“Il sindaco Sala annuncia che saranno messi a disposizione 300mila metri quadrati di aree comunali, con l’obiettivo di realizzare 10mila alloggi a costi accessibili entro i prossimi 10 anni. Solo uno sciocco non riuscirebbe ad accorgersi della irrealizzabilità di questo piano. Vendere aree ad un prezzo irrisorio sperando di salvarle dalla speculazione edilizia che loro stessi, con le loro scelte e azioni, hanno alimentato? Sala e la sua giunta sono in estremo ritardo. Nuovo cemento con una maggioranza ostaggio dei Verdi? Questa è l’ennesima dichiarazione fuffa per distrarre Milano dai danni enormi provocati in tema abitativo e non solo, dopo oltre un decennio di governo di sinistra. Vi dico come finirà: di questo mirabolante piano non verrà realizzato nulla. Milano ha bisogno di risposte concrete, non si può più scherzare. Troppe sono le criticità e urgenze. Una Milano ferma e ostaggio di incapacità è un grave danno all’intero Paese. Beppe Sala dovrebbe con grande umiltà fare un passo indietro rimettendo la decisione ai milanesi per scegliere il miglior governo per la città.” Dichiara Deborah Giovanati, consigliere Comunale di Forza Italia.
E Monguzzi (Verdi) rincara “Sapevamo che il Piano Casa da 10mila alloggi sarebbe stato il solito bluff del sindaco ma che fosse così clamorosamente vuoto non ce lo saremmo mai aspettato. L’unica cosa che fa il Comune è mettere a disposizione le aree: ci mancherebbe altro, è gratis, ma è proprio il minimo del minimo del minimo. E poi? Speriamo che qualche mecenate venga a costruire. Per di più in 10 anni, cioè in tempi non controllabili. Inoltre 3500 alloggi sono in altri comuni: in poco fa ridere. Non c’è purtroppo assolutamente niente di concreto, ma ormai da tempo la giunta non produce più amministrazione, è solo una fabbrica di parole”.
Questo era stato l’annuncio enfatico del Comune “Circa 300mila metri quadrati di aree comunali da mettere a disposizione, con l’obiettivo di realizzare 10mila alloggi a costi accessibili entro i prossimi 10 anni. Il Piano si focalizza sugli alloggi in locazione e si articola su due fronti: la riqualificazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, attraverso il reperimento di risorse utili alla manutenzione di quelli sfitti per aumentarne le disponibilità; e lo sviluppo prioritario di abitazioni in regime di Edilizia Residenziale Sociale Calmierata (ERSC), vale a dire alloggi in locazione permanente con canoni che non superino il valore di 80 euro al metro annui, così da rispondere al fabbisogno abitativo della fascia media della popolazione, con reddito tra 1.500 e 2.500 euro al mese.”
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