Torna La Milanesiana al Piccolo Teatro Paolo Grassi

Cultura e spettacolo

Domenica 16 giugno LA MILANESIANA, ideata e diretta da ELISABETTA SGARBI, torna al Piccolo Teatro Paolo Grassi di MILANO (via Rovello, 2) con un nuovo appuntamento dal titolo “Omaggio al futuro e timidezza”.

L’appuntamento ha inizio alle ore 21.00 con la lettura di ANDREA MORO a cui verrà consegnato il Premio Regas / La Milanesiana “Artisti dell’innovazione”, un’opera di Gerardo Sacco.

L’evento entrerà nel vivo con lo spettacolo “Cetra… una volta”, lo spettacolo portato in scena da FAVETE LINGUIS, il trio composto da STEFANO FRESI, EMANUELA FRESI e TONI FORNARI, con la partecipazione di CRISTIANA POLEGRI.

Lo spettacolo, con la regia di Augusto Fornari e le scene di Alessandro Chiti, mette in risalto l’eredità musicale del Quartetto Cetra, che, entrato nel dna di un popolo, ha accompagnato intere generazioni a suon di canzoni indimenticabili.

Introduce Elisabetta Sgarbi.

L’evento è realizzato in collaborazione con MM S.p.A e REGAS.

Ingresso gratuito su prenotazione al seguente link: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-cetra-una-volta-omaggio-al-futuro-906777946247?aff=ebdsoporgprofile.

Andrea Moro

Professore di linguistica generale alla Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia. Specializzato all’Università di Ginevra, è stato visiting scientist a Harvard e a MIT come studente Fulbright. Studia la sintassi delle lingue umane, in particolare i fenomeni di rottura di simmetria, e i correlati neurobiologici delle lingue impossibili. È membro della Academia Europaea (Londra) e della Pontificia Accademia di Arti e Lettere (Città del Vaticano). Ha pubblicato articoli sulle maggiori riviste scientifiche internazionali come Nature, PNAS e Linguistic Inquiry, saggi scientifici come “The Raising of Predicates” e “Dynamic Antisymmetry” e libri divulgativi tradotti in molte lingue, tra i quali: “Breve storia del verbo “essere”” (2010), “Parlo dunque sono” (2024), “Le lingue impossibili” (2017) e il dialogo con Noam Chomsky, “I segreti delle parole” (2022). Il suo primo romanzo, “Il segreto di Pietramala” (2018), giallo incentrato su una lingua impossibile, ha vinto il premio letterario internazionale Flaiano nel 2018.

Stefano Fresi

Comincia ad avvicinarsi al teatro attraverso la musica; è infatti un compositore, un cantante e un musicista, e solo in seguito si cimenta anche nella recitazione. Con la sua performance nello spettacolo teatrale “I tre moschettieri”, di Attilio Corsini, cattura l’attenzione di Michele Placido che gli chiede di interpretare il Secco nel suo film drammatico “Romanzo Criminale” (2005). Inizia così la sua inarrestabile carriera che raccoglie, tra gli altri, la fortunata saga di “Smetto quando voglio” (2014), di Sydney Sibilia, il film campione d’incassi “La befana vien di notte” (2018), “C’è tempo”, per la regia di Walter Veltroni (2019), che, insieme a “Ma cosa ci dice il cervello” di Riccardo Milani e “L’uomo che comprò la luna” di Paolo Zucca, gli vale il Nastro d’Argento 2019 come miglior attore di commedia. Non dimentica però il teatro, tornando in scena dal 2018 con “Sogno di una notte di mezza estate” di Massimiliano Bruno e “DonChisci@tte” di e con Alessandro Benvenuti. Nel 2019 si cimenta con il doppiaggio di Pumbaa nel live-action de “Il Re leone”. Il 2020 lo rivede protagonista con “Il Grande Passo”, diretto da Antonio Padovan, presentato al Festival di Torino “Il Regno” di Francesco Fanuele e “Figli” diretto da Giuseppe Bonito a fianco di V. Mastandrea e P. Cortellesi. Nel 2021 affianca Roberto Bolle alla conduzione del programma Rai1 “Danza con me” ed è nel cast del film “Lasciarsi Un Giorno a Roma” di E. Leo. Nel 2022 è fra i protagonisti di numerosi film, tra i quali “La Donna Per Me” di Marco Martani e “The Land of Dreams” di Nicola Abbatangelo, presentato in anteprima come Evento Speciale ad Alice Nella Città – Sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma. Nel 2022-2023 torna a teatro con “Cetra una volta”, con la sorella Emanuela e Toni Fornari. Nel 2023 è al fianco di Claudia Gerini ne “I migliori giorni” di Massimiliano Bruno ed Edoardo Leo ed è nel cast di “Quando” di W. Veltroni. È inoltre tra i protagonisti della serie tv “Vivere non è un gioco da ragazzi”. A lui si deve la scrittura del jingle della Rai in onda dal 2010 e di Sky.

