È con molta fatica che oggi affronto l’argomento su un dramma che ci affligge dal 7 ottobre dell’anno scorso, ma, come sempre, lo farò con lucidità, onestà e senza rispetto per qualsiasi compromesso da me accettabile solo per il cheto vivere. Sorvolo anche sulle opinioni di chi sostiene che la manifestazione annunciata il 7 ottobre di quest’anno sia stata negata andando contro i dettami della Costituzione Italiana, secondo me troppo spesso tirata in ballo e proclamata come un disco rotto, per convenienza di schieramenti ideologici, sia da una certa stampa sia, a volte, anche da certi magistrati: sorvolo, perché, semplicemente, non sono d’accordo! La mia è un’idea personale dettatami dal buonsenso e non da un qualsiasi orientamento politico. E non sono d’accordo pure con chi ha affermato che tutto sommato si è trattata di una manifestazione pacifica, perché ciò offende troppo la mia intelligenza e sensibilità.
Il grande imbroglio è, secondo una mia analisi profonda, argomentata e non condizionata da “indicazioni consigliate”, nell’attribuzione continuata ad una sola parte del delitto di “genocidio”. Andate a ricercare il significato del termine oggetto del dibattito e capirete il perché.
La foto rappresenta un’istantanea del terribile e vile attacco del Giappone, il 7 dicembre del 1941 alle ore 7 e 55, alla flotta americana alla fonda nel porto di Pearl Harbor, nelle Hawaii, i cui marinai, in particolare i 3077 morti dilaniati e affogati, mai avrebbero immaginato che l’alba di una serena domenica di sole si sarebbe trasformata nell’ultima della loro vita. Ciò causò la reazione immediata e violenta degli Stati Uniti, portando ad una lunga e sanguinosa guerra, che si concluse dopo interminabili quattro anni in un modo ancor più tragico e violento.
82 anni dopo Pearl Harbor, alle ore 6 e 29 di un sabato soleggiato, anche 1170 israeliani morti e 255 rapiti, che poco prima stavano serenamente dormendo con i loro cari o ballando allegramente in un raduno rave party, mai avrebbero immaginato l’orrore che si sarebbe scatenato di lì a poco. Non voglio paragonare gli “orrori” dei due avvenimenti, perché quanto di crudele e spietato perpetrato dai guerriglieri di Hamas sulle loro vittime indifese non trova paragoni né con Pearl Harbor, né con le stragi naziste del secolo scorso e nemmeno con le cruente scorrerie dei barbari nei tempi antichi. Per cui, la reazione di Israele è stata immediata come quella degli Stati Uniti: una reazione violenta, forse spropositata, e una lunga e sanguinosa guerra con, fino ad ora, oltre 40.000 morti palestinesi fra civili e bambini. Non dimentichiamo, però, che la reazione degli americani allora era stata ancora più spropositata e terribile, concludendosi il 9 agosto 1945 con lo sgancio di una seconda bomba atomica, su Nagasaki, con centinaia di migliaia di morti innocenti, senza distinzione fra uomini, donne e bambini.
Quindi, volendo sorvolare per un momento sull’intento di Hamas, Hezbollah, Houthi e Iran di voler annientare definitivamente lo Stato di Israele e il suo popolo, appare evidente l’opinione di una fronda politica che, oltre a reclamare, giustamente, uno Stato libero per la Palestina, insorge, però, attribuendo agli israeliani il crimine di un genocidio in atto contro il popolo palestinese. Allora deduco che, seguendo la loro logica, altrettanto doveva essere attribuito agli americani quando, per porre fine alla guerra, rasero al suolo Hiroshima e Nagasaki. E lo stesso, avrebbe dovuto essere imputato alle forze alleate quando bombardarono e distrussero le principali città tedesche, causando oltre 2 milioni di civili morti per punire e distruggere Hitler e i suoi seguaci nazisti, … nonché quando bombardarono anche l’Italia, nel nobile intento di liberarci, causandoci oltre 150.000 morti di civili, senza distinzione di sesso o di età … ma, non è così …
… la realtà è che il tutto è un grande imbroglio …
… perché ogni guerra è causa di vittime innocenti, e anche perché l’intento difficilmente è quello di annientare un popolo intero, a che pro? … si devono, invece, uccidere più nemici possibili, anche inermi cittadini da considerare come danni collaterali, pur di vincere e … ricostruire dopo aver distrutto. Quindi, è la guerra che fa schifo, ogni guerra con poche eccezioni, perché all’origine di ogni guerra ci sono grandi manovratori con interessi da perseguire e raggiungere ad ogni costo. Ora, accusare solo Israele di genocidio è un grande imbroglio, la menzogna di chi mente sapendo di mentire. Israele vuole sopravvivere, non essere cancellata dalla cartina geografica. Anche i palestinesi vogliono sopravvivere e non esser cancellati, e molti di loro vorrebbero poter fare a meno di Hamas e dei suoi alleati, ma non è facile né per loro né per gli stessi terroristi che ormai hanno sposato una causa senza ritorno, e neanche per gli israeliani che non sono più in grado di fermarsi, per cui … l’orrore impera, continua, distrugge … Dio abbia pietà di noi e trovi una soluzione equa e duratura!
