Il commento di Luciano: 16a giornata di serie A

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Buon lunedì ai lettori, conclusa ieri la sedicesima giornata, tranne il big match di stasera tra Inter e Lazio. Alcune sorprese, per l’ennesima volta, non sono mancate, come la sconfitta della Roma ad opera del Como di Fabregas, e la frenata della Fiorentina a Bologna dopo 8 vittorie consecutive, ma anche il nuovo stop del Milan a S.Siro, frenato dal Genoa. Vediamo nell’ordine cronologico i fatti della domenica:
Lecce-Monza 2-1
Il Lecce di Giampaolo trova una vittoria preziosissima contro il Monza di Nesta. Al Via del Mare punteggio in favore dei salentini, che trionfano in un lunch match pieno di emozioni e colpo di scena. Il primo quarto d’ora è di marca leccese: già al 3′, innescato da BerishaTete Morente porta avanti la squadra di Giampaolo con un gran gol. Poco dopo, Dorgu conquista un calcio di rigore dubbio per una trattenuta di Bianco.  Krstovic si presenta sul dischetto ma si fa ipnotizzare dall’ottimo Turati. Il Monza inizia a creare qualcosa, ma non concretizza nell’ultimo terzo di campo. A dare una mano alla squadra di Nesta ci pensa Dorgu, che trafigge il proprio portiere Falcone con un pallonetto di testa. La goffa autorete non disorienta il Lecce, che ritrova il vantaggio grazie alla rete di Krstovic: è lui a sfruttare un’ottima giocata di Pierotti, insaccando il gol del 2-1 e facendosi così perdonare l’errore dal dischetto. Monza che continua a dimostrarsi senza precisione. Nel secondo tempo il VAR toglie un rigore per parte, e i cambi brianzoli non danno i risultati sperati. Giampaolo ottiene la seconda vittoria in quattro partite alla guida del Lecce, mentre il Monza è ora ultimo a pari punti con il Venezia e non riesce a dare una svolta alla propria sin qui sfortunata stagione. Al momento, secondo quanto riportato da SKY Sport, la panchina di Nesta è salva ma per quanto ancora lo diranno i risultati.
Bologna-Fiorentina 1-0
Niente record storico: dopo otto successi consecutivi, la striscia vincente della Fiorentina in Serie A si conclude qui. Al Dall’Ara si impone il Bologna di Italiano, che si prende una soddisfazione da ex grazie al guizzo decisivo di Odgaard, bravissimo al 59′ a indirizzare in rete col destro un cross di Dominguez. Il primo tempo era stato equilibrato, con alcuni brividi viola e tanto tatticismo. Meglio il Bologna dopo l’intervallo: palo immediato di Castro, quindi la rete da tre punti di Odgaard. Con la Fiorentina, priva in panchina di Palladino, a cui nelle scorse ore è morta la madre, che non riesce più a spaventare davvero concretamente Skorupski. Se i viola frenano e non riescono a superare il primato del 1960 e quello eguagliato una settimana fa contro il Cagliari, i felsinei esultano doppiamente: la Juventus dell’ex Thiago Motta dista appena tre lunghezze di distanza. E ha pure una partita in più.
Parma-Verona 2-3
Bella partita del Verona, che dopo un periodo complicato trova un successo pesante nello scontro diretto contro il Parma, grazie alle reti di CoppolaSarr e Mosquera, inutile la doppietta di Sohm. Gli ospiti si portano così a 15 punti in classifica e agganciano il Parma, che perde la seconda partita di fila dopo il ko con l’Inter a San Siro.
Como-Roma 2-0
Scivolone fuori pronostico ma meritato, per una Roma che mostra di nuovo la sua peggior versione. Stanca e mentalmente sgonfia, la squadra di Ranieri si sfalda nella ripresa sotto i colpi di un Como che rivede la luce per la prima volta dallo scorso settembre, e che per la prima volta in questo campionato chiude una partita senza subire gol. Di Gabrielloni e Paz nel recupero della ripresa le reti decisive per il risultato finale, a suggellare un successo meritato e soprattutto fondamentale in chiave classifica. Per i giallorossi, invece, la conferma definitiva di una stagione che non può portare ad alcuna ambizione legittima: la scossa degli ultimi due successi con Lecce e Braga sembra già ampiamente dimenticata.
Milan-Genoa 0-0
Un’altra stecca per Fonseca e i suoi. La reazione dopo lo sfogo del portoghese dopo la sfida di Champions L., vinta contro la Stella Rossa, non ha portato i risultati che ci si aspettava. Mercoledì almeno era arrivata una vittoria, stasera solo un modesto pari in bianco contro il Genoa di Patrick Vieira che si limita a difendere e ripartire. La parata di Leali sul colpo di testa di Emerson Royal e la traversa di Morata sono le uniche due occasioni degne di nota. L’atmosfera c’è solo nelle celebrazioni prima della partita per i 125 anni della storia del Milan. I rossoneri però, salvo pochissime eccezioni, non hanno smalto là davanti. I fischi finali al Meazza fotografano il periodaccio che sta vivendo il Milan, sia in campo che in società, con i tifosi che sono sempre più lontani dal club.
Questa la filastrocca domenicale della 16a, che sta recitando un copione quasi senza soluzione di continuità tra cadute e resurrezioni di diverse squadre, a conferma che stiamo assistendo ad un campionato incerto a tempo indeterminato. Da un lato sarà più avvincente, dall’altro più indisponente a turno per questa o quella tifoseria, che si scatena a turno in critiche ed elogi nel volger di pochi giorni.
Le aspettative più confortate dalla posizione in classifica appartengono sicuramente, al momento, alle prime 4 attualmente nelle posizioni di testa, cioè Atalanta, Napoli, Inter e una tra Lazio e Fiorentina, quest’ultima però perdente ieri a Bologna. Interessante a questo punto il delinearsi proprio delle posizioni di queste prime elette, a prescindere dal risultato di stasera all’Olimpico, anche perché l’Inter ha il potenziale vantaggio di una partita da recuperare proprio con una delle due squadre appaiate al suo fianco, la Fiorentina. Tutto da vedere, insomma, sia quello che accadrà stasera che quello che ci proporranno le prossime giornate e chi, quindi, arriverà ad agguantare il primo titolo (simbolico), di campione d’inverno.
Prossimo turno in avvio venerdì 20 dicembre prossimo, alle 20,45 quando si giocherà al Bentegodi un delicato (anche per storici precedenti) Verona-Milan.  Arrivederci e buona settimana a tutti.

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