Turismo equestre: tradizione, sostenibilità e sviluppo del territorio

Attualità EXPLORER - Cultura Turistica a 360°

Un viaggio autentico tra paesaggi, cultura e tradizioni a cavallo.

“Non c’è un momento sprecato nella vita se viene speso in sella,” diceva Winston Churchill, sintetizzando in poche parole l’essenza del rapporto tra l’uomo e il cavallo. Il turismo equestre incarna questo spirito, offrendo un modo unico per vivere il territorio con lentezza e profondità, riscoprendo il legame ancestrale con la natura e le tradizioni. Adatto a ogni livello di esperienza, dalle lezioni introduttive per principianti alle sfide tecniche per esperti, il settore include attività che promuovono competenze equestri e una maggiore comprensione del patrimonio culturale legato ai cavalli.

Un mercato diversificato, con offerte che spaziano da tranquille escursioni in paesaggi suggestivi a esperienze adrenaliniche: i tour a cavallo spesso includono visite a siti storici, comunità indigene e laboratori artigianali, arricchendo l’esperienza con elementi educativi e culturali. Inoltre, la crescente popolarità dell’ecoturismo, che mira a minimizzare l’impatto ambientale promuovendo la scoperta della cultura e del paesaggio locale, è uno dei principali motori del mercato, insieme alla domanda di viaggi avventurosi e vacanze a cavallo. Pacchetti di turismo equestre sempre più accessibili contribuiscono alla crescita di questo settore, offrendo ai viaggiatori l’opportunità di esplorare nuovi luoghi e vivere emozioni autentiche.

Un Settore in Crescita: Dati e Opportunità

Il giro d’affari legato all’equitazione in Italia supera i 3 miliardi di euro, coinvolgendo tra 25.000 e 35.000 lavoratori distribuiti lungo tutta la penisola. Secondo la ricerca “Il mondo del cavallo” di Nomisma per Fieracavalli, l’Italia conta 314.303 cavalli allevati e 137.258 allevamenti attivi, con un incremento del 5,3% rispetto all’anno precedente. Questo panorama evidenzia la ricchezza e la varietà del patrimonio zootecnico nazionale, il più ricco di biodiversità in Europa.

Circa il 50% dei cavalli è destinato al comparto ippico-sportivo, mentre il 29% è utilizzato per attività legate al diporto equestre. Inoltre, l’Italia si colloca al terzo posto nella classifica delle nazioni con il maggior numero di atleti FEI (Fédération Equestre Internationale) partecipanti a competizioni. La FITETREC-ANTE, con 21.000 associati e oltre 7.000 km di ippovie certificate, garantisce percorsi sicuri e di qualità, confermando il ruolo centrale dell’Italia nel turismo equestre.

A livello globale, il mercato del turismo equestre è stimato a 1,32 miliardi di dollari nel 2023 e si prevede che raggiungerà i 2,51 miliardi entro il 2030, con un tasso di crescita annuale del 10,1%. Questa espansione è guidata dall’interesse per esperienze di viaggio che integrano equitazione, natura e cultura, soddisfacendo diverse esigenze dei turisti.

Fieracavalli: Il Cuore del Mondo Equestre

La 126ª edizione di Fieracavalli, conclusa il 10 novembre scorso a Verona, ha confermato il successo di questa manifestazione unica, che unisce amanti dei cavalli, sportivi e professionisti del settore. In soli quattro giorni, 140.000 visitatori e operatori provenienti da 73 Paesi hanno animato il salone, superando i 60 Paesi rappresentati nel 2023.

Il percorso espositivo si è sviluppato su 128.000 metri quadrati, con 12 padiglioni e 6 aree esterne, ospitando 2.200 cavalli di 60 razze diverse e 700 aziende provenienti da 25 Paesi. Oltre 200 eventi tra spettacoli, convegni, concorsi e competizioni sportive hanno dimostrato la capacità di Fieracavalli di valorizzare ogni aspetto del mondo equestre. Tra gli eventi principali, la Longines FEI Jumping World Cup™, unica tappa italiana, ha registrato il tutto esaurito con 10.000 spettatori, affiancata dalle finali dell’Italian Champions Tour e dal Gran Premio 126.

Federico Bricolo, presidente di Veronafiere, ha sottolineato l’impatto economico della filiera equestre, promuovendo valori di sport, inclusione e partecipazione: “Con Fieracavalli sosteniamo una comunità che, da 126 edizioni, rappresenta il cuore pulsante del nostro impegno.”

Le Associazioni del Turismo Equestre

Le associazioni giocano un ruolo cruciale nella regolamentazione e promozione del turismo equestre, garantendo qualità e sicurezza per turisti e cavalli. La FITETREC-ANTE (Federazione Italiana Turismo Equestre e TREC), ad esempio, certifica percorsi, forma operatori e organizza eventi per rafforzare la rete del turismo equestre. Accanto ad essa, SEF Italia si impegna nella professionalizzazione del settore, assicurando competenze adeguate agli operatori.

