I racconti di Capitan U 1947: 24 dicembre, Festa della Mamma e del Papà, insieme sempre …

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… nella vita e oltre.

Cari amici, oggi  ho deciso di offrirvi un racconto diverso, così particolare che mi sono anche inventato una festa per l’occasione: la festa, nello stesso giorno, di un papà e di una mamma, insieme e non divisi da feste separate e stabilite in date differenti.  Due genitori uniti, quindi, in una festa unica  che li veda celebrati per come hanno affrontato la vita nel bene e nel male, “due in uno”, alimentati da un amore indistruttibile in terra e in cielo. Non a caso, come foto di apertura in alto, non potevo scegliere un’immagine diversa da quella che meglio rappresenta l’effige della famiglia solida, sacra: papà Giuseppe  mamma Maria stretti nell’abbraccio del loro piccolo Gesù, il bambinello nascente in questa notte magica.

Mario e Donatella Tessuto

Questa prima festa “speciale” la voglio dedicare ad una “coppia speciale”: Mario Buongiovanni e Donatella Pacchiarini, meglio conosciuti come Mario e Donatella Tessuto.

Mario ci ha lasciati il 5 dicembre, non molti giorni fa, e il suo funerale è stato celebrato alle 11 del 9 dicembre nella Chiesa di San Giorgio ad Albairate, la cittadina dove Mario e Donatella hanno vissuto i giorni più belli. Un lunedì che sembrava una domenica per la tantissima gente che affollava la chiesa, con musicisti e colleghi ritrovatisi per l’ultimo saluto. Io e mia moglie non potevamo mancare  e non potevano mancare nemmeno Eugenio Zambelli, in arte Dino, Santino Rocchetti, il tenore Rodolfo Maria Gordini che ha cantato un’emozionante Ave Maria di Schubert, e tanti altri amici ancora arrivati un po’ da tutta Italia, come il chitarrista Paolo Degli Atti, che in molti concerti lo ha accompagnato negli anni del suo successo, e che è partito all’alba da Roma con un amico, la zia e, soprattutto, la sua mamma che tanto bene aveva voluto a Mario e Donatella. La funzione è stata toccante, specialmente nel discorso finale della amata nipotina Martina, e si è chiusa nel momento in cui Mario veniva accompagnato fuori dalla chiesa tra le note risonanti della  sua intramontabile, Lisa dagli occhi blu, della quale vi offro una versione live, rara a trovarsi, di Mario che la interpreta con accanto, alla chitarra elettrica, proprio l’immancabile amico Paolo Degli Atti.

Ora può iniziare il mio racconto della favola di Mario e Donatella, un amore che nasce 63 anni fa, quando i due, poco più che ragazzini, si incontrano e si innamorano … una favola dove le spine cercheranno di avere su di loro il sopravvento, uscendone, però, inesorabilmente sconfitte perché accolte e accettate da entrambi sempre con “dignità” ed un “sorriso” perennemente stampato sul volto, un sorriso di speranza e mai di rassegnazione. Dopo un fidanzamento durato ben 10 anni, si sposano nel 1971, sono “in tre”, con il piccolo Giancarlo che, forse, comincia già a dare i primi calcetti nel pancino della sua mamma, dando vita a un legame profondo e radicato con i propri genitori. Giancarlino nasce prematuro di sei mesi e mezzo con un parto, a causa di una serie di incredibili inconvenienti, non assistito. Viene immediatamente messo nell’incubatrice e i professori temono che non possa sopravvivere, ma lui combatte e, dopo tre mesi, ne esce  vincitore come il bimbo che ce l’ha fatta contro tutto e tutti. La legge impone che la prima dose del vaccino antipolio venga somministrata il 61° giorno dopo la nascita, ma lui è nato prematuro ed è vissuto per tre mesi in un’incubatrice per cui, probabilmente, non viene considerato il fatto che la sua nascita, in realtà, sia avvenuta solo al momento dell’uscita dal “ventre” dell’incubatrice.  Fatto sta, che il bambino, indietro nei tempi di un normale sviluppo del suo corpicino, manifesta immediatamente delle complicanze terribili, diventa ipotonico, ovvero, subisce la perdita del tono muscolare e non riesce a stare dritto sul seggiolone,  piegando la testa e il corpicino in  avanti. Sembra condannato ad una vita complicatissima e ingiusta, ma Mario e Donatella non si arrendono e cominciano una lunga serie di viaggi, infinite consultazioni e interminabili cure e fisioterapie, con costi inimmaginabili. Pensate che solo uno speciale trattamento da effettuarsi una volta al mese, e deve farne almeno sei, in una clinica specializzata di Roma a base di complicate trasfusioni e iniezioni sottocutanee del suo stesso sangue in punti particolari, costa più di un milione di lire che, rapportate ad oggi, equivalgono ad oltre 10.000 euro. Donatella gira in continuazione l’Italia con Giancarlo da un professore all’altro e Mario, ringraziando il Signore che gli dona forza ed opportunità, lavora senza fermarsi mai, arrivando ad effettuare anche tre concerti in una sera pur di non far mancare al loro piccolo neanche una seduta o una nuova cura. Una vita che avrebbe sfiancato un elefante, ma non certo loro due, che non mollano né si disperano, e così sarà fino ai giorni nostri senza mai fermarsi.

