Il divieto di vendita del gelato dopo la mezzanotte stabilito con ordinanza comunale è un’autentica ca…ta. Scusate il termine ma dà la dimensione del provvedimento preso dal Comune di Milano. E’ sbagliato per almeno 3 motivi. Il primo è lampante: l’assurdità della pretesa di Sindaco e Assessori di privarci della libertà di consumare il gelato quando ne abbiamo voglia. La seconda ragione è che il divieto è come imbracciare un bazooka per allontanare una zanzara: vi è una disparità totale fra il giusto obiettivo che si vorrebbe raggiungere e cioè far dormire chi vive nelle zone di movida selvaggia, e il risultato effettivo che si raggiunge: le gelaterie che stanno aperte a Milano dopo mezzanotte sono una manciata e quelle poche non sono certo colpevoli degli assembramenti rumorosi e incivili che si vuole andare colpire e che hanno a che fare più con l’alcol che con le coppette. Infine, e questa è la cosa che più squalifica la Giunta Sala, si tratta di un provvedimento già preso e poi annullato per la sua acclarata inutilità. E non un secolo fa ma nel 2013 , dall’allora Sindaco Pisapia e dalla stessa maggioranza di sinistra che governa, per modo di dire, Milano.
Se questo provvedimento si era dimostrato inutile e se tutta Italia ride del proibizionismo del ghiacciolo perché Sala lo ha deliberato?
Perché per un decennio non ha affrontato il fenomeno della movida selvaggia, anzi lo ha fatto crescere con decisioni miopi tipo la libertà di dehor sulle aree di sosta. E adesso vuole correre ai ripari, dato che alcune sentenze hanno condannato i Comuni a rispondere dei danni da “movida” subiti dai residenti. In pratica bisogna fare ammuina, bisogna far vedere ai giudici che il Comune ci ha provato a far qualcosa!
Purtroppo però, se l’ordinanza è aria fritta, reale è invece il problema della movida fuori controllo. E’ fisiologico che una città abbia una vita notturna, a maggior ragione una città con più di 200.000 studenti universitari. Non è giusto però che migliaia di residenti di Via Lazzaretto, Corso Como e Garibaldi, Arco Pace, Navigli, San Lorenzo e Ticinese debbano vivere in ostaggio, senza poter dormire e dovendosi muovere tra rifiuti, pisciatoi all’aperto, risse e baby gang, pusher e venditori abusivi. Non è giusto che debbano convivere col rischio di avere il portone ostruito da macchine, da assembramenti umani che impediscono persino il passaggio di mezzi di soccorso. Peraltro è scientificamente dimostrato che l’inquinamento acustico produce danni alla salute almeno quanto l’inquinamento atmosferico, anche se è meno trendy combatterlo!
Ahimè nell’ultimo decennio il fenomeno è scappato di mano per l’assenza di controlli su rumore e occupazioni di marciapiedi, per la totale indifferenza verso lo spaccio e la vendita abusiva di alcolici, per la proliferazione di Market h 24 gestiti senza regole da “bangla”, per la irresponsabile decisione di convertire aree stradali di sosta in pedane per tavolini e dehor senza manco imporre orari limite di servizio
Dunque se Sala vuole prendere provvedimenti per governare la vita notturna e i suoi quartieri cresciuti in maniera selvaggia non vi è che una strada: aumentare il presidio e i controlli, finirla con la concessione indiscriminata e gratuita di spazi pubblici, cioè di tutti noi. Assuma una volta per tutte i vigili che mancano, anziche litigare coi loro sindacati per triplicare i turni notturni e sguarnire quelli diurni, e crei un nucleo specializzato contro l’abusivismo e le molestie da movida; chieda un presidio coordinato e continuo delle Forze dell’Ordine contro spaccio e babygang; organizzi l’AMSA per ripulire il degrado da movida; sospenda la concessione di dehor sulle aree di sosta; imponga orari e controlli ai market h 24 che consentono ai minorenni di rifornirsi di alcolici senza limiti, doti il Comune delle risorse umane e strumentali per misurare il rumore e punire chi non ne rispetta i limiti.
Sono provvedimenti semplici e fattibili.
Però forse Sala e i suoi discepoli piddini hanno una visione di Milano, che fu la città della industria e della finanza, come di una città fondata sull’aperitivo e sul “botellon”. Questa è la filosofia da combattere, ancor più dell’ordinanza che vieta il gelato dopo le 24, che se venisse di nuovo ritirata loro, sotto sotto, saranno pure contenti.

Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Bravo Fabrizio. Siamo con te per . Conta sempre su di noi.
Un abbraccio
È semplicemente ridicolo questo divieto. Ho vissuto per ben 45 anni a Milano ed effettivamente la situazione è andata sempre peggiorando. Sono completamente in linea con quando detto da Fabrizio.
Articolo propositivo, non solo critico, ma che indica alternative concrete al problema. Mivtrova pienamente d’accordo.
Fabrizio DePasquale sempre vicino ai cittadini, che dire di Peppe Sala invece di fare divieti x gustarsi un gelato e creare difficoltà ai commercianti, perché non comincia ha ripulire quartieri x il degrado e ripulire giardini pubblici dove i bambini rischiano x il degrado Vergognoso
Buondi’ Fabrizio ci vorrebbe un’ordinanza che vieti di offrire o consumare alcool dopo la mezzanotte in particolare ai giovani e bere solo bibite e spremute e no ai cocktail ciao Fabrizio
Tina
Condivido le considerazioni espresse. Per quanto riguarda i vigili, il Comune di Milano ha fatto parecchie assunzioni nel corso degli anni, ma non si riesce ad avere vigili che pattugliano sia negli orari normali che serali. Dopo poco tempo molti neo assunti sono assegnati agli uffici oppure girano solo in auto e moto. A piedi e in bici non ce ne sono più, ma soprattutto a piedi potrebbero svolgere funzioni di conoscenza del territorio e di indagini anche non necessariamente criminali e recuperare la relazione con le persone anche in termini di supporto e non solo di repressione. Ma sono wishful thinkings…
Bravo Fabrizio, bell’articolo esaustivo e propositivo. Sala, come la maggior parte dei sindaci sinistrorsi pensa a fare cassa e a risolvere le difficoltà conseguenti muovendosi come una marinaio che naviga a vista, senza una rotta prestabilita e senza essere neanche in grado di basarsi sulle stelle, possedendo un cervello non sempre connesdo perché annebbiato dai fumi del suo smisuato ego .
Bravo Fabrizio concordo in toto.
Federica
Ciao Fabrizio. Condivido in tutto. Conta sempre su di me. Un abbraccio forte. Alberto.
Questa é una città senza guida ormai da anni. Questi provvedimenti sono inutili e stupidi. Urge un cambiamento totale per salvare questa povera città in mano alle sinistre da troppo tempo…..