Capitan U - linea Maginot

I racconti di Capitan U 1947: la Linea Maginot di Ursula Von Der Leyen … o con lei o “on ne passe pas!”

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Mi dispiace  Ursula, ma, secondo il mio pensiero di umile “Capitano di Vita”, lei non ha il diritto di affermare: “Nessun dialogo con i patrioti”! Lei ha il dovere, l’obbligo di parlare con tutti, per ascoltare e rispettare le opinioni di ognuno, specialmente se rappresentano in qualche modo il pensiero di gran parte della comunità europea. Il suo termine “patriota” odora di scherno e di etichetta fascista. Basta! La prego, basta con tutti i dit tac “antifascisti” intimidatori, che non odorano, ma puzzano di regime! Lei ha un’espressione dolce che a volte da Dottor Jekyll si trasforma in Mr. Hyde e incute timore e … dispiacere. Sì, dispiacere, almeno per me, perché ormai mi sono abituato alla parte migliore di lei, il sorriso rassicurante che, se Mr. Hyde dovesse prendere definitivamente il sopravvento, i dissidenti che lei chiama “patrioti” potrebbero un giorno veramente ribellarsi, come i francesi del  maggio 1789 (non quelli del luglio 2024)  e spazzare via quel sogno di Stati Uniti di Europa, che ci ha affascinati fin dai tempi di Mazzini.

Giuseppe Mazzini, sognava l’indipendenza e l’emancipazione dei popoli europei da ogni forma di sudditanza ai regimi assoluti: il tentativo per creare una efficiente e solida organizzazione “democratica”, a carattere sovranazionale. Quindi, esattamente il contrario di quanto accaduto negli ultimi anni, che hanno visto solo imposizione di dogmi ideologici non applicabili da tutti: la fuga dalle padelle dei tanti regimi nazionali per cadere nella brace di un unico  regime … internazionale, europeo.

Non credo  che il voto recente stia a significare il crollo del sogno di unità europea. Io, ad esempio, mi sento un italiano felice di far parte della comunità europea, però … un italiano, e, non un essere indefinito. Un italiano con le sue tradizioni e le sue esigenze che, per forza, si differenziano da quelle degli altri: un italiano che non può accettare di trasformarsi in un numero senza identità propria e devastato dagli effetti negativi dovuti a un cambio repentino delle sue abitudini.

Anche questa volta termino il mio racconto con una canzone, un brano della fine anni ’60, Tante Porte Tante Finestre, che voglio dedicare proprio ad Ursula Von Der Leyen. La immagino, romanticamente, come una bimba in cerca di un qualcosa tutto suo ma che non ha ancora ben chiaro in sé, o che crede, forse, di averlo. Bussa a tante porte e finestre, sperando che si aprano e che tutti la accolgano, ma, come accade anche per i vari Stati dell’Unione, non sempre è così. Ma la bimba non demorde, cercando di trovare quella chiave giusta, il passe-partout perfetto. Cara Ursula, non è facile accontentare tutti, ma se un giorno proverà a fermarsi, desistendo dall’inseguire sogni più grandi di lei, si accorgerà di una porta che è rimasta sempre aperta, una porta sotto a una finestra che dà sull’Europa, quella vera e auspicata, dove la speranza non si è spenta mai, la speranza di chi si aspetta da lei il segnale di un ravvedimento, dove l’ Unione Europea non sia solo un agglomerato di individui accondiscendenti, bensì l’unione di tante Nazioni con la propria identità ben definita, ma pronte a fondersi armonicamente in tanti Stati Uniti e … a non ad essere solo inglobate, cancellate.

Tante porte tante finestre

Una bimba strana come te non c’è, cerchi un grande amore, ma non sai dov’è:

tante son le porte, tante le finestre, bussi ogni giorno ma nessuno t’apre mai.

Ma una bimba strana come te non c’è, corri dietro a sogni grandi più di te:

tante son le porte, tante le finestre lungo il tuo cammino, ma tu non ti fermi mai.

