vittime molestie

Quattro vittime di molestie al Pride di Milano

Milano

So che lo avrete letto dovunque, ormai. Ha aperto tutti i giornali nazionali. Come poteva essere diversamente d’altronde? Quattro giornalisti vittime di molestie sessuali sotto il carro da cui avrebbe a breve parlato Elly Schlein. Si era mai visto, nella storia della Repubblica, un fatto così grave a danno della libera stampa? Eppure è avvenuto. E che sia grave non lo dico certo io. Lo dice il PD:

“In merito alle testimonianze di quattro giornalisti che hanno raccontato di aver subito molestie sessuali da parte di un uomo estraneo al Partito Democratico durante il punto stampa della segretaria Elly Schlein ieri a Milano il Pd, a ogni livello, condanna fermamente l’accaduto ed esprime la più sincera solidarietà ai cronisti – dichiarano congiuntamente la segretaria regionale del Pd Lombardia Silvia Roggiani e il segretario del Pd Milano Alessandro Capelli – Appresa la notizia, abbiamo contattato i giornalisti coinvolti per esprimere la nostra vicinanza e per fare luce su questa inaccettabile e vergognosa vicenda. L’uomo in questione non ha nulla a che fare con il Partito Democratico. Lavoriamo affinché questa denuncia non finisca nel nulla. Siamo tutti affranti, ancora una volta, per l’ennesimo episodio di violenza. Ci battiamo al fianco di chi denuncia e contro tutte le forme di violenza di genere e molestie sessuali”.

Se uno volesse essere proprio cattivo potrebbe domandarsi come si possa escludere che l’uomo (ma gli hanno chiesto i pronomi prima di lanciarsi in questa assunzione di genere?) fosse del PD. Forse sanno chi sia? Ma è impossibile! Riporta, infatti, Il Giorno:

“Il Pd, che ha collaborato con i giornalisti per recuperare eventuali video anche girati da sopra al carro, ha smentito l’ipotesi che l’uomo appartenesse al servizio d’ordine del partito e ha espresso vicinanza ai giornalisti tramite la segreteria milanese e lombarda.”

Beh, non gliene si può fare una colpa, al Pride nessuno gira mai video. Quindi trovarne uno sarà difficilissimo. Non uno dell’aggressione, uno in generale. Il PD lo starà ancora cercando, dopotutto non si vuole mica che la vicenda finisca nel nulla. È per questo che oggi tutti i giornali, a partire da Repubblica hanno aperto con questa notizia. D’altronde, se a essere molestate da uno sconosciuto fossero state quattro donne ad Atreju avremmo parlato solo di quello per mesi.

Ovviamente, in caso foste confusi, di questo delitto se ne è parlato davvero poco. Ormai non ci stupiamo più: tutti i grandi giornalisti sono impegnati a entrare nelle chat dei sedicenni di centrodestra per controllare di cosa parlano dei minorenni. Non c’era nessuno disponibile a scrivere delle molestie sessuali sotto il palco del carro del PD. Così come dei guai giudiziari della giunta Sala ormai ci occupiamo solo noi.

Pazienza, ci siamo abituati da queste parti. La nostra solidarietà ai colleghi, vittime di molestie. E di un silenzio odioso, tipico di chi ha subito violenza dalla parte sbagliata della storia.

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