Nella Milano “pseudo green”, dove la sicurezza è un problema sempre più serio, la manutenzione stradale e del verde sono ridotte al minimo, la viabilità è sempre più difficile e compromessa, ultimamente si è provveduto a ridefinire anche la durata e le tariffe relative ai parcheggi a pagamento nelle cosiddette strisce blu.
In alcune zone – anche quelle più periferiche – il parcheggio a pagamento sulle strisce blu, una volta limitato fino alle ore 13.00, ha subito un allungamento fino alle ore 19.00.
Il tutto perché il Comune necessita di “fare cassa” in tutti i modi, la spiegazione è banalmente questa.
Ma non voglio entrare nel tema delle motivazioni, bensì sulla seguente questione. Nel quartiere Bonola, periferia ovest quasi esclusivamente residenziale, con un unico centro commerciale che naturalmente ha il proprio parcheggio interno, ha la propria sede una organizzazione di volontariato molto importante che costituisce una eccellenza per la città nel suo ambito: Vidas.
Vidas opera da più di 40 anni su Milano e provincia nell’assistenza ai malati inguaribili e terminali attraverso due strutture, l’hospice per adulti e quello pediatrico, oltre ad offrire servizi ambulatoriali per i pazienti che provengono dal proprio domicilio.
Da qualche mese i dipendenti interni così come medici, infermieri, operatori sociosanitari, volontari e visitatori sono costretti a pagare la sosta dell’auto fino alle 19.00.
Presto la mia opera da due anni come volontaria nell’hospice per gli adulti. Fino ad ora ho sempre pagato il parcheggio fino alle 13.00 senza batter ciglio e da cittadina che rispetta le regole, ma questo repentino allungamento degli orari fino alla sera mi ha fatta riflettere e sobbalzare. Ma tutto questo ha un senso mi son detta?
La risposta è stata ovviamente no e questa “tassa” è semplicemente assurda.
Allora, Sindaco Sala, che di recente ha fatto visita in Vidas, toccando con mano ciò che questa rappresenta, si metta una mano sulla coscienza e faccia togliere le strisce blu in Via Ugo Ojetti e zone limitrofe.
Chi va a trovare un suo caro che è ricoverato ed è magari alla fine deve pagare un parcheggio? Chi va a fare il suo lavoro per alleviare la sofferenza di chi non può guarire deve pagare? Chi ci lavora allo scopo di gestire e far crescere una Associazione impegnata per una causa così fondamentale deve pagare?
Ci pensi seriamente e gliene saremo grati.
Ida Vouk
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Questa graziosa gabella, imposta dai sinistri, è conosciuta come la Tassa sul dolore e vale anche per tutti gli altri ospedali della città. Maledetti.
Ciao Ida
Struttura nuova non ce modo di parcheggiare
Neanche per noi invalidi
Galeazzi e Sant’Ambrogio insieme
Tutto a pagamento
Ciao …provate a scrivere un’articolo
Ciao Maurizio, grazie per la precisazione.
Ogni mezzo è utile per segnalare simili mancanze. Occorre proseguire anche a livello politico… Un caro saluto