Spiace molto per il Sindaco Sala, ma non esiste alcuna urgenza di discutere del ricorso dei comuni del bacino di Malpensa contro l’intitolazione dell’Aeroporto Berlusconi. Se ne riparlerà con i tempi della giustizia amministrativa tra qualche mese. Sostiene il Tribunale:
“Ritenuto che non si ravvisa nella domanda cautelare in esame il necessario “periculum in mora”, stante la mancanza della gravità e dell’irreparabilità del pregiudizio paventato”.
In sostanza, il danno, anche se presente è minimo e in ogni caso riparabilissimo. Ovviamente è assai improbabile vi sia qualsivoglia danno e che vadano consultati i Comuni di Samarate, Cardano al Campo o Vergate sul Membro, come affermano i loro Sindaci, insieme al per nulla ideologicamente motivato Beppe Sala.
Lui sarebbe dovuto essere consultato perché, afferma, la SEA amministra lo scalo. Vedremo quanto durerà questa alta motivazione giuridica. In caso di rigetto, in ogni caso, la domanda, che mi auguro qualche Consigliere farà al Sindaco, mi domando chi pagherà le spese legali. Magari ce lo dirà la Corte dei Conti.
In ogni caso è azzurro, oggi, il cielo sopra l’Aeroporto Berlusconi.

Giornalista pubblicista, opera da molti anni nel settore della compliance aziendale, del marketing e della comunicazione.