“La Giusta Direzione” Storia di un Magistrato di Antonio De Donno

Cultura e spettacolo

“La scuola vola sulle ali della legalità”: il Liceo Scientifico “Lilla” di Oria ha presentato il libro La Giusta Direzione del Giudice Antonio De Donno, già Procuratore della Repubblica di Brindisi.

La scuola vola sulle ali della legalità, importante progetto dell’offerta formativa del prestigioso “Lilla” di Oria in vetta alle classifiche Eduscopio 2024 della Fondazione Agnelli.

   Nell’antica città di Oria, il Sindaco Dr. Cosimo Ferretti, la DS Giovanna Carla Spagnolo e Prof.ssa Stefania Ignazzi, hanno presenziato alla cerimonia di presentazione del libro del Dr. De Donno.

La Giusta Direzione   il racconto inedito del Magistrato Antimafia Antonio De Donno, una storia vera che non è stata mai raccontata, storia di quell’Italia repubblicana che vive decenni di violenze terroristiche, “dal 15 giugno 1984 presi servizio presso il tribunale di Voghera in provincia di           Pavia […]”un preciso report della galassia terroristica ideologicamente e politicamente affine e in antitesi, come “falchi e colombe” metaforicamente descritte da De Donno nell’ambito del sequestro Aldo Moro. “I falchi contrari ad ogni trattativa, molti di loro erano compagni di partito di Moro, le colombe favorevoli”, con sottoboschi di fiancheggiatori e simpatizzanti conquistati dall’ideologia terroristica.

   Un terrorismo stragista di orientamento prettamente reazionario da un conto e uno eminentemente antisistema  e antistato, mosso dal terrorismo di sinistra, dall’altro.

La Giusta Direzione una puntuale sinossi storica degli “anni di piombo” che racconta l’estremizzazione della dialettica politica  con epilogo di violenza, lotta armata e terrorismo.

   L’impianto analitico di questo libro verte sul paradigma, sull’antitesi Stato e mafia, in cui domina uno spiccato carattere dell’antisistema storico “mi diedi subito da fare. L’atteggiamento delle detenute nei miei confronti andava dalla gentilezza glaciale all’ostilità aggressiva […]”.

La Giusta Direzione : dal terrorismo a tangentopoli, dal contrasto alla Sacra Corona Unita, alla lotta contro la violenza di genere. Una battaglia costante quella di De Donno per diffondere la cultura della Legalità, una battaglia che va raccontata.

    La lettura del libro catalizza i concetti di dovere, giustizia, onestà, trasparenza, un flashback all’Albero  Falcone: simbolo dell’impegno verso lo Stato e di lotta contro le Mafie.

                                                                                                                          Matilde Sardiello

8 thoughts on ““La Giusta Direzione” Storia di un Magistrato di Antonio De Donno

  1. Luce, catarsi, nell’immersione di questa proiezione di scrittura, che nulla lascia come prima. Nulla è piu lo stesso, dopo, che si è lasciati immergere nella penna della prof. Matilde Sardiello.
    La sua penna, illumina, pennella, edifica, innova, cambia.
    E profuma di sapere, studio, introspezione , quella magica, che sa di Dio, che appartiene agli illuminati.
    E questo libro, così cantato, così descritto , che muove montagne e coscienze, … oggi corro a comprarlo.

  2. L’articolo dedicato alla figura del magistrato Antonio De Donno al libro di quest’ultimo “La Giusta Direzione”, firmato dalla Professoressa Matilde Sardiello, è un esempio di giornalismo che riesce a coniugare analisi approfondita e sensibilità narrativa. La Prof. Sardiello tratteggia con precisione il percorso di un uomo che ha dedicato la sua vita alla giustizia, evidenziandone i valori e il senso del dovere che hanno guidato la sua carriera. La sua capacità di narrare con delicatezza e al tempo stesso con incisività rende l’articolo non solo informativo, ma anche profondamente ispirante. Con uno stile limpido e coinvolgente, riesce a trasmettere al lettore non solo i fatti, ma anche l’umanità del protagonista, il magistrato De Donno, trasformando una biografia in un esempio di dedizione e integrità.
    L’opera del magistrato De Donno, “La Giusta Direzione”, evidenzia il suo impegno nella lotta alla criminalità organizzata e il costante sforzo per far prevalere i principi costituzionali, anche in contesti difficili. La narrazione perciò delinea la figura di un magistrato che non si limita soltanto a svolgere il proprio dovere, ma che vive la propria professione come una missione.

