“Uno spettacolo importante e difficile, siamo di fronte a un capolavoro della storia dell’opera”: così Dominique Meyer, sovrintendente uscente del Teatro alla Scala ha definito ‘La forza del destino’, di Verdi, con cui il 7 dicembre si inaugura la stagione scaligera. Ieri mattina al Piermarini la presentazione della Prima con cast e sponsor.
A fare da sfondo alla tragedia dei protagonisti c’è la guerra che travolge tutti. Da qui il richiamo all’attualità. “Noi abbiamo l’idea ingenua che l’umanità faccia dei progressi, poi quest’opera mette il dito su una cosa abbastanza crudele, in fondo l’umanità non fa tanti progressi è sempre la stessa e queste pulsioni, come l’idea di vendicarsi, sono a volte molto forti, l’idea di essere più forti degli altri, è infantile, e produce dei disastri“, ha commentato Meyer. E’ un’opera, ha proseguito ancora il sovrintendente “che ha un valore forte in questo Teatro e una piccola fortuna è che non è stata fatta per tanto tempo”. “Era un’occasione. Con il maestro Riccardo Chailly ci siamo messi d’accordo per fare grandi titoli della storia scaligera. Si può fare solo quando ci sono grandi cantanti. Non succede in ogni generazione di avere grandi cantanti“. In questo caso abbiamo “interpreti ideali” e “sono molto felice di questo cast”.
Da parte di Meyer l’auspicio che sia “un grande 7 dicembre”. “Sarà un momento forte – ha detto – spero lascerà un bella traccia nella storia del Teatro alla Scala”. Sugli interpreti e l’allestimento anche Chailly ha confermato “Abbiamo un cast formidabile, due compagnie di canto che si alternano. Voci importanti” e un “ruolo del coro molto centrale, nelle scene” collettive“. Per la Scala, ha ricordato Chailly “Verdi ha ‘regalato’ tre pagine, dedicate a Milano. Pagine immense, straordinarie che si staccano da quella che può essere la prevedibilità”.
L’opera diretta dal maestro, ha nel cast Anna Netrebko (Donna Leonora) Brian Jagde (Don Alvaro), Ludovic Tézier (Don Carlo di Vargas) Vasilisa Berzhanskaya (Preziosilla), Alexander Vinogradov (Padre Guardiano) Marco Filippo Romano (Fra Melitone), Fabrizio Beggi (il Marchese di Calatrava), Carlo Bosi (Mastro Trabuco). Marcela Rahal è Curra, Huanhong Li è un Alcalde e Xhieldo Hyseni un Chirurgo. La regia è firmata da Leo Muscato. La serata inaugurale è dedicata a Renata Tebaldi, nel ventennale della scomparsa. L’artista fu interprete della parte di Leonora alla Scala nel 1955 sotto la direzione di Antonino Votto.
L’opera sarà eseguita integralmente nella versione del 1869 ripensata da Verdi per la Scala, secondo l’edizione critica curata per Ricordi da Philip Gossett e William Holmes nel 2005. Come ripercorso anche in conferenza stampa “La forza del destino” è un titolo relativamente poco presente in cartellone alla Scala: se le ultime esecuzioni risalgono al 1999 con Riccardo Muti (versione scaligera del 1869) e al 2001 con Valery Gergiev e i complessi del Mariinskij (versione di San Pietroburgo del 1862), l’unico allestimento in apertura di stagione è addirittura del 1965, con Gavazzeni sul podio e la regia di Margherita Wallmann.
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