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Esclusiva MilanoPost : intervista a George Guido Lombardi, amico e consulente di Trump

Esteri I racconti di Capitan U 1947

George Guido LombardiSenior Advisor e International Social Media Strategist, autore di vari libri sulle strategie aziendali politiche ed accademiche che hanno ottenuto riconoscimenti in tutto il mondo, nonché ex direttore esecutivo del Consiglio internazionale per lo sviluppo economico … non è solo l’ “amico e consulente di Trump” perché abita al 63° piano della  Trump Tower ed è socio del suo club a Palm Beach, ma perché il suo operato è richiesto ed apprezzato delle più alte cariche americane. Nella foto sotto lo vediamo insieme al sindaco di New York Rudy Giuliani.

Dopo questo breve preambolo, consigliandovi  di visitare il suo sito www.georgeguidolombardi.com, saluto George Guido Lombardi, con il quale sono stato ieri in video collegamento da Palm Beach, e lo ringrazio per avermi concesso per Milano Post un’interessante intervista che ora vi offro, sperando di averne colto i punti essenziali.

Capitan U

Buongiorno Mr. Lombardi, in Italia in questo momento la situazione del voto americano ci arriva in un modo piuttosto confuso e indirizzato a secondo della “simpatia” politica dei media che la sostengono, per cui ci interesserebbe un’analisi della tendenza di voto in America sostenuta, se possibile, da chi non è apertamente schierato da una parte o dall’altra.

Mr. Lombardi

“Purtroppo, vediamo che i media americani, come anche molti media italiani ed europei, sono tendenzialmente di sinistra e quindi fanno delle analisi del voto che non sono molto “attente”, diciamo. Detto questo, vediamo invece che c’è una persona che sta veramente facendo un lavoro molto accurato per quanto riguarda le  analisi di voto,  ovvero Elon Musk. Twitter, adesso X, in un recente post, ha fatto una ricerca aperta sulla piattaforma, dove a circa 6 milioni di persone americane, schierate abbastanza equamente (mi pare che fosse il 51/50 o 49-51 democratici e repubblicani), ha chiesto per chi  avrebbero votato alle elezioni presidenziali di novembre. I risultati della indagine di Musk, fatta con tecnologie avanzate e, quindi, molto accurata, sono stati sorprendenti.

Il 73% a favore di Trump e il 27% a favore di Kamala, e quasi un miliardo di persone che seguono la piattaforma di X hanno potuto vedere quali sono ”oggi” le intenzioni di voto della stragrande maggioranza dei repubblicani e anche di un bel po’ di democratici.”

Capitan U

Mr. Lombardi, esistono altre indagini a favore di Trump, oltre a quelle di Musk?

Mr. Lombardi

“Chiaramente, ci sono pools di  Fox news e di OAN (One American Network), un’altra televisione americana conservatrice:  ce ne sono parecchie e indicano una stragrande maggioranza, sicuramente tra il 55 e 65%, che voterebbero Trump a novembre, ma, purtroppo come ho già sottolineato, le televisioni e i media controllati dalla sinistra, e quindi anti Trump, hanno la meglio soprattutto per quanto riguarda il riscontro sugli altri media, italiani ed europei.”

Capitan U

Secondo lei ci sono delle influenze estere che possono condizionare, per propri interessi, anche con finanziamenti a sostegno di uno o dell’altro candidato?

Mr. Lombardi

“Sicuramente, in primis il Partito Comunista cinese. La Cina, proprio come potenza economica politica e militare, sta cercando in tutti i modi di influenzare già da parecchi anni non solo le elezioni, ma tutta la politica americana. Il figlio di Biden pare abbia ricevuto milioni prima dall’ Ucraina e poi dal Partito Comunista cinese e anche la campagna elettorale di Biden ha usufruito di milioni di dollari di sostegno da ditte cinesi operanti negli Stati Uniti, compreso TikTok … Probabilmente anche la Russia cerca di influenzare, però al momento non vedo Putin  come un attore troppo, diciamo, attivo,  a parte nel settore della disinformazione, perché Putin stesso avrebbe tutto da guadagnare da una vittoria di Trump. Non va dimenticato, però, che  in Russia non c’è solo Putin: ci sono anche quelli dell’ex KGB che, anche se non lo dicono, sono ancora  dei comunisti radicati e, a volte,  molto vicino ai cinesi.”