Ma se un giorno ti vorrai fermare, torna sui tuoi passi e troverai

una porta aperta sotto a una finestra, dove la speranza non si è spenta mai,

non si è spenta mai … 

Una bimba strana come te non c’è, cerchi un grande amore e non ti accorgi che

un ragazzo, solo, canta la tua storia, spera che tu chiuda la sua porta dietro a te.

…………………………….

una porta aperta sotto a una finestra, dove la speranza non si è spenta mai,

non si è spenta mai …

Una bimba strana come te non c’è, cerchi un grande amore ma non sai dov’è:

tante son le porte, tante le finestre, spero che tu chiuda la mia porta dietro a te.

Capitan U 1947

(alias Umberto Napolitano)

8 thoughts on “I racconti di Capitan U 1947: la Linea Maginot di Ursula Von Der Leyen … o con lei o “on ne passe pas!”

  1. Ciao Capitan U, come sempre mi piace leggerti, sei profondo nei tuoi pensieri e mi porti a trarne dei confronti addirittura tra la Signora Von Der Leyen e Giuseppe Mazzini…due teste e due modi estremi di pensiero…. Come sempre, ogni personaggio che tratti nei tuoi raccontii pare abbia la sua canzone. Infatti, “tante porte tante finestre “la Signora Ursula dovrebbe farsela sua.Un abbraccio Capitano.

  2. Leggo sempre con interesse ciò che scrivi e trovo sempre i tuoi pensieri giusti ed appropriati al periodo. Ma come già detto in altre occasioni non seguo la politica mi fanno ribrezzo!!

  3. Ciao Umbi, cosa abbiamo fatto di male per trovarci questa signora Ursula Von Der Leyen ? Hai detto perfettamente tu che lei è come Dott Jekyll e Mister Hyde, una persona dai due volti, la signora Margaret Thacher era una santa a confronto a questa,invece di unire,sta solo dividendo , sta facendo danni su danni , la colpa è di chi l’ha votata, e di chi l’ha fatto entrare in politica , Angela Merkel.
    Sarebbe quasi ora che anche noi Italiani avremmo più spazio,più ascolto, più potere nel parlamento Europeo , e basta con questi due che ci hanno veramente rotto THE BALLS …
    “Macron è Von Der Leyen “.Bellissima
    la tua canzone ” Tante Porte e tante Finestre ” è propio adatta alla Signora Von Der Lyen … .

  4. Per me la Von Der Leyen guarda i propri interessi e fa di tutto per restare lì.
    Vero che, come Jekyll e Hyde ha una doppia personalità, infatti ultimamente mi sta antipatica molto e per questo mi unisco al tuo basta!
    Molto bella anche la canzone.
    Grazie mille per tutto.

  5. Come sempre caro Umbi evidenzi le problematiche che ci attanagliano in modo semplice e chiaro siamo vittime di personaggi senza scrupoli che una volta assaporato il potere si convincono di essere invulnerabili noi il nostro lo abbiamo fatto non ci resta che attendere con pazienza la giustizia avrà la meglio…. Io sono fiducioso

  6. Ciao Umberto, sei sempre il numero uno, come scrivi tu non scrive nessuno bello il connubio tra i due personaggi di cui hai scritto sopra.

    Un bacione
    Cri

  7. Grazie amici, ancora una volta, per la vostra preziosa attenzione. Siete, bene o male, tutti concordi nel confermare che quella “certa politica” , basata su interessi di appartenenza ideoligica legata a determinati partiti, vi ha deluso. Ma non dobbiamo fare di tutta un erba un fascio per rispetto di coloro, anche se paiono in minoranza, almeno nelle apparenze evidenziate, invece della politica fanno una missione a favore dei cittadini. Dobbiamo confidare nei cambiamenti positivi e non demordere abbassando la guardia. Il prossimo venerdì vi offrirò l’ultimo racconto prima di un mesetto di pausa estiva che mi prenderò per dedicarmi completamente alla mia famiglia. Vi abbraccio ❤️

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