Un ristorante con piatti pronti e veloci in via Ripamonti, periferia di Milano, accanto alla Fondazione Prada, tra scuole di moda e loft di designer, tra artisti, modelle, studenti, pensionati e operai dell’edilizia addetti alla costruzione di un villaggio olimpico: ed ecco una oasi culturale…in un angolo del supermercato Esselunga, tra i tavoli del bar ristorante, di fronte al padiglione dei fiori, ma a pochi metri dalle casse va in scena la degustazione poetica ..Due camerieri dell’anima, Paola e Matteo, vagano tra i tavoli porgendo un menu insolito…Chi, immerso nelle tagliatelle o nel risotto con funghi sceglie Ada Merini e chi Trilussa, Palazzeschi o Leopardi…
La degustazione poetica continua nella pausa pranzo, ma continuerà a sera all’ora dell’aperitivo… quasi una insolita performance futurista ideata da Book City, con l’accogliente ospitalità del “supermercato delle Mela” ( dal noto spot “zavattiniano” che ha reso popolarissimi gli scaffali del marchio Esselunga. BookCity Milano, la manifestazione giunta quest’anno alla sua tredicesima edizione, dedicata al libro e alla lettura, quest’anno esce dai padiglioni del Castello Sforzesco ed esce nella città concreta, inusuale, distratta. Ma come dice Sgarbi, la gente ha fame di poesia.
E il pubblico? Abituato ai concertini per strada dei buskers, non disdegna affatto la declamazione tra prosciutti e cocktail… La poesia è eterna, non è consumabile, affermava Pasolini: e qui i poeti immortali regnano e spopolano tra le tessere Fidaty, gli sconti e i panettoni dell’incipiente Natale.