“Non  dimentichiamoci poi dell’Iran e di tutto il movimento degli islamici fondamentalisti che hanno interesse a distruggere l’America dall’interno e, decisamente, favorevoli alla Harris che si è professata non solo comunista, ma anche pro-Palestina, pro-Hamas, eccetera. E non dimentichiamoci degli inglesi e dei francesi che con il loro apparato politico e giudiziario stanno favorendo non solo l’immigrazione selvaggia da paesi islamici, ma anche la distruzione di tutto quel poco di patriottico che rimane, così come hanno fatto anche in Svezia, e questo lo vediamo tutti i giorni nei vostri telegiornali italiani … Purtroppo, ci sono anche degli interessi economici: avrete sicuramente sentito parlare del movimento dei cosiddetti globalisti, capitalisti che sono passati dalla parte sbagliata e che invece di favorire il libero mercato cercano di favorire un monopolio addirittura totalitario. Per i propri interessi, distruggere il sistema capitalista e la civiltà occidentale nelle proprie tradizioni giudeo cristiane, demolire i valori che veramente contano nella vita, cioè il diritto alla libertà  di espressione, il diritto alla vita e alle difesa delle proprie cose e dei propri cari.” 

Capitan U

Mr. Lombardi, siamo arrivati al termine del nostro breve ma esaustivo incontro ed io la ringrazio per la sua disponibilità. Alla fine di ogni mio racconto chiudo sempre con un messaggio di speranza, a volte cantato e a volte no. Da noi in Italia, ma credo in tutto il mondo, ormai, tra pandemie e vaccinazioni imposte e suggerite, green ideologico estremizzato, guerre varie e dispute elettorali planetarie … non c’è da dormire sereni, né la possibilità o la voglia di organizzare un futuro attuabile.  Gradirei che chiudesse lei con un suo messaggio che in qualche modo ci tranquillizzi e ci sollevi dal dubbio che, come cantava negli anni ’60 Barry McGuire con la sua Eve of Destruction, non siamo veramente giunti alla vigilia di un cataclisma che pare inevitabile …  tra tante lezioni che ci arrivano quotidianamente, ci mancano quelle essenziali … le lezioni di civiltà!    


Podcast  con il messaggio finale di George Guido Lombardi

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Capitan U 1947  (alias Umberto Napolitano)

9 thoughts on “Esclusiva MilanoPost : intervista a George Guido Lombardi, amico e consulente di Trump

  1. Lombardi ha detto delle cose molto interessanti.
    Purtroppo spesso tante notizie nemmeno le sappiamo.
    Se c’è qualche giornalista che le sa, tace e non dice nulla.
    Complimenti a te Umberto per questa intervista che hai fatto a Lombardi.

  2. Caro Capitano U, devo farti un grande apprezzamento per l’intervista così bella e così approfondita che sei riuscito a fare con George Guido Lombardi. Onore per Milano post per aver avuto un personaggio cosi famoso a livello internazionale e preparato nel suo campo, dalle risposte esaustive e, non a caso, apprezzato dalle più alte cariche americane… Complimenti ancora capitano che non finisci mai di stupirmi.

  3. Buona serata Umberto, purtroppo non lasciano trapelare nulla perché ci vogliono sempre a testa bassa. Il comunismo regna purtroppo in molti stati e noi non abbiamo libertà di espressione.

  4. Grazie di cuore , fulgente Amico,per la illuminante intervista che mi hai trasmesso, fatta al Grande G..G. Lombardi.Ciso

  5. Ciao Capitan U… come sempre riesci a stupirmi e meravigliarmi anche dopo tanti anni di conoscenza e amicizia… tutto ciò che traspare è sempre tanta voglia di non far passare le informazioni in lodo trasparente soprattutto da parte di chi inneggia tanto alla democrazia e alla libertà di espressione ed il più delle volte è la più lampante rappresentazione di una dittatura che sembra lontana da noi ma mai come oggi ci è vicina e minaccia senza tregua la nostra libertà… una sx sempre più impegnata ad infangare coloro che non la pensano come loro e che non predicano il loro credo… adepti sempre più aggressivi e intolleranti verso chi non vuole perdere le proprie tradizioni, le proprie regole fi vira e vedere rispettate le leggi, di qualsiasi natura esse siano… così abbiamo delinquenti che ci bollino insegnare a vivere e Giudicanti che se la prendono con i più deboli e indifesi seguendo logiche assurde e inconcepibili pee un Paese che si dichiara democratico… siamo al completo sbando per colpa di chi ci vorrebbe piegati ad un cambiamento radicale che va contro i nostri ideali e la nostra civiltà… oggi più che mai una nazione come gli Stati Uniti sono utilizzati da queste persone per strumentalizzare il mondo intero e portarlo verso una strada di non ritorno… grazie Capitan U per lo spazio che stai utilizzando e per dare anche ad altri la possibilità di esprimere liberamente il proprio parere

  6. Grazie mille Umbi, per questa bellissima intervista al signor George Guido Lombardi, non sapevo che era nato in Italia, che emigrò negli USA nel 1970, fa molto piacere a vedere un Italiano avere tanto successo in America , e stato un piacere e profonda la tua intervista .
    Bravissimo Umbi, esattamente come dici DOVE C’È CASINO ci sei tu .

