Una grossa esplosione si è verificata ieri mattina all’interno dello stabilimento Eni di Calenzano, nei pressi di Firenze. Il bilancio provvisorio è di 2 morti, 9 feriti e 3 dispersi. La protezione civile e le autorità locali hanno consigliato alla popolazione della zona di tenere le finestre chiuse e di restare all’interno. E’ stato chiuso il casello dell’autostrada A-1 mentre sono stati fermati i treni regionali.
L’area dell’incidente è circoscritta. Sul posto anche la Protezione Civile della Città Metropolitana di Firenze. I Comuni di Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino (su Facebook) invitano la cittadinanza a chiudere in via precauzionale le finestre e ridurre gli spostamenti, in attesa di indicazioni da parte degli organi preposti. La colonna di fumo è visibile anche dai comuni vicini, sul posto il sistema di regionale di emergenza sanitaria, Vigili del Fuoco e Forze dell’Ordine. Eni conferma che questa mattina è divampato un incendio presso il deposito di carburanti a Calenzano (Firenze) e che i Vigili del Fuoco stanno operando per domare le fiamme che sono confinate alla zona pensiline di carico e non interessano in alcun modo il parco serbatoi.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni segue “con apprensione” le conseguenze dell’incendio che si è sviluppato nello stabilimento Eni a Calenzano, delle quali è “costantemente informata” dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, e dal ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci, che si tiene in “continuo e stretto contatto” con il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano. E’ quanto fa sapere Palazzo Chigi.
Meloni esprime “il più sentito cordoglio per le vittime, la vicinanza ai feriti e alle famiglie colpite” e il “ringraziamento” a quanti si stanno prodigando nei soccorsi.
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