Tutti, ma proprio tutti i giornali hanno ripreso la notizia pubblicata da Italia oggi con toni enfatici: Milano la città in Italia al primo posto per qualità della vita. E l’applauso che sottende in tutti gli articoli pubblicati va al suo sindaco, Beppe Sala. Davvero incredibile che il milanese medio possa sentirsi orgoglioso della qualità della sua vita e, ancora maggiormente incredibile, che Sala ne sia l’artefice.
Spiega Italia Oggi: “…il primo posto è frutto del piazzamento nel gruppo 1 in otto dimensioni su nove (è nel gruppo 4 per reati e sicurezza, fenomeno che è comune denominatore con le altre città metropolitane). Servizi, soglia di reddito, infrastrutture, vitalità del tessuto produttivo: i principali elementi che, in astratto, devono contraddistinguere un centro urbano di grandi dimensioni...”
Servizi, ad esempio gli uffici anagrafe che vengono chiusi? Le code eterne per un documento? I servizi sociali per anziani insufficienti? L’assistenza per i senza tetto e la loro sopravvivenza dignitosa? Ecc. ecc. A Milano se non ci fosse una rete di soccorso volontario, vedi Caritas, Arca, City Angel ecc. ecc. come vivrebbero gli “ultimi”?
Soglia di reddito: il che sarebbe a dire che vivono bene i possidenti che, sicuramente hanno un buon reddito, ma purtroppo non distribuito alle fasce più deboli. E da sempre, si può dire che l’imprenditorialità a Milano è una macchina efficiente, ma per le capacità dei milanesi, a prescindere…Da sempre Milano ha rappresentato un punto di riferimento come motore economico, ma quella soglia di reddito stona con la povertà dilagante.
Infrastrutture: merito di Sala è di aver stravolto l’esistente con una viabilità che rasenta spesso l’assurdo.
Vivacità del tessuto produttivo: indubbiamente, perché il milanese è uomo del fare, creatore e innovativo, ma Sala potrebbe anche non esistere, i produttori sanno fare da soli.
Rimangono le grosse ombre dell’insicurezza senza fine, di cui Milano detiene il primato per reati e a cui l’amministrazione non ha mai fatto l’attenzione dovuta, procrastinando decisioni palliative e bla bla bla.
Come vive il cittadino milanese? Guarda, si arrabbia, lancia insulti alla luna constatando la mancanza di manutenzione ad esempio delle strade, gli alberi divelti senza un perché, il verde abbandonato, il degrado dilagante, l’insicurezza che cresce…e l’assenza o, meglio, la voluta non partecipazione del sindaco alle decisioni che riguardano tutti.
E, infine, non vuol morire sotto la cappa dello smog, nonostante tante parole vuote.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano