Milano non dimentica le vittime della strage di Piazza Fontana. Il 12 dicembre del 1969, alle 16:37 un potente ordigno collocato all’interno della sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura esplose distruggendo il grande ingresso a quell’ora ancora pieno di clienti, per lo più giunti da località della provincia. Lo scoppio della bomba uccise 17 persone e ne ferì 88. La città sconvolta reagì con una partecipazione silenziosa e massiccia ai funerali in Duomo. E da allora non ha dimenticato.
Ieri, nel tardo pomeriggio, un evento insolito in piazza Duomo ha riproposto quei momenti drammatici : sul muro bianco dell’Arengario di fianco al museo del Novecento è stato proiettato – evento mediatico davvero singolare ed unico – il video di una canzone dell’epoca, composta da un gruppo di cantastorie lombardi, i Cavallini, che fino agli anni 80 si esibivano in piazza Castello commentando i fatti più drammatici della cronaca. La loro esibizione era un vero giornale cantato. La proiezione del video della canzone, ritrovata da chi scrive, è stato un evento unico a Milano : “la madre di tutte le stragi” come venne definita la strage ha infatti avuto oggi una sua nuova narrazione in una canzone d’epoca, composta nel 1969 dai cantastorie Angelo Cavallini: una melodia struggente, poi dimenticata, ma riemersa, ma solo come musica da ballo, negli anni del covid. Una storia degna di un film di Ermanno Olmi : Piazza Fontana del dolor, cosi si chiamava la canzone, ha una melodia dolce, struggente e ballabile che probabilmente è stata riusata negli anni 90 nelle sale da ballo, e infine “adottata” dai fisarmonicisti artisti di strada che durante la pandemia facevano ballare in piazza Duomo i milanesi orfani di discoteche e sale da ballo , rigorosamente chiuse: un misterioso percorso sotterraneo, un percorso a volte inspiegabile. La analogia del pezzo suonato dai fisarmonicisti con la canzone dei cantastorie ha così incuriosito l’ex tramviere Pino D’Isola, oggi affermato cantante di swing, che allora a bordo del numero 13 faceva capolinea in piazza Fontana; “me la ricordo ancora quella canzone, veniva eseguita nella vicina piazza Castello dai Cavallini. E mi sono chiesto quale strano percorso avesse mai effettuato, per riciclarsi in una musica da ballo popolare”
La storia davvero strana ma affascinante della canzone ritrovata, che è raccontata oggi in un docu film
( piazza Fontana del dolor, su you tube: https://www.youtube.com/watch?v=dTk7BtY3ask)
che ha coinvolto cantautori di oggi, arrangiatori, musicisti e artisti di strada: da Marina Madreperla a Chicca Smile ( che ha cantato la canzone), a Nando Uggeri che ha interpretato il ruolo del tramviere, fino al musicista Fabio Roveroni che ha curato l’arrangiamento, con le chitarre di Luciano D’Addetta . Il video della canzone ( https://www.youtube.com/watch?v=uii0o_Y1ylc ) ha cosi entusiasmato l’avv. Federico Sinicato, portavoce della associazione che raduna i familiari delle vittime della strage: “ Ho proposto al sindaco di proiettare il video della canzone su un muro di piazza Duomo, a memoria di quei giorni cosi drammatici.”
Detto fatto; ecco la cronaca di questo evento mediatico, con la ballata di piazza Fontana, testo e musica del dimenticato cantastorie Angelo Cavallini. Una cover oggi riproposta dall’artista di strada Chicca Smile: “ anche io avevo sentito quella musica cosi dolce in piazzale Corvetto dall’artista di strada “ il conte Scianka” che la suonava al saxofono.La musica rieccheggiava un motivetto del tempo, Besame mucho. Ma il testo originale dov’era finito? “.(https://www.youtube.com/watch?v=O_iTQ5znV5E)
Ma ecco spuntare Pino D’Isola, l’ex tramviere, che si ricordava interamente il testo.( https://www.youtube.com/watch?v=DZQ-EsfIyA8)
La lunga storia sotterranea, affascinante e insolita di “Piazza Fontana del dolor” è ora un film.
Cronista al Corriere della sera poi inviato a L’ Europeo di Vittorio Feltri e reporter su Affaritaliani . Ultimo libro pubblicato : Wanda L’ ultima maitresse ed Mimesis