Nel dettaglio la cronaca della contestazione dei cittadini a Sala.
Atmosfera tesa, soprattutto dagli ultimi banchi, quelli dove siedono i cittadini: Sala si presenta in consiglio, dopo aver disertato per troppo tempo l’aula e aver comunicato con note stampa o a margine di un evento. Non credo avesse sensi di colpa, ma che fosse implicito l’obbligo suggerito anche dalla sua maggioranza.
Il tema ha avuto sviluppi contrastanti e contraddittori, un iter procedurale farraginoso e non trasparente, mentre il tempo, troppo, passava in modo inconcludente.
Si parla del Meazza e delle aree circostanti San Siro.
Nei giorni scorsi pare che Inter e Milan abbiano manifestato l’interesse per l’acquisto dello stadio e delle aree circostanti, da qui la richiesta all’Agenzia delle Entrate di una valutazione dello stadio e dell’area, documento arrivato da diversi giorni e che, nonostante richiesta esplicita dei consiglieri, non era ancora stato condiviso con l’Aula. L’Agenzia delle Entrate valuta il tutto 197 milioni di euro, 73 milioni per lo stadio di San Siro e 124 per il resto dell’area. La proposta d’acquisto dovrebbe essere presentata dai club entro il primo trimestre del 2025 – con allegato un piano di fattibilità aggiornato e la relazione tecnica – e l’atto andrebbe stipulato entro giugno dello stesso anno.
Sala «Questa nuova prospettiva di vendita dello stadio e dell’area deve essere vista come un’opportunità per ridistribuire risorse sulla città e portare miglioramenti alla vita dei cittadini milanesi. Su questo voglio confrontarmi con voi tutti, oggi e nei mesi che verranno, per ragionare insieme su quale possa essere la destinazione migliore e di maggior impatto di questi fondi», che siano «rivolti allo sviluppo del quartiere, anche come parziale compensazione dei disagi che può comportare una trasformazione del genere, e alle fasce di popolazione più in difficoltà, in nome di quello spirito ambrosiano che deve saper coniugare impresa e solidarietà sociale».
La frase retorica come giustificazione è tutta lì per i presunti ignoranti.
Osserva Libero “Dettaglio non così marginale è quello dello spazio per la costruzione del nuovo stadio, il quale, secondo le disponibilità correnti, finirebbe a poche decine di metri da alcune case storiche del quartiere. Poi conclude: «Mi spingo oltre, auspicando che una proposta di destinazione di questi fondi nasca direttamente dal Consiglio comunale». Una captatio benevolentiae che non ha sortito chissà quali effetti”
L’atmosfera si infiamma: fischi assordanti e cartellini rossi alzati dal pubblico, mentre manifesti e slogan vengono lanciati a indirizzo specifico della giunta.
«Il Meazza è un bene pubblico, non è roba tua», «Salviamo Milano, ristrutturiamo la giunta». Sono presenti comitati civici, ambientalisti e di quartiere. Alcuni intervenuti vengono allontanati dall’aula. E Sala fa l’offeso «faziosi» e passa oltre..
«A causa della schizofrenia della sinistra sul tema stadio abbiamo perso dieci anni di lavoro per la città di Milano, per i tifosi e per gli abitanti di San Siro. Non possiamo perdere ancora una volta l’occasione di riqualificare il quartiere, partendo da housing sociale, case popolari e realizzando la tanto attesa cittadella dello sport», interviene propositivamente Samuele Piscina dai banchi della Lega.
Peppe sala è il peggio che la politica possa offrire, non capisco gli ambientalisti come facciano a stare con un soggetto, che ha cementificato la città dall’expo in poi