Nell’universo maschile, le scelte alimentari possono influire sulla salute della prostata. Due studi parlano chiaro: il primo dimostra che le persone che seguono una dieta ricca di grassi (soprattutto di origine animale) hanno il 25% di rischio in più di ingrossamento della prostata; il secondo che il colesterolo alto si associa a un’incidenza maggiore del 37% di tumore prostatico. I cibi grassi aumentano i livelli di testosterone, ormone direttamente responsabile dell’ipertrofia prostatica benigna.
Ma se una dieta scorretta può fare del male alla prostata, una dieta sana può prevenirne molti disturbi. Quali sono i cibi amici? Sul podio troviamo il pomodoro, la curcuma e, più in generale, un’alimentazione ricca di prodotti ortofrutticoli e cereali integrali. Nel primo caso, il merito è del licopene, un potente antiossidante che, come ha dimostrato uno studio pubblicato su Oncology and Cancer Case Reports, aiuta a combattere l’iperplasia prostatica benigna. Per questo motivo, una pasta al pomodoro o un passato di pomodoro serviti con un filo di olio extra vergine di oliva, sono due piatti che non dovrebbero mai mancare nel menù di un uomo. Fondamentale è la cottura, in quanto il licopene è più disponibile nel pomodoro cotto, perché la sua molecola si attiva con la cottura.
C’è poi la curcuma, una spezia esotica adottata ormai anche nella cucina italiana. Benefica per mille ragioni, la curcumina ha un’azione protettiva e quasi curativa anche nei confronti della prostata. Uno studio pubblicato su Cancer Researchha dimostrato che questo principio attivo è in grado di intaccare la sopravvivenza delle cellule tumorali in presenza di cancro alla prostata, migliorando la terapia ormonale. Più di recente, la curcumina è stata oggetto anche di un altro studio, uscito su Precision Oncology: la miscela con l’acido ursolico, presente in mele e rosmarino, e il resveratrolo, un potente antiossidante di cui sono ricchi uva rossa e frutti di bosco, si è dimostrata efficace quasi quanto i farmaci nelle prevenzione del tumore alla prostata.
Ma tornando alla spesa quotidiana, per gli uomini è fondamentale mettere nel carrello anche tante verdure, cereali, noci e frutta, come conferma uno studio finanziato dal World Cancer Research Fund nel 2016.
Un altro alleato del benessere della prostata non è un alimento, bensì una bevanda: il caffè. Secondo uno studio condotto su 7.000 molisani nel 2017, bere tre tazzine di espresso al giorno abbasserebbe del 53% il rischio di tumore. Insomma, l’alimentazione non è direttamente causa di malattie e non è non può essere, da sola, cura e prevenzione definitiva di disturbi, ma può fare molto.

Il Prof. Nicola Sorrentino è nato nel 1954 e vive a Milano. Si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Milano e si è specializzato in Scienza dell’alimentazione e dietetica, in Idrologia, Climatologia e Talassoterapia. Attualmente è docente presso l’Università IULM di Milano. È direttore scientifico della IULM Food Academy. Relatore in diversi convegni scientifici, partecipa a numerosissime trasmissioni televisive e radiofoniche. È autore di libri e articoli di carattere sia scientifico che divulgativo, fra i quali: La Dieta Sorrentino, La dieta dell’acqua, Grassi dentro, Siamo gonfi non siamo grassi, Tutta la verità sulle diete, BeautyFood, Dimagrire in pochi giorni, Il metodo Sorrentino per dimagrire.
Buon gionro,ho sempre letto che il Caffè , non è buono per la prostata.
Ora Leggo che il caffe’ fa bene alla prostata , cosa è cambiato ?
N.B. Caffè,Birra Ciocolato fondente,Vino, sono nella lista dei cibi proibiti,confermato.