Cari amici, auspicando che Dio trovi una soluzione equa e duratura anche per la guerra in Ucraina, devo confessarvi che sono stanco e ancor di più intristito rispetto al racconto precedente. Ho bisogno di rinchiudermi in un luogo che riconosco e mi rassereni, che mi coccoli e mi ridoni certezze e speranze. Quale posto migliore della “mia stanza”, quella dove mi rifugio spesso per leccarmi le ferite e rigenerarmi. Anche lei mi conosce molto bene, mi rimprovera quando sbaglio e non mi fa sconti, ma nessuno come lei sa gratificarmi quando rimedio e mi evolvo … e tanto altro ancora racchiude la mia stanza e che scoprirete ascoltando la canzone che le ho dedicato. Si intitola La Stanza e credo di avervela già proposta in un altro articolo, ma la versione che vi posto oggi è particolare, buffa, gioiosa e risale ad una mia partecipazione nel 2013 al programma Mille Voci. E finendo in modo positivo, spensierato rispetto all’argomento serio, ma per me necessario, trattato oggi, vi abbraccio tutti dandovi appuntamento, come al solito, al prossimo racconto.
Capitan U 1947
(alias Umberto Napolitano
Scrivo e canto canzoni da sempre, sono la mia arma di espressione libera e senza filtri. Nella mia carriera ho molte hit cantate da me e da grandi star nazionali e internazionali, al mio attivo 6 Festival di Sanremo come autore, 3 come cantante ed altro. Sono un rivoluzionario? Forse, non so, non credo che osservare e raccontare onestamente sia un atto sovversivo … però una cosa è certa: ovunque c’è “casino”, io ci sono.
Grande CapitanU
Riesci a toccare argomenti delicatissimi con equilibrio COMPLIMENTI
👏👏👏👏
Carissimo fratello amico mio Umberto…questi grandi cervelloni di oggi e del passato che hanno avuto e che hanno la fortuna di dirigere, pilotare il mondo intero…avrebbero dovuto e dedicarsi anche oggi per quelli esistenti…a trattare solo la pace…Amare di piu’ il povero e sfortunato sulla terra non significa cedere, perdere ogni sua ricchezza ma dargli la possibilita’ di condurrere una vita più serena e non problematica…a partire dalla sua salute…Avere da parte 10 milioni di euro o averne 9 non significa morire per l’altro ma fare felice prima di tutto alla propria coscienza eliminando ogni senso di colpa del domani per non averlo mai fatto e poi fare felice Dio che sicuramente gli strizzerebbe l’occhio per averlo fatto..Questi potenti della terra mi fanno schifo tutti perche’ non alzano un dito, non allungano una mano per amarsi l’un con l’altro ma allungano le affilano le loro armi per dire io sono il piu forte e tu devi avere paura di me…Sono rattristato come uomo e addolorato perche’ finche’ vive l’orgoglionei loro cuori, cappestano la loro stessa intelligenza buttandola nel dirupo dell’idiozia e della pazzia ..Grande Umberto
Come sarebbe bello avere un mondo senza guerra e senza poverta’…Si puo’ realizzare se lo si vuole creare eliminando ogni ricchezza superflua personale e aiutare ognuno il suo fratello vicino in difficolta’ ..senza girarsi dall’altra parte…Si dovrebbe parlare più spesso di Gesu’ e per quello che e’ stato e che ancora vive intorno a noi …ma per tantissimi lo si cerca solo quando ci serve per comodita’ d’uso..
Purtroppo ogni protesta o guerra non porta da nessuna parte, anziché avvicinare ci divide e poi ci allontana.
Tirare in ballo la Costituzione non è un bene e ognuno la interpreta a modo suo.
A moltissima gente la storia del passato non ha insegnato niente.
Tutti come pecore…
Si spera solo che tutto si risolva e che la finiscano con questi “giochi sporchi”.
Ciao carissimo Capitan U, a scadenza si riportano alla mente
momenti terribili di morte, migliaia di morti e tanti, troppi bambini che non giocheranno e non sogneranno più … una cosa che non si può accettare! Come vorrei poter vivere anch’io come nel tuo brano, dove nella stanza, il tuo rifugio, tutto è gioia e gratificazione. Nella mia, io … vorrei tanto chiuderci dentro un mondo finalmente purificato da ogni guerra, un mondo rigonfio solo di amore, e … pace ❤️
Le guerre portano solo morte, povertà e distruzione. Non vedo torti o ragione da nessuna parte, sarebbe più saggio e utile occuparsi ognuno della propria patria. I politici si fanno grandi così….
Ciao carissimo Umbi, hai fatto centro di nuovo, con questo tuo post,
Cercando di farci capire dove sta la ragione, e dove sta il male,purtroppo certi capi di governi , con i loro atteggiamenti, capricciosi , e menefrighismo , pensano e sperano di incrementare il loro successo, e avere più poteri,non mettono in conto, il prezzo che dovranno pagare sarà molto alto, città, e case distrutte, tutte da ricostruire, mandano i loro soldati allo sbaraglio, che tanti torneranno in una bara ,la storia ci insegna che alla fine di ogni guerra non ci sarà mai un vincitore, ma solo perditori, e miserie , mai una guerra ha portato ricchezza ,
Il grandissimo Bob Dylan ha scritto un vero capolavoro MASTERS OF WAR .
Grazie Umbi , ci hai regalato un altro tuo capolavoro ” La Stanza “.
Le guerre sono Eventi terribili che causano reazioni spropositate come hai evidenziato nel tuo racconto e lasciano conseguenze indimenticabili e irreparabili che durano negli anni purtroppo la storia a quanto pare non ha insegnato niente..