“Io sono dell’opinione che la legge debba essere sempre applicata, se qualcuno viola la legge bisogna fare in modo che o la smetta di violarla o che si intervenga per fargli interrompere questi comportamenti. Mi sembra che si sia aspettato anche troppo tempo nel cercare di trovare una soluzione a queste palesi violazioni di leggi”: così il presidente della Regione, Attilio Fontana, a margine di un incontro a Palazzo Lombardia, in merito alla questione del Leoncavallo e alla disponibilità del Comune a rimettersi al tavolo con la Prefettura, dopo che la Corte d’Appello civile ha condannato per mancato sgombero il Viminale a un risarcimento di 3 milioni di euro nei confronti della famiglia Cabassi, proprietaria dell’immobile di via Watteau. La scorsa settimana il Consiglio regionale, partendo proprio dal caso Leoncavallo, ha approvato una mozione di FdI per una “ricognizione e verifica” dei centri sociali irregolari in Lombardia. “Bisogna capire cosa si intende dire per regolamentazione – ha aggiunto Fontana rispondendo in merito allo storico centro sociale milanese -. E’ chiaro che se questi signori si prendono una casa, pagano l’affitto va benissimo che vadano avanti a svolgere la loro attività, se occupano evidentemente non va più bene”.
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