per scatenare odio e rancore verso ciò che ti circonda giustificando atti e violenza di chi si nutre di tutto ciò… le regole rimangono regole come le leggi e devono essere rispettate, discusse civilmente ma rispettate. perché ognuno di noi possa vivere serenamente la propria esistenza… purtroppo, così era un passato e così sarà in futuro, chiunque dice “Armiamoci e partite” sa già a priori che lui o lei rimarranno nei tempi e gli altri sono destinati a soccombere… grazie Capitan U

    1. Grazie Max per convenire col mio pensiero. Il dominio radical chic travolge e stravolge l’umanità da lunga data. Una speranza mi sorregge, che stiano cadendo i vari anelli attaccanti al naso delle persone deboli e semplici, trasformando le stesse in anime consapevoli e reagenti pronte ad accompagnare all’estinzione i vari propagatori di ideologie obsolete e, ormai, definitivamente smascherate.

  3. Caro Umberto sarebbe perfetto se ci limitassimo tutti a fare come dice la tua canzone “amiamoci”. Purtroppo dietro ogni conflitto ci sono sempre schifosi interessi e i giovani fragili si lasciano abbindolare.Mi limito a dire soltanto che è un mondo malato e sporco con personaggi subdoli.Buona giornata.

    1. Dolce Gelsomina, il nostro amore, se propagato sulla stessa frequenza di emissione, alla fine raggiungerà lo scopo: amiamoci e sopravviveremo nella serenità della comprensione e condivisione, perché il mondo e il suo Creatore riserveranno sempre il dovuto posto ad ogni persona onestà.

    1. Ciao Marco, conciso e immediato più del solito. Siamo un Paese “in mano” ai pagliacci. La maggioranza della popolazione italiana è composta da gente sana e onestà, che rispetta le coppie gender ma ama la propria famiglia tradizionale, rispetta le religioni altrui ma pretende il rispetto della propria cristianità, ama la natura amica ma non accetta di esserne schiavizzata per eccesso di un green esasperato e devastante, insomma ama e desidera essere amata e non essere messa in difficoltà. I pagliacci sono coloro che invece le difficoltà le creano e le impongono per interessi propri che appaiono parecchio lontani da quelli della maggioranza degli italiani. Al momento di votare alle prossime elezioni europee sarà consigliabile prendere in esame queste semplici e dovute riflessioni.

  4. Caro Umbi sei un grande ci hai sempre messo la faccia e ti sei esposto di prima persona con coraggio e determinazione con i tuoi brani denuncia sempre attuali….e continui ancora a batterti per la giustizia .la pace..e la libertà ….sono con te lo sai e lo sarò sempre…….

    1. Caro amico e collega Giorgio Zaccari, ti ringrazio per la tua continua vicinanza e sostegno ai miei racconti. In realtà la mia, più che una denuncia, è sempre stato il tentativo di una rappresentazione della realtà in modo onesto, corretto e senza filtri. La nostra Costituzione sancisce il diritto dell’espressione libera di ogni opinione se questa non è offensiva o stravolgente in toto dei fatti presi in considerazione. Giustizia, pace e libertà ci sono dovuti e finché il tempo me lo concederà mi batterò per queste tre parole e concetti magici, essenziali.

  5. Caro Capitan U, al tuo pubblico inneggiavi all’amore cantando a squarciagola “amiamociiiiiiii”.Quanta serenità ritroveremmo nei nostri cuori se provassimo ancora tutti insieme,uniti, questa meravigliosa percezione ♥️

    1. Riecco Donatella che mi gratifica e mi “dona” positività e speranza con la sua romantica dolcezza. Il desiderio di percezione della serenità che offre il riuscire a condividere l’amore tra i popoli è innato in ognuno di noi, racchiuso nei nostri cuori. Apriamo le porte e liberiamo tutto ciò che batte dentro noi. Creiamo un filo conduttore che ci unisca tutti nell’universo e senza remore o timori frenanti gridiamo insieme a squarciagola …. AMIAMOCI!

  6. Siamo in un Paese nelle di tanti burattini. La maggior parte della popolazione è gente onesta e leale che hanno rispetto su tutto e di tutti.
    Ci sono dopo sono i poco di buono che rovinano tutto con tante al di fuori del politicamente corretto.

