Buongiorno ai lettori, termina oggi il turno 11 della serie A. In attesa dei tre posticipi tra Parma-Genoa, Empoli-Como e Lazio-Cagliari, vediamo che cosa ci ha riservato la domenica, e qualche sorpresa la troviamo…
Napoli-Atalanta 0-3
E se non proprio in assoluto, la sorpresa inizia e si concretizza rapidamente all’ora di pranzo, con un risultato che la dice lunga non tanto sui valori in campo ieri, ma sulle precedenti prestazioni delle due squadre. Un Napoli che dall’alto della sua classifica si annunciava pimpante e battagliero, che poi lo è anche stato almeno in parte, non è stato sufficiente a circuire e ammaliare la banda di Gasperini, il quale abilmente ha messo in campo gli uomini giusti nei tempi giusti per arrivare al dunque. E ci arriva grazie alla doppietta di Lookman e al gol di Retegui nel finale. Il Napoli compie l’errore di prendersi un quarto d’ora di studio, cercando di chiudersi al cospetto dei ritmi forsennati della Dea. Lookman punisce subito i partenopei, poi alla mezz’ora lo stesso attaccante nigeriano raddoppia e la squadra di Conte fatica a reagire anche perché Hien stritola Lukaku applicando una marcatura perfetta, e al fischio finale chi può recriminare non è certo il Napoli ma piuttosto Gasperini che avrebbe potuto vedere altri gol dei suoi, non bastassero quelli realizzati. La Dea non lo dice, ma si candida autorevolmente per lo scudetto, anche se siamo solo all’inizio della stagione. Per Conte invece ci sono parecchi aspetti da rivedere e in particolare per ciò che riguarda la tenuta difensiva. Questa partita può rappresentare un punto di svolta, in che senso lo vedremo anche perché la prossima partita rivedrà ancora maglie nerazzurre, ma stavolta saranno quelle dell’Inter.
Torino-Fiorentina 0-1
Quinta vittoria consecutiva in campionato della Fiorentina che, in una partita sporca e combattuta contro il Torino, in trasferta vince di misura grazie a un lampo al 42′ di Kean, servito da un lancio di 80 metri di Ranieri. Viola di Palladino secondi, almeno momentaneamente, con 22 punti, gli stessi dell’Atalanta. Crisi nera della band di Vanoli, che resta a quota 14, al quinto ko nelle ultime sei gare di Serie A.
H.Verona-Roma 3-2
Al termine della corrida in terra scaligera i giallorossi escono senza punti: il gol di Harroui nel finale è una doccia fredda, che arriva al termine di un match che ha messo a nudo tutti i difetti della compagine capitolina sia individuali che collettivi. La partita è un thriller dalle mille emozioni tra due squadre che fanno di tutto per trovare i tre punti. Non mancano le polemiche in occasione del secondo gol del Verona siglato da Magnani, che si libera in maniera un po’ sospetta dalla marcatura di Ndicka. Prima però una follia di Zalewski aveva regalato il vantaggio ai padroni di casa, raggiunti dal gol del pareggio di Soulé, che se l’era divorato poco prima. Nella ripresa Dovbyk trova il nuovo pareggio per la Roma e, nel finale, ambedue provano a vincerla. Ndickasi fa cogliere impreparato da un lancio per Livramento, costui lo beffa e serve Harroui che trafigge Svilar. Il Verona trova una vittoria che fa respirare la squadra di Zanetti mentre la Roma perde ancora e non riesce a sbloccarsi in trasferta. Sarà una settimana bollente a Trigoria, all’interno di una situazione esplosiva e pericolosa su più fronti, con possibili scelte drastiche della società.
Inter-Venezia 1-0
Poteva mancare un finale da “pazza Inter”? Noooo… E allora eccolo qua, una vittoria che all’ultimo secondo dell’ultimo minuto di recupero, il 97′, diventa pareggio, tra i salti di gioia prima di Di Francesco e i suoi, ma una manciata di secondi più tardi si trasformano in enorme sospiro di sollievo da parte di Inzaghi: gol al fotofinish annullato per tocco di mano dell’autore, Sverko. Ma non tutto è bene quel che finisce bene, e Inzaghi probabilmente è il primo a saperlo, sotto sotto. Il motivo? Quello che affligge l’Inter da qualche tempo, ovvero crea un numero spropositato di palle gol e ne spreca altrettante in maniera grottesca. E questa foga che diventa imprecisione poteva costare carissima, anche contro il Venezia che avrebbe potuto approfittare in più di una occasione di queste inquietudini, a volte superficialità, dell’Inter di ieri. Venezia che, con tutto il rispetto, non è sicuramente né il Napoli né tantomeno l’Arsenal, squadre che l’Inter andrà ora ad affrontare in rapida successione nell’arco di 5 giorni. Vediamo più nel dettaglio questa stramba partita, in cui l’unica nota positiva per Inzaghi e i suoi, è l’aver ridotto comunque ad un solo punto i 4 di distacco che c’erano prima di ieri sera. Il resto è una serie di dettagli, non di poco conto, da rivedere al più presto, pena guai in vista a breve scadenza.
I nerazzurri sbloccano il punteggio solo a 25 minuti dalla fine grazie a Lautaro, perfettamente servito da Dimarco. L’argentino spezza così il tabù San Siro: l’ultimo suo gol casalingo in Serie A risaliva a Inter-Atalanta 4-0 del 28 febbraio. In precedenza i nerazzurri avevano più volte provato a superare Stankovic, portierino di loro proprietà, ma vanamente: gran parata del serbo su Mkhitaryan, un paio di ottime occasione buttate malamente alle ortiche da Thuram, un gol annullato dopo l’intervento del VAR allo stesso armeno (fuorigioco di punta di ginocchio di Dimarco). All’ottavo minuto di recupero accade l’ incredibile: Sverko pareggia su cross di Haps, ma il gol dell’estasi veneziana viene annullato, sempre dal VAR, per un fallo di mano. I veneti confermano i progressi degli ultimi tempi, ma alla fine i tre punti vanno all’Inter. Che ora si preparano a rimboccarsi le maniche: mercoledì al Meazza arriva l’Arsenal, e poi domenica il Napoli, con teoricamente il possibile sorpasso al primo posto, ma non certamente senza alzare, e non di poco, la qualità di gioco rispetto a questa partita con il Venezia.
Con questa frenetica sequenza di emozioni termina la seconda parte della giornata 11, che come sappiamo si concluderà oggi in serata con i posticipi annunciati nell’introduzione al presente articolo. Spazio ora alle coppe, e auguri alle nostre che avranno impegni decisamente severi, se non proibitivi, come il Milan che dovrà far visita al Real di Ancelotti, recentemente maltrattato in Liga da un sontuoso Barcellona, e quindi con grande voglia di riscatto in Champions in quanto vincitore dell’ultima edizione, campione d’Europa in carica.
Arrivederci al prossimo appuntamento per la 12a di serie A, che si articola in 4 giornate in sequenza, a partire dal 7 novembre con un anticipo tra Genoa e Como, per finire il 10 in serata con l’ultimo incontro, il big match tra Inter e Napoli a S.Siro.