Polemiche da sinistra sul dl “Salva Milano”. Sala reagisce “Inaccettabile un cambio del PD”

Milano

Il cosiddetto “Salva Milano” sta terminando il suo percorso con l’approvazione a breve del Senato. Inutile evidenziare l’enorme importanza che rappresenta per Milano e ricordare gli errori di pressapochismo e lassismo del Comune, perché l’argomento è stato trattato più volte da questo quotidiano. Considerato il mal governo della materia, i sequestri della Procura di interi cantieri con relative indagini su funzionari e dirigenti di Palazzo Marino, Matteo Salvini ha spiegato le intenzioni del provvedimento che indubbiamente nasce dal governo di centrodestra. “Ci tengo a centinaia di famiglie che sono nel limbo, che hanno comprato perché il Comune ha permesso e costruito e adesso non sanno se sono proprietari o se gli abbatteranno la casa. Mi sono messo a disposizione dei sindaci, anche del sindaco Sala, per scrivere una norma che vada a sanare il passato e garantisca queste famiglie. Se poi il Pd cambia idea ogni settimana me lo dica perché non è una legge fatta per me, è una legge fatta per migliaia di famiglie in Italia con la Procura di Milano che ha sequestrato diversi palazzi. Al sindaco ho dato la massima disponibilità e questa norma l’abbiamo scritta insieme, se hanno cambiata idea me lo dicano”

Le polemiche a sinistra, infatti, non mancano e Sala reagisce “Inaccettabile un cambio del PD” Una querelle tutta targata sinistra. Per esteso, ecco le dichiarazioni del Sindaco – “Nessuno ha mai detto, e io tantomeno, che abbiamo fatto tutto bene, però abbiamo fatto tutto trasparentemente. Allora a me la cosa che fa incazzare, e sottolineo incazzare, è che il centrosinistra governa questa città da 14 anni, e chi oggi fa dei distinguo, rispetto a questa posizione era con me, era in giunta, era in consiglio. Io non ho visto una persona, in questi anni, alzare la mano e dire che c’è qualcosa che non va. Allora sono diventati fenomeni adesso? E allora non va bene. Quando si tratta di condividere un percorso insieme a tutti, alle difficoltà si prendono dei distinguo. Non va bene. Questa non è lealtà”. Peraltro anche alla Camera due componenti del cosiddetto campo largo, Verdi-Sinistra, sono stati contrari.

Prosegue Sala “Dopodiché, qual è la via? Io non è che non racconto di quello che dicono gli urbanisti, gli architetti, etc. Adesso c’è una questione che è da sanare. E sapete perché è da sanare? Perché io, da responsabile dell’amministrazione comunale, da buon padre di famiglia come si direbbe in altro modo, ho dirigenti e funzionari inquisiti, indagati, e li voglio proteggere”. Poi un proposito sano, ma mai applicato, per quell’istinto di onnipotenza che guida, sbagliando, le sue azioni “Dobbiamo rifare il PGT – ha anche detto Sala -. Uno come me, che vuole sempre fare le cose domani mattina, vi dice che ci mettiamo nove o quindici mesi. Invitiamo l”universo mondo’ al tavolo del nuovo PGT. Tiriamo fuori una soluzione adeguata ai tempi, che tenga in considerazione tutto questo. Io sono disponibilissimo. È per il bene della comunità. Ma veramente portatemi uno che abbia fatto queste osservazioni prima. Arrivano tutti adesso. Ma com’è possibile? Io non ho trovato uno che si sia esposto prima. Allora, da questo punto di vista, questo non è un modo di fare leale, non è un modo di fare milanese”.

A difesa degli urbanisti e degli architetti, occorre dire che da anni sulle riviste specializzate e non disapprovano i suoi PGT, le sue piazze tattiche a gògò, ecc. ecc. giudicando superficiali e non professionali le sue decisioni. Sì, gli specialisti servono, sono essenziali.

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