    1. Caro Andrea , il politicamente corretto è uno stratagemma micidiale ideato da chi voleva frenare ogni opinione e rinchiuderci tutti in una gabbia di libertà effimera. Si sta rivoltando contro a chi ne ha dato origine nelle alte sfere dominanti del mondo. Si stanno rendendo che questa politica sta cominciando a far perdere denaro … per loro il denaro è l’essenziale imprescindibile. Se ne inventeranno un’altra ma … l’umanità sta evolvdndosi e presto la fine dei tempi del loro dominio aprirà nuove porte e nuove prospettive. Ce lo deve il Creatore, che, indipendentemente dalle nostre brutalità perpetrate nei millenni, ci ha sempre amato attendendo pazientemente il nostro evolverci … moralmente.

  7. Grandissimo come sempre Umbi,
    Purtroppo siamo nelle mani di chi manovra i fili, ci hanno usati sempre come burattini, e vero che tanti giovani si fanno ingannare e bidonare, invece di usare il propio cervello e guardare in faccia la realtà, per fortuna noi non ci facciamo fregare , le parole e le promesse che fanno nei comizi , per prendere il voto, una volta che hanno raggiunto il loro scopo e quelle poltrone, si dimenticano delle promesse non mantenute , ma noi non ci dimentichiamo , e bisogna che c’è lo ricordiamo quando andremo a votate, riguardando le guerre , purtroppo sono sempre i capi che mandano i poveri soldati a sacrificare la loro vita , per un loro capriccio , pensano di giocare a fare la guerra, come in un video game, capi che non hanno neanche un po di cuore , gli dicono, siamo orgoglioso di voi , siete degli eroi , purtroppo quelli eroi sono stati costretti a fare una guerra senza senso, eroi che hanno lasciato la propria famiglia, la propria moglie, i propi figli la povera madre , eroi che se va bene forse torneranno in una bara, tanto ai capi di stato, non interessa niente ,a loro interessa solo aumentare il loro potere., è proprio vero che alla fine di ogni guerra nessuno avrà vinto, ma avranno perso entrambi i stati , persi uomini, e ricchezza, la guerra porta solo distruzione e miseria , purtroppo l’uomo non ha ancora imparato dagli errori commessi nel passato.
    Amiamoci, un’altro bellissimo capolavoro che ci hai regalato.
    Mi viene in mente anche la bellissima canzone dei Beatles
    ALL YOU NEED IS LOVE…
    LOVE IS ALL YOU NEED,
    AMIAMOCI tutti noi abbiamo bisogno di più e solo AMORE .

    1. Caro Bruno, nel tuo commento hai racchiuso tutto il mio pensiero. Sono orgoglioso della amicizia che ci lega, grazie al web, da tanti anni. Non aggiungo altro e mi unisco a te: ognuno ha bisogno di amore, è una necessità, è linfa di vita e allora … amiamoci e condividiamo il nostro amore con tutti i popoli della terra.

  8. MA BASTA GUERRE! … Cara Cristina questo tuo urlo, sottolineato dalla stesura delle lettere tutte scritte in maiuscolo, descrive la tua disperazione, stanchezza, paura e rabbia. DISPERAZIONE, perché non pare possibile che in pieno 2024 venga sparso ancora tanto sangue innocente senza distinzione di sesso o di età. STANCHEZZA, perché a tutti i problemi che già affliggono giornalmente una persona normale, dalla salute al lavoro, si aggiungono anche il peso dell’angoscia e dell’incertezza nel provare a prevedere a cosa potrebbe portare tutto questo orrido scempio.PAURA, di poter perdere tutto in un momento e di veder distrutti anni di sacrifici, di sogni e di faticose conquiste. RABBIA , per sentirsi obbligati a subire il tutto senza potersi difendere, permettendo a quattro cialtroni, maestri di guerra e di potere, di giocare con la nostra esistenza, come fossimo tutti dei soldatini di piombo senza anima e sentimenti .
    UN ANIMA L’ABBIAMO, INSIEME A UN CERVELLO E UN CUORE NON ANCORA COMPLETAMENTE SCOLLEGATI! Questo Cristina è il mio urlo, uniamoci nella preghiera e anche nel buon senso … la preghiera è rivolta a Dio, il buon senso a noi: evitiamo, con i nostri errori di sottomissione di continuare a dare linfa e certezze a chi non le merita, indiriziamoli sulla via dell’estinzione, siamo ancora in tempo per poterlo fare … CHI VUOLE INTENDERE, INTENDA!

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