Questa notizia ha dell’incredibile. E quindi va raccontata con fonti vicine al Sindaco e usando le parole del Sindaco stesso, così da tenere lontani i sospetti di parzialità politica.
Iniziamo citando Repubblica:
“Sulla Maura vorrebbe allungare le mani F3A Green, con un progetto di housing sociale, case popolari, parco, ciclabili e percorsi pedonali. Nulla è ancora detto, perché per ora c’è solo il preliminare di vendita e un masterplan ancora non è spuntato. Dunque, come andrà a finire è ancora da vedere.”
Finiamo citando Sala:
“Se per qualunque motivo – ha precisato Sala – non riuscissero ad andare avanti con il progetto, noi saremmo interessati ad acquisire l’area per tenerla a verde, perché stiamo parlando di un parco grande il doppio del parco Sempione”. E l’interesse è così reale che un primo approccio con la proprietà della Maura già c’è stato. “Io ho incontrato l’amministratore delegato di Snaitech, Schiavolin – ha spiegato il sindaco -, gli ho detto che se loro andranno avanti sulla via della vendita noi faremo la nostra parte e giudicheremo il progetto”.
Due punti da chiarire: apparire dal nulla con una proposta è ovviamente una tecnica che farà salire i prezzi. Far salire i prezzi significa rendere più difficile riuscire a costruire case popolari e housing sociale. In sostanza, il Sindaco, per avere un parco in più (sulla cui manutenzione lascio spazio alla fantasia del lettore), è dispostissimo ad avere centinaia o forse migliaia di case a prezzi abbordabili in meno.
Ora, sicuramente il Sindaco saprà spiegare perché questa analisi sia sbagliata. Attendiamo che ce lo racconti, naturalmente, perché nemmeno noi crediamo fino in fondo che possa essere così. Anche perché, alla vigilia dell’approvazione del Salva Milano qualcuno, malignamente, potrebbe leggerci un favore ai costruttori. La popolazione a Milano sta diminuendo. Si rischia un tracollo dei valori immobiliari. Quindi non è il caso che un privato butti fuori case di qualità a basso prezzo.
Soprattutto, secondo punto, se queste case arrivano anni, forse decenni, prima di quelle approvate dal Consiglio Comunale su aree dismesse o prossime alla dismissione, di proprietà Comunale. Il Comune non ci farebbe una gran figura. Ripeto, siamo sicuri che Sala smentirà e spiegherà le ragioni di questa buffa mossa.
Fino a quel momento a me, personalmente, resta una sola domanda: ma Milano non ha abbastanza parchi e debiti? Ci serve davvero aumentare gli uni e gli altri?
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,
Adesso che si avvicinano le elezioni e Lui (maiuscolo) si sfilerebbe prima per unificare la sinistra, annuncia mille mila alloggi sociali (ma tra dieci anni) e immensi parchi. Per la gioia della ridanciana Grandi. Fin ora abbiamo visto solo piste ciclabili e speculazioni edilizie per alloggiare i benestanti (di sinistra?). E no, verdissimo sindaco del grillo di sinistra, prima dovevi fare i parchi e gli alloggi a prezzo politico, poi caso mai accontentare i tuoi amici costruttori.