La via è una bella arteria semicentrale ma decisamente non rientra nel circuito della movida milanese, eppure da una manciata di mesi il numero 33 di via Procaccini è diventato una destination nell’agenda degli appassionati di fine dining e di bienvivre in generale.
Qui infatti ha aperto prima dell’estate il ristorante Procaccini, primo locale dello Chef Emin Haziri che realizza il suo progetto alla soglia dei trent’anni, la maggior parte dei quali trascorsi in cucine di livello eccelso che hanno regalato esperienza alla sua già forte passione per la professione di chef.
Dagli inizi con Léveillé, Cracco e Bartolini, a Cannavacciuolo che gli affida a 24 anni il Cannavacciuolo Bistrot di Torino, passando per il Noma di Copenaghen e per Marsiglia dal tristellato Gérald Passédat.
Ora al Procaccini sta raccontando la sua idea di cucina: un fine dining raffinato, costruito intorno agli ingredienti (mai più di cinque per piatto) che Haziri valorizza come pochi, il gusto infatti esplode all’assaggio superando addirittura le presentazioni che sono eleganti e incantevoli pur senza eccessi. Quattro menù degustazione, uno dei quali dedicato ai crudi di pesce e la possibilità di scegliere anche poche portate dalla carta, con generosi amuse-bouche, pani e grissini home made, aperitivo di benvenuto e un carrello dei formaggi indimenticabile.
Per dare vita al Procaccini Emin ha voluto con sé la sua giovanissima e numerosa brigata di Torino al Cannavacciuolo Bistrot e ha chiamato a dirigere la sala il maìtre e sommellier Luis Eduardo che di eleganza, professionalità e charme ne ha da vendere. Tutto questo splendido lavoro di sala e cucina è valorizzato dall’ambiente: una location di design architettonico sospesa tra vintage e futuro, colori, luci e materiali pregiate, opera di Alberto Baronio (Studio Archea) e dall’interior designer Andrea Raso. Gli spazi sono ampi, con un fornito bar per l’accoglienza degli ospiti e la grande cucina a vista con chef table, dietro il quale Emin Haziri si muove con tranquilla padronanza, tutto avvolto dalle dolcissime note di un pianoforte a coda suonato dal vivo, altro plus del locale.
Non serve essere veggenti per dire che, oltre alle belle vetrate, via Procaccini sarà presto illuminata anche da una Stella della Rossa.
Un progetto importante del quale Emin è anche socio ma si tratta solo di un inizio, l’obiettivo e quello di aprire una dozzina di sedi in Italia e all’estero e il bellissimo locale milanese è solo l’apripista che servirà per perfezionare il format e testare il gradimento su una città significativa dal punto di vista dell’offerta gastronomica.
(foto Clara Mennella)
Procaccini Milano
Via Giulio Cesare Procaccini, 33
Aperto solo la sera dalle 19:30
Giornalista professionista fin da giovanissima inizia scrivendo di moda, attualità e costume su Cosmopolitan e Capital. Dal 1997 al 2022 è redattore al Sole24Ore coltivando in parallelo la passione per le storie legate al food&wine.
Scrive per l’Associazione Professionale Cuochi Italiani, gira l’Italia con la troupe di Gustochannel e dal 2011 fino al maggio 2017 è stata Vicedirettore di Italia a Tavola.