Nel secondo semestre 2024 l’indice di performance della compravendita residenziale del mercato di Milano assiste a un peggioramento congiunturale, confermando la presenza in territorio negativo, su cui è assestato da un anno. Il risultato di segno opposto rispetto alla performance media degli altri grandi mercati monitorati è imputabile, nella congiuntura attuale, alla dinamica dei prezzi, in calo semestrale, e non al trend delle compravendite, riferite in crescita, che aveva invece penalizzato la congiuntura dei due semestri precedenti. Per quanto riguarda il settore residenziale, i sentiment previsionali degli operatori prospettano, per il primo semestre 2025, stazionarietà del numero di compravendite, dei prezzi medi e del numero dei contratti di locazione, che scontano – questi ultimi – la scarsa offerta sul mercato. Sul versante dei canoni di locazione le attese sono di un leggero incremento delle quotazioni medie. È quanto emerge dal 3° Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2024 di Nomisma.
Per quanto riguarda il comparto residenziale, con 11.229 compravendite nel primo semestre 2024, il mercato residenziale di Milano riporta una ulteriore flessione tendenziale degli scambi, pari al 10,1 per cento sul primo semestre dell’anno precedente, in un contesto in cui il mercato nazionale ha contenuto il calo al -2,8 per cento e Roma al -1,5 per cento. In questo contesto gli operatori intervistati da Nomisma rilevano un calo della domanda per acquisto, a fronte dell’aumento di quella interessata alla locazione. Tale scelta sembra orientata dalle intenzioni d’acquisto deluse dalla difficile accessibilità al mercato dei mutui e dei prezzi di mercato. A fronte della frenata delle compravendite, i prezzi medi a Milano mostrano un ridimensionamento su base semestrale, a fronte di una variazione annua ancora positiva. Nel secondo semestre 2024, infatti, le quotazioni medie delle abitazioni nuove e ristrutturate al nuovo registrano un calo semestrale dell’1,5 per cento e una crescita annua dello 0,9 per cento. Invariato lo sconto medio sul prezzo iniziale richiesto, ben più contenuto per gli immobili nuovi (4 per cento) rispetto a quelli usati (11 per cento). Più varia la performance degli immobili usati, con variazioni ancora positive per le zone di pregio e quelle centrali e, per contro, variazioni negative tra il 2-3 per cento semestrale per il semicentro e la periferia. Rimane stabile a circa nove per cento lo sconto medio sul prezzo richiesto, in un mercato con elasticità dell’offerta inferiore rispetto alla media delle grandi città considerate (11 per cento circa).
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845