Elisabetta Sgarbi

Dopo 25 anni come editor e Direttore Editoriale della casa editrice Bompiani, ha fondato nel novembre 2015, assieme ad altri autori tra cui Umberto Eco, Mario Andreose ed Eugenio Lio, La nave di Teseo Editore, di cui è Direttore Generale e Direttore Editoriale. È Presidente di Baldini+Castoldi e Oblomov Edizioni e Direttore Responsabile della rivista “linus”. Ha ideato, e da 25 anni ne è Direttore Artistico, il Festival Internazionale La Milanesiana – Letteratura Musica Cinema Scienza Arte Filosofia Teatro Diritto Economia Sport Fumetto e linus – Festival del Fumetto, che giunge quest’anno alla sua terza edizione. Dal 1999 dirige e produce i suoi lavori cinematografici, presentati nei più importanti festival internazionali del Cinema. Nel 2020 ha presentato alla Mostra del Cinema di Venezia un film sul gruppo musicale Extraliscio, dal titolo “Extraliscio – Punk da Balera. Si ballerà finché entra la luce dell’alba”. Il film ha ricevuto il Premio Siae al talento creativo e il Premio FICE – Federazione Italiana Cinema d’Essais. Il suo film più recente è “Gatto e la casa dei fantasmi”, presentato nel 2023 al Torino Film Festival; alla fotografia di Nino Migliori ha dedicato due film, entrambi presentati in anteprima alla Festa del Cinema di Roma: “Nino Migliori. Viaggio intorno alla mia stanza (2022)”, selezionato per i Nastri d’Argento, e “Nino Migliori. La festa che rovescia il mondo per gioco (2023)”. Nel 2020 ha fondato la Betty Wrong Edizioni musicali che ha esordito producendo il doppio album degli Extraliscio “È bello perdersi”, che include il singolo presentato al 71^ Festival di Sanremo, Bianca Luce Nera. Nel 2022 ha pubblicato insieme a Margutta 86 il singolo “È così” di Luca Barbarossa e Extraliscio, seguito dall’album di Extraliscio “Romantic Robot”. È Presidente della Fondazione Elisabetta Sgarbi che promuove la lettura, la diffusione della cultura e della conoscenza dell’arte. Per la sua attività culturale ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui l’Ambrogino d’Oro. È membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione Paulo Coelho, con sede a Ginevra. È membro, su nomina del Pontefice Francesco I, della Pontificia Accademia delle Arti e delle Scienze.

Quest’anno La Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, festeggia 25 anni con un’edizione straordinaria che dal 20 maggio attraversa l’Italia concludendosi il 9 agosto a St. Moritz in Svizzera, unendo Letteratura, Musica, Cinema, Scienza, Arte, Filosofia, Teatro, Diritto, Economia, Sport e Fumetto.

Il tema del 2024 è LA TIMIDEZZA (e i suoi contrari), l’arte di saper ascoltare e osservare il mondo, e i mondi degli altri, invece di farsi risucchiare in un turbine di attività e stimoli, rischiando di perdere di vista ciò che è veramente importante. Ma anche i suoi contrari, l’istrionismo e l’estroversione. La Timidezza ama la pace, una chimera in un mondo dominato dalle Guerre. Il secondo argomento portante è il rapporto con la Natura, e in particolare con l’Acqua.

La Rosa dipinta da Franco Battiato, che fin dalla prima edizione è il simbolo de La Milanesiana, quest’anno arrossisce con grazia in aderenza al tema portante, rielaborata da Franco Achilli.

Quest’anno La Milanesiana consegna i seguenti premi:

Premio Rosa d’oro de La Milanesiana ad Anne Carson e a Laura Morante

Premio SIAE / La Milanesiana a Paolo Fresu

Premio Jean-Claude e Nicky Fasquelle a Mathieu Belezi

Premio Omaggio al Maestro ad Antonio Rezza e Flavia Mastrella

Premio Regas / La Milanesiana “Artisti dell’innovazione” ad Andrea Moro

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