Immobiliare.it ha diffuso un report secondo cui, dal 2016 a oggi, i canoni di affitto sono aumentati in misura uguale nel centro di Milano e in periferia: 42% nel primo caso, 39% nei centri urbani limitrofi. Ma le cose cambiano se si considerano le vendite. In questo caso, il gap fra il comune e il circondario è molto più marcato: in città comprare casa costa il 50% in più rispetto al 2016, in provincia “solo” il 18%.
Quello che devi sapere
Il confronto dal 2016 a oggi
- Nel 2016, per permettersi una casa a Milano bisognava mettere in conto una spesa di circa 3.600 euro/mq, mentre nei dintorni di meno di 1.900 euro/mq. Adesso, invece, il costo delle case nel capoluogo lombardo supera i 5.400 euro/mq, con l’hinterland che è invece rimasto a 2.240 euro/mq. In sostanza, oggi comprando nelle zone limitrofe si spende meno della metà rispetto a un acquisto nel comune.
I prezzi nei comuni limitrofi
- Il comune dell’hinterland che più si avvicina a Milano è Assago, dove chi vende un immobile chiede in media oltre 3.800 euro/mq. Seguono Segrate, con 3.450 euro/mq medi, e Cernusco sul Naviglio, con 3.350 euro/mq. Il comune in cui, invece, i prezzi medi sono saliti di più nel confronto con 8 anni fa è Sesto San Giovanni, in crescita del 46% e fermo attualmente a poco meno di 2.900 euro/mq. In generale, più ci si avvicina al centro di Milano e più i prezzi crescono, mentre i comuni più lontani dal capoluogo sono quelli in cui si risparmia di più, senza eccezioni
Le locazioni
- Passando al mercato delle locazioni, 8 anni fa il canone medio a Milano ammontava a 15,7 euro/mq, a fronte dei circa 9 della periferia. Oggi, invece, il costo dell’affitto in centro ha sfondato il tetto dei 22 euro/mq di media, mentre nei comuni adiacenti bisogna sborsare 12,6 euro/mq, con un risparmio dunque pari a quasi 10 euro/mq tra le due soluzioni
Rivalutati anche gli immobili meno centrali
- “I canoni di affitto hanno conosciuto aumenti simili in città e nell’hinterland, sebbene questo rimanga senza dubbio più economico, per la crescente domanda che ha interessato i comuni limitrofi a Milano negli ultimi anni”, commenta Antonio Intini, Chief Business Development Officer di Immobiliare.it. “La continua crescita dei prezzi del capoluogo, infatti, ha spinto studenti e giovani lavoratori a cercare soluzioni abitative altrove, in località anche distanti dal centro cittadino ma comunque ben collegate grazie alla rete dei trasporti pubblici. Un processo che ha inevitabilmente condotto a una rivalutazione degli immobili, anche in comuni meno centrali”
Vimodrone il più caro per gli affitti
- Il comune dell’hinterland milanese più caro per chi desidera prendere un immobile in locazione è Vimodrone, con 16,3 euro/mq di media. Al secondo posto si trova Assago, con 15,8 euro/mq medi, davanti a Cernusco sul Naviglio (15,2 euro/mq) e Segrate (14,9 euro/mq). Vimodrone è anche il comune prossimo a Milano ad aver visto crescere maggiormente i canoni dal 2016 a oggi, su quasi del 59% nel periodo
Gli aumenti dovuti alla metropolitana
- Il portale Idealista ha inoltre fatto un confronto sui prezzi delle case di oggi e quelli di 5 o 10 anni fa, considerando le zone dove è stata aperta la M4. Si registrano aumenti a due cifre in molte zone del centro città: da Vetra-Missori a Sant’Ambrogio-Università Cattolica e Naviglio Grande-San Cristoforo
Anche gli affitti salgono
- In crescita anche gli affitti, che in alcune vie vicine alle fermate della nuova metro registrano affitti maggiorati di oltre il 40% in dieci anni
Quanto chiede al mq chi vende vicino alle fermate M4
- Per fare un esempio dei prezzi specifici, nei pressi delle fermate De Amicis e Sant’Ambrogio (dove M4 incrocia M2) la richiesta di chi vende è di 11.263 euro/mq, mentre per gli affitti servono mediamente 33,6 euro/mq. Meno costosa la zona Sforza-Missori, dove sono presenti ben tre fermate (Sforza-Policlinico; Santa Sofia e Vetra). Qui la richiesta è di 9.394 euro/mq, mentre i proprietari di casa chiedono mediamente 30 euro mensili al metro quadro per affittare i loro appartamenti
Gli affitti: +46% in zona Sant’Ambrogio
- Come accennato anche gli affitti sono aumentati – a un ritmo ancora maggiore rispetto ai prezzi delle case – sempre in queste stesse aree e in questo periodo. Soprattutto nella zona Sant’Ambrogio-Università Cattolica, che ha visto crescere i canoni medi addirittura del +46% (nel 2014 bastavano, si fa per dire, 18,3 euro/mq per un canone mensile). Rialzi rilevanti anche nei quartieri Vetra-Missori e Solari-Savona-Tortona: +43% in 10 anni. Su del 39% i canoni a Lorenteggio-Giambellino, mentre a Naviglio Grande -San Cristoforo l’aumento decennale è del +37%.
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