L’Italia, come molti altri paesi industrializzati, si trova ad affrontare una sfida demografica molto significativa, ovvero il progressivo invecchiamento della popolazione. Le persone anziane sono sempre di più e, per far capire concretamente ciò di cui stiamo parlando, è come se, ogni neonato, avesse a disposizione ben cinque nonni. Ovviamente, questi numeri, dietro ai quali si celano le vite di molte persone e nuove necessità di cura che hanno bisogno di una risposta, oltre a una modifica sostanziale dell’attuale modello di welfare, racchiudono in sé una grande risorsa, ovvero l’opportunità di incentivare il dialogo intergenerazionale.
Quest’ultimo rappresenta un grande modello educativo che, attraverso il maggior dialogo tra anziani le nuove generazioni, può far sviluppare un nuovo paradigma di prossimità nonché una speranza di apprendimento vicendevole. Nella cultura italiana, i nonni, hanno sempre avuto un ruolo sociale e familiare importantissimo ma, ad oggi, con l’inverno demografico che fa sentire sempre di più i suoi effetti, molti di loro sono soli oppure ricoverati in strutture. Non dobbiamo dimenticare che, con i loro sforzi, queste persone, hanno dato forma al nostro modello di welfare come lo conosciamo oggi e, pertanto, meritano di tornare a pieno titolo al centro della società.
I più anziani, sovente, incarnano valori e radici che possono essere un modello positivo per le giovani generazioni. Questo tesoro inestimabile deve poter essere tramandato attraverso il dialogo con loro e, tutto ciò, potrà contribuire a dare forma ai principi etici e morali di cui, i nostri figli, hanno un grande bisogno. Non lasciamoci sfuggire questa grande opportunità.
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