Tra le realtà di spicco c’è HorseTouring, un progetto nato per valorizzare il territorio italiano attraverso itinerari che coniugano natura, cultura e tradizioni locali. La sostenibilità è uno dei valori centrali del turismo equestre – spiega Roberto Leonardi, socio e fondatore – I nostri percorsi rispettano la specificità del territorio e offrono un’immersione totale nell’ambiente. Collaboriamo con operatori locali per promuovere trekking itineranti, percorsi enogastronomici e attività che mettono in connessione i viaggiatori con la cultura e le tradizioni del luogo. Il turismo a cavallo – tolti ovviamente i trasferimenti da/verso la destinazione – ha un’impronta ambientale piuttosto ridotta. I nostri itinerari rispettano criteri di autenticità e specificità territoriale – prosegue Leonardi – garantendo un impatto ambientale ridotto grazie a cavalli sicuri e ben addestrati, percorsi immersi nella natura e un’accoglienza autentica. Ogni elemento deve essere connesso al territorio per offrire un’esperienza memorabile. Altro elemento fondamentale è la collaborazione con le comunità locali. Nella nostra attività principale noi interagiamo con gli operatori sul territorio ma svolgiamo anche  un’intensa attività istituzionale, con lo scopo di sensibilizzare amministrazioni e associazioni sull’opportunità e sulle esigenze del turismo equestre, capace di dare una prospettiva a territori spesso in abbandono. Il prodotto di turismo equestre si nutre di rapporto col territorio e genera un filiera su di esso molto articolata e innervata nell’attività agricola, oltre che ricettiva ed enogastronomica”.

Quali sono le caratteristiche fondamentali che un itinerario di turismo equestre deve avere per essere davvero unico e memorabile?

Il primo e imprescindibile elemento sono i cavalli. Il turista equestre stabilisce una relazione con il proprio cavallo. Se tale relazione non è positiva, se il cavallo è dissonante con il territorio/tipologia dell’esperienza; se il cavallo non è sicuro e bene addestrato; se il cavallo non è adatto per temperamento e addestramento al livello tecnico del cliente; in tutti questi casi l’esperienza sarà irrimediabilmente guastata.

Il secondo elemento in termini di priorità è la costruzione coerente del pacchetto. La tipologia più apprezzata è il trekking itinerante; in questo caso tutti gli elementi del pacchetto devono essere fortemente connessi al territorio e alle sue tipicità per costruire un’esperienza unica, a partire dai cavalli e dalla loro bardatura. Va da sé che asfalto e vie principali non sono nemmeno contemplate; immersione nel paesaggio, introduzione agli aspetti storico-culturali del territorio, tipicità dell’accoglienza e dell’enogastronomia, contatto con tradizioni ed attività tradizionali e non ultimo un contatto autentico con le popolazioni, sono tutti ingredienti necessari per un’esperienza indimenticabile.

La Regolamentazione e il Ruolo del Ministero del Turismo

Il turismo equestre in Italia sta vivendo una fase di crescente attenzione, grazie al supporto istituzionale e alle iniziative promosse dal Ministero del Turismo. Questo organismo ha definito linee guida fondamentali per garantire la sicurezza dei percorsi e la qualità delle esperienze offerte ai turisti, incentivando al contempo lo sviluppo sostenibile di questa attività. Collaborando strettamente con le regioni, il Ministero ha avviato progetti ambiziosi per migliorare le infrastrutture dedicate al turismo equestre.

Un esempio significativo è il recente investimento della Regione Lombardia, che ha stanziato un milione di euro per sviluppare una rete moderna di ippovie. Questo progetto rappresenta un modello di come il turismo equestre possa essere integrato nelle politiche di valorizzazione del territorio, promuovendo aree rurali spesso escluse dai flussi turistici principali. Si tratta di un’azione concreta che non solo stimola l’economia locale, ma contribuisce anche alla salvaguardia di paesaggi naturali e culturali unici.

Parallelamente, il Ministero ha dato impulso alla digitalizzazione del settore. Attraverso una mappatura sempre più precisa delle ippovie e delle strutture collegate, l’obiettivo è rendere questi percorsi più accessibili e inclusivi. La collaborazione con enti locali e associazioni, come la FITETREC-ANTE, permette di certificare nuovi itinerari che rispettano criteri di qualità e sostenibilità. Questo approccio integrato punta a posizionare l’Italia come destinazione di eccellenza per il turismo equestre, capace di attirare appassionati da tutto il mondo.

Alla Scoperta degli Itinerari Italiani

L’Italia offre percorsi straordinari per chi desidera esplorare il territorio in sella a un cavallo. Tra colline, boschi e borghi antichi, ogni itinerario racconta una storia unica, dove natura e cultura si intrecciano. L’Umbria, ad esempio, è celebre per le sue ippovie che attraversano centri storici come Assisi e Spello, passando per il suggestivo Parco del Monte Subasio. Ogni passo del cavallo sembra accompagnare il viaggiatore in un viaggio nel tempo, tra panorami mozzafiato e tracce di storia.

Anche il Sentiero dei Briganti, al confine tra Umbria e Toscana, offre un’esperienza unica, seguendo le antiche vie battute dai briganti del XIX secolo. Questo percorso conduce attraverso boschi secolari e vallate silenziose, regalando al viaggiatore una connessione profonda con il territorio.

Un’altra destinazione imperdibile è il Parco di Villalba, con i suoi boschi di querce e castagni, popolati da una ricca fauna selvatica. Percorrere questi sentieri significa immergersi in una natura incontaminata, dove il ritmo lento del cavallo permette di assaporare ogni dettaglio del paesaggio.

A livello nazionale, itinerari come la Via Francigena e l’Ippovia del Gran Sasso aggiungono un ulteriore fascino al turismo equestre italiano. Attraversando borghi medievali e paesaggi montani di rara bellezza, offrono un’esperienza autentica e profonda, in armonia con la natura e le tradizioni locali. Le Dolomiti, con le loro maestose vallate, rappresentano infine una meta iconica per chi cerca un contatto autentico con la montagna e il fascino dei rifugi alpini.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.