Assessore Casa

Nuovo Assessore alla Casa o liquidatore del patrimonio?

Milano

C’è un grosso equivoco nel dibattito sulle voci che si rincorrono sul nome del prossimo Assessore alla Casa. Ovvero, che si parli di chi deve gestire e rilanciare il patrimonio immobiliare del Comune, in cui abitano decine di migliaia di persone, perlopiù in gravi difficoltà economiche. Non è, purtroppo, così. E questo errore genera una serie di equivoci a catena. Partiamo dall’inizio.

Maran, probabilmente, prenderà casa a Bruxelles. Zan, quasi certamente, sceglierà il Nord Est. I motivi sono molti, difficilmente lascerà la sua Padova, dove ha costruito la sua carriera partendo dall’Arcigay. Chi scrive ricorda ancora gli scontri con lui su Telenuovo negli anni dieci. Altra vita, sempre gli stessi temi. Che gli subentrerebbe nel collegio Nord Est, pur essendo persona degnissima, è un consigliere comunale Trevigiano. Nulla di paragonabile a un Maran a cui Sala ha già detto che toglierà la sedia.

Intendiamoci, nessuno sgambetto, la mossa serve per mettere pressione su Zan. In ogni caso, Sala lo intende davvero. La Casa deve andare a un tecnico. Perché? Perché ci vuole qualcuno che venda. Anche qui, consentitemi di spiegarmi. Milano si tiene in piedi sugli oneri di urbanizzazione. E, dopo le inchieste della Procura, il flusso di entrate da quella fonte si è rarefatto fino a inaridirsi. C’è il problema che per trasformare case di ringhiera in palazzi ci vuol un permesso di costruire. Cioè anni di attesa.

Cos’è che, invece, ha la cubatura giusta e nessuno sa cosa farsene? Le case MM. Anche perché circa 9000 appartamenti non si riescono a rimettere in circolo. Qual è il problema? Che sono suddivisi per tutto il territorio. Se si riuscisse a riunirli, il Comune potrebbe dar vita alla più grande operazione immobiliare del secolo. C’è un piccolissimo problema, però.

Vanno spostate migliaia di persone. Anziani, disabili, bambini. Farlo è politicamente suicida. Maran aveva iniziato a tastare il terreno (via Jacopino da Tradate), ma non ha chiuso nulla in un anno. Anche la collaborazione con CDP non è mai decollata. Suppongo per gli infiniti problemi legati alla razionalizzazione. Ci vuole, quindi, qualcuno abituato a gestire sociale, economia e legge (tanto da non scottarsi nell’operazione) e con ottime doti diplomatiche.

Entri, dunque, l’avvocato Bardelli, già Presidente della Compagnia delle Opere. Risarcimento morale, peraltro, a quella parte della galassia ciellina epurata nello scorso biennio dai vertici di MM. Il suo mandato sarebbe quasi finalizzato. L’obiettivo è discusso sopra. Le polemiche sono appena all’inizio.

“Oggi i principali giornali italiani parlano della scelta del sindaco Sala rispetto all’Assessorato alla Casa. Al posto di Pierfrancesco Maran viene dato per certo il nome di Guido Bardelli, già Presidente della Compagnia delle Opere a Milano e in Lombardia. Si rimane stupiti che una figura certamente non riferibile alla sinistra e ai suoi valori di riferimento vada a ricoprire un simile ruolo fondamentale nell’amministrazione cittadina”: lo dichiarano in una nota i consiglieri comunali del Pd Alessandro Giungi, Simonetta D’Amico, Monica Romano, Natascia Tosoni.

Spiace che al partito di maggioranza della maggioranza non sia arrivato il memo. Ma non sfugge che la nota non sia condivisa dal Capogruppo Barberis. Il quale, la si pensi come si vuole, è persona intelligente e accorta. E di memo non aveva, forse, bisogno. Di sicuro il trattamento che il Sindaco riserverà a questo comunicato sarà il medesimo di sempre: totale indifferenza. Sala è un manager, la politica è un hobby. Che i risultati elettorali dicono pratichi benissimo. I risultati della sua amministrazione, invece, raccontano una storia molto diversa.

Come l’esigenza di liquidare i gioielli di famiglia dimostra in modo inequivocabile.

2 thoughts on “Nuovo Assessore alla Casa o liquidatore del patrimonio?

  1. Nella sua biografia si legge: “La sua attività è focalizzata specialmente nella disciplina del governo del territorio. In particolare, svolge attività di consulenza legale nella redazione e negoziazione di piani e programmi urbanistici complessi, nelle procedure di riqualificazione e recupero di immobili degradati e aree dismesse”. Tutte con Scia?………

  2. Bardelli nel suo studio è partner dell’ex vice sindaca di Giuliano Pisapia, Lucia De Cesaris. “Sull’urbanistica c’è un clima da caccia alle streghe: fermiamoci tutti”. Così ha dichiarato al Corriere Ada Lucia De Cesaris, ex vicesindaca di Milano, ora avvocato consulente di aziende e “sviluppatori”. Praticamente l’individuo che occupa l’ufficio del sindaco a palazzo Marino (mi schifo solo al pensiero figuratevi a pronunciarne il nome) si è messo in casa il consulente dei costruttori. Pure membro della CdO.

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