La Regione Lombardia ridefinisce i criteri per l’assegnazione degli alloggi popolari, attribuendo maggiori punteggi nelle graduatorie agli anziani, ai disabili, alle famiglie monoparentali con minori a carico, alle famiglie di nuova formazione, ai genitori separati in condizioni di disagio economico, alle Forze dell’ordine e ai lavoratori del servizio sanitario. Lo riferisce Palazzo Lombardia.
Le novità sono contenute in una delibera della Giunta, approvata su proposta dell’assessore alla Casa e Housing sociale, Paolo Franco, che introduce modifiche al regolamento regionale per l’accesso ai servizi abitativi pubblici.
Le nuove direttive dovranno essere recepite dalle Aler, dai Comuni e dagli enti assegnatari di case popolari entro il 31 marzo 2025. Il provvedimento -sottolinea la Regione – si inserisce in una strategia più ampia che punta a snellire e velocizzare le procedure per l’assegnazione degli alloggi, anche attraverso un adeguamento della piattaforma informatica regionale. “Si tratta di un atto concreto – ha affermato l’assessore regionale alla Casa e Housing sociale Paolo Franco – che rafforza le tutele per le persone e le famiglie in condizioni di fragilità. Nel contempo, la delibera stabilisce una priorità per le Forze dell’ordine e i lavoratori del servizio sanitario in modo da incoraggiare il cosiddetto ‘mix abitativo’ nei quartieri”.
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