L’inchiesta di Altroconsumo in 20 città mostra che la situazione è molto migliorata rispetto a 6 mesi fa perché in 14 città i tempi di attesa per avere l’appuntamento in questura sono di uno o due giorni, al massimo una settimana. Restano attese troppo lunghe in sei grandi città: a Milano e Trento i cittadini aspettano oltre tre mesi, a Torino e Genova oltre due mesi, a Napoli più di un mese.
Il confronto coi tempi rilevati quasi sei mesi fa (il 30 aprile 2024) mostra un netto miglioramento generale: nella maggior parte delle città (14 su 20) l’appuntamento in questura è disponibile dopo uno o due giorni o al massimo una settimana (Bari e Bolzano). Un segnale importante che va nella direzione di una normalizzazione del servizio tanto più se consideriamo che in molte città solo sei mesi fa si aspettavano mesi per avere l’appuntamento, parliamo di Pordenone, Bologna e Cagliari. Nella città friulana si è passati da un’attesa di più di 8 mesi registrata nell’aprile scorso, ai 2 giorni del 12 novembre. I bolognesi hanno trovato l’appuntamento per il giorno dopo, mentre sei mesi fa dovevano aspettare più di due mesi. E’ probabile che a liberare posti sulla piattaforma della Polizia di Stato sia stata la possibilità, introdotta ad agosto, di andare alle Poste per fare il passaporto. La stessa ipotesi si può fare per Cagliari dove nell’aprile scorso si aspettavano 4 mesi circa e ora si può andare in questura il giorno dopo. Infatti, nel capoluogo sardo sono attivi sul fronte passaporti ben 17 uffici postali.
Nelle città più grandi restano tempi di attesa troppo lunghi per un documento così importante: a Bergamo, Milano, Trento. Torino, Genova e Napoli questure e commissariati non riescono a garantire ai cittadini tempi di attesa ragionevoli: si va da un mese a quasi 6 mesi.
Le città in cui si aspetta di più
A Milano e Torino si aspettano da 2 a 3 mesi. In pratica, sotto la Madonnina e sotto la Mole si proietta lo stesso film di sei mesi fa: “La lunga attesa”. I milanesi aspettano, come ad aprile, più di tre mesi per avere l’appuntamento. Situazione invariata anche a Torino dove i cittadini devono considerare almeno due mesi di attesa prima di poter varcare la soglia della questura.
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