  3. Mi sarebbe piaciuto esserci…
    Conosco questo giudice.
    Conosco la sua rettitudine, la sua ” giustezza”, ed oggi la sua penna, il suo tocco di biro, che inchioda, per scalfire animi e coscienze, vabbè sarà per la prossima volta.
    Ma Conosco anche la prof. Matilde Sardiello, la sua fulgente arte di raccontare, di dire, di ricercare, di … illuminare.
    Apprezzo il suo ardire, che è per gli eletti.
    Posso dirlo? La prof. è un’eletta. La sua impronta su carta, racconta di Grecia, di romani, di classici, di Storia, di cantici e di … vita.
    La prof. quando scrive lascia impronte, crateri, che restano, … che nobilitato gli animi di chi legge.

  4. Se il fine ultimo della Scuola è formare gli studenti/futuri cittadini con percorsi di cittadinanza attiva e responsabile, allora l’esempio fulgido di chi mette la sua vita al servizio dello Stato è immediato e incisivo. Colpisce con sensibilità gli animi di tutti: chi ascolta, attraverso l’exemplum e la memoria, e chi legge, attraverso la penna di chi, come la prof.ssa Sardiello, è attenta e sensibile a intercettare iniziative di alto profilo educativo.

  5. Solo chi ha un animo sensibile e generoso è capace di mettersi al servizio degli altri: un magistrato, servitore dello Stato, e una professoressa, formatrice per sempre. Complimenti per l’iniziativa e per l’articolo!

  6. La professoressa Matilde Sardiello possiede, tra gli altri, il pregio di apparire, come un deus ex machina, al momento giusto e soprattutto con le modalità giuste, al di là delle circostanze specifiche, per far sentire la sua voce e la sua anima su un argomento vitale. La Giustizia, oggi. Ed ecco la magnifica coreografia che ha come protagonista il Magistrato Antonio De Donno, autore del libro La giusta Direzione, ove viene tracciata con incisiva puntualità l’immagine di una Persona vera, che ha raggiunto la consapevolezza come dietro ogni scelta sbagliata ci sia una storia, un dolore, una fragilità e che ciò che serva davvero non sia il mero giudizio, ma il sostegno da parte dello Stato, cominciando dalla empatia, tramite strumenti e risorse per aiutare ed offrire una via d’uscita a chi vuol cambiare .Questa visione di base pervade tutto il mirabile excursus della storia italiana, dagli “anni di piombo” alla lotta contro la violenza di Genere ed offre a ciascuno di noi la possibilità di proiettarci emotivamente verso quella Giusta Direzione.

  7. L’articolo di Matilde Sardiello mi ha fatto venire il desiderio di leggere il libro del Giudice De Donno. La sua analisi comunque e la scorrevolezza del suo stile mi hanno già fatto capire l’importanza e la complessità dell’opera. Brava la prof.ssa Sardiello!
    Prof.ssa Maria Rubino

  8. Il tocco sensibile e sempre sul pezzo a cui ci ha abituato la professoressa Sardiello rende egregiamente omaggio all’opera “La Giusta Direzione” del giudice Antonio De Donno.
    L’autore,attraverso la narrazione di fatti particolarmente rilevanti nella storia della lotta alla mafia del nostro Paese, di cui a volte è stato protagonista diretto, vuole rendere consapevoli le future generazioni dell’evoluzione degli organigrammi criminali e dell’esistenza di strategie utili per contrastarli affinché nutrano la speranza di poter costruire una Società migliore.

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