Spalletti- Italia-Sizzera 0-2

Il commento di Luciano: Euro 2024 Italia-Svizzera 0-2

Sport

Buona domenica ai lettori, anche a quelli che si sentono giustamente offesi da tanta pochezza della Nazionale. Francamente non ho parole, per parlare di calcio, almeno di quello offerto ieri sera da una delle peggiori formazioni azzurre di tutti i tempi. Per parlare di calcio, dovrei parlare della Svizzera e non dell’Italia, ma essendo italiano provo ad estrarre una analisi, amara ma obiettiva, invece di tacere come la dignità mi suggerirebbe.

Gli elvetici hanno onorato la loro fama di orologiai anche nel calcio, tanto è stata puntuale la loro opera di disgregazione del balbettio sconclusionato dei loro avversari. E ad un certo punto sembrava che nemmeno volessero infierire, visto che non era necessario ulteriore impegno per dimostrare una superiorità apparsa evidente su tutto l’arco dei 90′.

Inspiegabile la totale assenza di idee, spunti anche individuali, contrasti, marcature in occasione dei gol subiti, da parte di giocatori italiani che pure hanno offerto ben altro spettacolo nella stagione di serie A appena conclusa. Non basta, a spiegare questa debacle, l’assenza di un Calafiori (squalifica), di un regista difensivo come Acerbi che integrava il sistema della squadra di Inzaghi, non basta il rientro di un Barella già in non buone condizioni e poi colpito da un fallo avversario, né la presenza di un Bastoni febbricitante fino a ieri, o di un Fagioli che con tutta la buona volontà non è riuscito a far nulla di più di chi ha sostituito, come pure Chiesa, scollegato e inutilmente frenetico. Sembrava di vedere una squadra messa in piedi un’ora prima, con giocatori che non avevano mai disputato una partita assieme, e non riuscivano a dialogare, a capirsi quanto basta per imbastire un’azione con 3 passaggi consecutivi.

Una sequenza di errori banali, equivoci, disattenzioni inconcepibili per giocatori che pure hanno disputato coppe europee, non certo provenienti da serie inferiori come a tratti è sembrato di vedere in campo. Inutile continuare quindi una disamina che ormai lascia il tempo che trova, la frittata è fatta e c’è soltanto da resettare tutto, ad iniziare forse anche da chi, come Spalletti, si era illuso di poter caricare a molla calciatori che, per chissà quanti e quali motivi, non erano palesemente in grado di dare il meglio, e non da oggi ma fin dall’inizio di questo Europeo. Torniamo a casa ed è la terza eliminazione, anche se a torneo iniziato, dopo le due consecutive dagli ultimi mondiali.

E torniamo a riflettere su una di quelle che certamente è tra le maggiori cause di queste disfatte: la mancanza di talenti allevati e lanciati dalle nostre società, e la conseguente massiccia presenza di calciatori stranieri, a soverchiare quella minoranza indigena che caratterizza da tempo le nostre squadre di serie A.

Cosa accadrà adesso? Di certo lo dirà il tempo, ma sarà difficile che le cose possano cambiare in modo tangibile senza una sterzata decisa, sia nella direzione tecnica che nel livello qualitativo e di fantasia delle future selezioni azzurre, con gli incontri delle qualificazioni ai mondiali che incombono a breve. Per ora, non ci resta che complimentarci con la Svizzera, molto più pimpante e determinata, meritevole senz’altro della qualificazione ai quarti, mentre a noi tocca un periodo di dibattiti e polemiche, come ben pochi altri sanno fare.

Buona giornata a tutti.

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