  7. Ciao caro Capitan U,
    veramente un’intervista di eccezione quella che hai realizzato con Guido Lombardi.
    Che dire?
    Ci hai permesso di conoscere qualcosa in piu’ sulla realta’ elezioni in America che apre una panoramica sulle posizioni diverse degli altri capi di stato e ci offre una piu’ chiara situazione su cui poggiare le nostre previsioni a riguardo.
    L’intervista l’hai posta in modo professionale e con domande ben articolate e mirate.
    Chapeau.
    Alla prossima.
    Un abbraccio.

  8. L’America per chi è nato negli anni 80 come me, ha sempre rappresentato il sogno, la libertà, la possibilità di intraprendere qualsiasi attività e non trovare ostacoli ma anzi sostegno. Oggi, questo sogno americano, non solo per chi osserva dal continente europeo, ma dagli stessi americani che vivono negli Stati Uniti, si è infranto. La logica degli interessi mondiali, ha determinato in questi ultimi vent’anni, che i poteri Forti, agiscono sempre nella condizione DEFCON1 ma non contro altri Stati, bensì contro se stessi. La strategia di questa guerra presidenziale interna è rappresentata sempre dalla stessa strategia identificata come vincente: 1. Appropriarsi di tutti i mezzi di comunicazione e veicolare informazioni atte a screditare gli avversari, e a consolidare le proprie politiche anche se sbagliate.
    2. Impostare una politica che non miri al benessere, alla stabilità, alla pace; ma a consolidare attraverso il posizionamento di persone dello stesso gruppo, all’interno di istituzioni, di società importanti, di centri di potere; al fine di garantire dei privilegi a chi è in carica in questo momento, ma anche negli anni futuri. Con lo scopo di poter governare un paese grande come l’America, senza avere il potere legittimo.
    3. Sostenere economicamente gruppi interni ed esterni che proteggano l’attuale potere, attraverso azioni di comunicazione, azioni pratiche, attività di propaganda strategica.
    Questo ha determinato negli anni una consecutio delle linee guida stabilite dai gruppi di potere centralizzato, e si sono duplicate quasi clonate in molti governi americani che in successione hanno messo in pratica, un pezzettino alla volta, la strategia di un progetto globale, che non mira al benessere, ma tende a garantire il potere centralizzato del capitale. Ascoltare l’intervista di George Guido Lombardi fa capire che non basta avere un programma democratico, liberale, che miri alle generazioni future, in quanto; non è più la politica centrale che governa, ma è qualcosa di esterno che impone attraverso la sua azione il futuro dei popoli. Questo significa che quello che ci fanno vedere, quello che ci raccontano, è una realtà costruita con il fine di sostenere la tesi costruita a tavolino. Una sorta di Matrix, un mondo nel quale chi viene eletto dal popolo, non ottiene mai il potere totale per garantire al popolo che lo ha eletto, la libertà di mettere in atto le politiche sociali ed economiche per garantire un futuro alle nuove generazioni, che sia a misura d’uomo. Questo determina l’impossibilità di vivere in una democrazia libera, indifferentemente dalla corrente politica, dal partito democratico repubblicano che venga eletto. Questo perché la politica non è più l’istituto costituito dai grandi padri americani, che hanno scritto la costituzione, ma sono gruppi che rappresentano interessi economici, che non mirano al creare benessere per le popolazioni del mondo, ma che tendono invece ad utilizzare il potere che gli è stato concesso per migliorare la vita e l’economia di gruppi ristretti di persone per il lasso di tempo del mandato della presidenza, infischiandosene di costruire politiche che possano garantire il futuro alle nuove generazioni. Grazie grazie capitan U per questo spaccato, questo frammento di storia raccontata da una persona così di rilievo, non solo per il posto che occupa, ma anche per i contenuti che rappresentano la sua cultura; trasmessi con una semplicità e un’umiltà che suona fuori posto nel contesto in cui opera.

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