Milano

Una viabilità a misura di Milano

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Quando l’altro giorno a Milano è stata investita la madre di un bambino, che al figlio aveva fatto scudo col corpo, devo confessarvi che mi ha colto una grande tristezza. Purtroppo né le leggi più dure, né le piste ciclabili e l’odio per gli automobilisti cambieranno nulla di tutto questo. Questo perché, purtroppo, per avere strade più sicure ci vuole un insieme di fattori. Certo, piacerebbe anche a me se ogni problema si potesse risolvere con una apposita legge. Ma purtroppo la natura umana non funziona così.

Prima di tutto, non dobbiamo dimenticare che la città è un insieme organico, che si sviluppa se ogni sua parte agisce in armonia con gli altri. Alcuni manifestanti, dopo il tragico incidente di cui sopra, chiedevano a gran voce di vietare le auto a Milano. Bisogna opporsi con forza a questi estremisti, perché non solo non risolvono nulla (anche i mezzi pubblici possono mettere sotto le persone), ma per non risolvere nulla rovinano la vita a tutti. Su ruote non girano solo i ricchi in Suv, come loro credono. Ma soprattutto chi lavora!

Ascoduomo riunisce molti commercianti che, senza la mobilità privata, dovrebbe chiudere. E rimarrebbe sul mercato solo Amazon. Che, immagino, loro farebbero continuare a consegnare. Lasciando così tante famiglie senza pane, ma lasciando scorrazzare corrieri che… e qui è meglio che mi fermi. Ma chiunque li abbia dovuti schivare per avere salva la vita mi capirà. Vedete bene che non esiste la bacchetta magica. Esiste, però, la responsabilità di proteggere i passaggi pedonali. Invece di far cassa sulla sosta perché non mettere più semafori pedonali con telecamere che puniscano chi mette a rischio il pedone?

Vedete, la repressione è uno strumento importante per lo Stato. Ma va accompagnata con campagne di educazione civica. Contro l’omofobia abbiamo dipinto di arcobaleno la stazione MM di Porta Venezia. Contro i femminicidi abbiamo fatto le panchine rosse. Cosa stiamo facendo contro le morti bianche in strada? Vietiamo le macchine e mettiamo dei limiti di velocità inutili, perché nessuno li può davvero rispettare. Dovremmo invece organizzare dei momenti di consapevolezza pubblica. Qualche decennio fa, vi ricordate? Quanta nostalgia…, erano ovunque. Perché il Comune non li riprende?

La verità è che piace molto di più, dà un rush di adrenalina, vietare. Ti fa sentire tanto potente, quanto fa sentire l’automobilista impotente. Ma non risolve nulla. E allora facciamoci sentire nelle giuste sedi: meno senso di onnipotenza e più educazione. Non solo a scuola, ma ad ogni semaforo, striscia pedonale e luogo di passaggio. Insieme ce la possiamo fare!

Alessandro Prisco
Presidente Ascoduomo

2 thoughts on “Una viabilità a misura di Milano

  1. Spesso gli incidenti capitano con i veicoli che fanno le curve a 90 gradi… e non le fanno certo a 50 km/h ma a meno di 10 km/h. Quindi non e’ questione solo di velocita’ ma una parte del torto la darei anche a chi attraversa la strada senza stare distante dai grossi veicoli .

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