Buon giorno e buona domenica ai lettori, 3 gli anticipi di ieri per la giornata 16 di serie A, più un quarto giocato venerdì tra Empoli e Torino (vittoria granata).
Questo pomeriggio e in serata in campo anche le altre, tra cui il Milan contro il Genoa a S.Siro, e in posticipo domani sera è previsto il big match tra Lazio e Inter, partite entrambe determinanti per la classifica. Nel frattempo, fa rumore la nuova scivolata casalinga della Juventus, al cospetto del Venezia fanalino di coda. Riassumiamo intanto i risultati degli anticipi:
Empoli-Torino 0-1
Torna a vincere il Torino, e lo fa con un gol di Adams, che compie un gesto di quelli che richiamano alla memoria altri maestri del mestiere. Come Stankovic, come Dimarco, Quagliarella o Ibrahimovic: una prodezza dai 50 metri dello scozzese, che appena superata la metà campo avversaria lascia partire una parabola perfetta e beffa il portiere Vasquez, fuori posizione. Gol che lancia la squadra di Vanoli e provoca il passo falso per gli uomini di D’Aversa, che pur avevano iniziato meglio la sfida. Per tutto l’ambiente granata questi tre punti rappresentano una boccata d’ossigeno.
Cagliari-Atalanta 0-1
E sono 10. L’Atalanta di Gasperini sta scrivendo una delle pagine più inedite e gratificanti della sua storia, una pagina che racconta di una squadra al momento dominatrice del campionato, con 30 punti consecutivi in 10 partite, e il miglior attacco (cosa che non stupisce, da qualche anno tra i più prolifici). Stavolta è toccato al Cagliari tentare di fermarla o rallentarne la corsa, e c’era riuscito fino al 70′. Poi entra Zaniolo e ci mette subito la zampa, mandando alle ortiche sia le illusioni del Cagliari che quelle delle altre squadre che la seguono in classifica, anche se obiettivamente le speranze che lo sgambetto riuscisse ai rossoblu di Nicola erano parecchio flebili. Ma nella vittoria ottenuta in Sardegna, c’è evidente la mano, anzi, i guantoni di Carnesecchi, autore di almeno cinque interventi prodigiosi. La Dea si conferma prima, e si gode un’altra settimana di beata solitudine lassù, su quella vetta dove mai prima d’ora aveva posato le terga, a questo punto del campionato, e dove potrebbe ancora trovarsi alla 38esima giornata, se dovesse mantenere questi ritmi. Agli antagonisti ora la parola, ma il messaggio della banda Gasperini è ormai molto chiaro: conquistato il cadregone della serie A, intende vendere cara la pelle prima di cederlo a chicchessia…
Udinese-Napoli 1-3
Le due sconfitte consecutive contro la Lazio chiedevano risposta, anche se solamente parziale, ed è arrivata. Il Napoli riprende la marcia e dimentica, almeno per un turno, la propria anemia offensiva superando in rimonta in trasferta un’Udinese prima ostica, poi più morbida, infine sconfitta. Dopo un primo tempo abbastanza negativo, chiuso in svantaggio per la rete di Thauvin su ribattuta, dopo il rigore parato da Meret, i partenopei entrano in campo con un altro piglio nel secondo tempo. McTominay imbecca Lukaku per il pari al 50′, mentre al 75′ è l’iniziativa personale di Neres a generare l’autogol del goffo Giannetti, e mettere in discesa la gara, poi chiusa cinque minuti più tardi da Anguissa. Con questo risultato, Conte e i suoi tengono il passo dell’Atalanta capolista, ancora vincente nel primo pomeriggio sul campo del Cagliari. E anche se nessuno a Castel Volturno lo ammetterà pubblicamente, restano in piena corsa per lo scudetto.
Juventus-Venezia 2-2
La Juventus evita nuovamente la prima sconfitta con un colpo di coda, anzi di rigore, al 90′. Ma stavolta ci è andata davvero ad un soffio, e per i bianconeri arriva il quarto pareggio consecutivo in campionato, con strascichi di polemiche e malumori palpabili nell’ambiente bianconero. Ci mette 19 minuti la squadra di Motta a portarsi in vantaggio, e lo fa da calcio piazzato con la spizzata di Thuram per la zampata di Gatti. Gli arancioneroverdi, tuttavia, non smettono di crederci e prendono anche la traversa con Andersen. Poco dopo è ancora una volta decisivo Thuram, stavolta in chiusura nella propria area su tiro a botta sicura di Busio. La gestione del risultato da parte della Juventus lascia un po’ a desiderare e incoraggia il Venezia a provarci.
Nella ripresa Yildiz raddoppia subito, con le stesse modalità del primo gol, ma stavolta c’è un braccio galeotto che porta all’annullamento. Lo spavento accende ancora di più gli ospiti, che rispondono con il perfetto cross di Zampano per l’1-1 di Ellertsson. A quel punto Motta inizia con i cambi, mettendo dentro anzitutto Conceicao e Douglas Luiz. All’83’ arriva la potenziale beffa con Idzes che di testa capitalizza una bella punizione di Nicolussi Caviglia. La Juve però, sul filo di lana, non perde neppure stavolta : la salva Vlahovic nel finale su rigore. Inutili i successivi ultimi assalti alla porta veneziana, e intanto la vetta sempre più nerazzurra, anche se per ora solo bergamasca, si allontana.
E dopo questi frizzanti anticipi, chissà se oggi assisteremo ad altri fuochi d’artificio in almeno due delle 5 partite in calendario. Gli indizi portano a Fiorentina-Bologna, ma anche a Milan-Genoa e Como-Roma. Il tutto in attesa del duello di domani sera, tra la scoppiettante Lazio di Baroni e la navigata Inter di Inzaghi. Se dovesse spuntarla la squadra di casa all’Olimpico, sarebbe uno sgambetto pesante per i nerazzurri e una nuova spinta sul trampolino laziale. Se invece sarà l’Inter a mettere avanti il muso, andando a vincere sulla squadra più in vista del momento assieme all’Atalanta, sarebbe un nuovo messaggio al campionato di Marotta, Inzaghi e soci: dovete fare ancora i conti con i campioni in carica, nessun dorma…
Buon pomeriggio quindi, e voce alle tifoserie.