La foto che vi ho postato è del 22 settembre del 1973, il giorno nel quale io e la mia Nati ci sposiamo. Ci frequentiamo ormai da tempo e Mario e Donatella sono presenti al nostro matrimonio. Osservate bene il loro sorriso: ebbene, in oltre mezzo secolo di amicizia vera, vacanze e “mangiate” insieme ( Mario è un cuoco eccellente), non ricordo di aver visto, neanche una volta, un’ombra di arrabbiatura o di abbattimento nei loro sguardi: Giancarlo era un prezioso dono di Dio, e come tale accettato ed amato ancor di più. … A noi nasce Pierluca nel novembre del 1974 e a loro, tre mesi dopo, Sabrina, anticipando di qualche anno la nostra Alessia, da noi tanto attesa e cercata. Mario e Donatella, con la nascita di Sabrina si superano, si completano, perché riescono a trasmetterle l’amore per il fratellino, la compagnia di una sorella più piccola e, in seguito, la presenza continua di una mamma aggiunta. Insomma, una famiglia stupenda, perfetta. Giancarlo migliora e comincia a camminare da solo ma, purtroppo, subentra in lui anche l’autismo, una condizione della quale ancora ben poco si conosce a livello terapeutico, anche a distanza di 50 anni … una malattia che non è una malattia e che non ha cure certe, se non stimolazioni continue di fatti reali da far entrare piano piano nella quotidianità di chi ha difficoltà a stabilire relazioni sociali normali e usa il linguaggio in modo anomalo unito a comportamenti limitati e ripetitivi.  Mario e Donatella invece di “accasciarsi” definitivamente, si ergono ritti, ancora più forti, positivi e combattivi.

In una foto di alcuni anni fa vediamo la famiglia Tessuto al completo. Da sinistra il marito di Sabrina e lei accanto che stringe la primogenita Martina, poi Mario con a fianco Giancarlo diventato ormai un uomo e Donatella con in braccio Manuel, il secondo nipotino regalato da Sabrina ai nonni. Una famiglia compatta e serena nel portare avanti il disegno che il Signore ha destinato loro. Un compito solo ultimamente alleggerito dal progetto “Dopo di noi”, realizzato con altre famiglie:  prevede l’affido dei propri figli, da lunedì a giovedì, ad una struttura  seria e collaudata, l’”Anffas Il Melograno di Abbiategrasso”, affinché li aiuti ad integrarsi con altre realtà e a prepararsi per quando i loro genitori non ci saranno più. Una lodevole iniziativa sostenuta dai genitori stessi e da volontari che collaborano con amore e dedizione, che ho ampiamente documentato in un altro mio racconto del 15 settembre del 2023, e del quale ora vi ripropongo il link.

I Racconti di Capitan U 1947 – Donatella e Mario Tessuto … l’autismo, e un amore che va oltre la vita

Papà Mario è volato in cielo, ma mamma Donatella non è rimasta sola nel portare avanti il completamento del disegno divino loro destinato, perché continua a sentire forte la sua presenza e l’immenso amore che non li dividerà mai, perché la loro … è, e sempre sarà, Una storia senza tempo.

Buon Natale

da

Capitan U 1947

(alias Umberto Napolitano)

5 thoughts on “I racconti di Capitan U 1947: 24 dicembre, Festa della Mamma e del Papà, insieme sempre …

  1. Caro amico mio…sarei partito da Roma anche a piedi per venire su dal caro Mariuccio….sono stato felice di rivederti lì con tua moglie…abbiamo accompagnato fino all’ultimo viaggio Mario…insieme in un’atmosfera surreale…dove sembrava che Mario camminasse insieme a noi al nostro fianco….il tuo articolo dimostra che sei una persona fantastica e diversa da molti artisti….e questo perché hai un’anima profonda e vera….. grazie per tutto quel che fai.

  2. Che risveglio, Capitan U!Trovare una narrazione della mia famiglia con quella chiarezza , verità, ricerca come se fosse stata la penna fra le mie dita a scrivere il nostro vissuto, questo meraviglioso vissuto che, come scrivi tu Umberto, ha avuto delicate svolte di sacrifici ma, grazie a Mario, a quel fantastico uomo che avevo al mio fianco, tutto sembrava alleggerito e la mia famiglia era meravigliosamente unita. Grazie ancora, “Capitan Umbi’, per aver scritto il tuo ennesimo capolavoro, il tuo affetto lo sento … non avresti potuto scrivere tutto di noi, ma lo hai riassunto in modo che arrivasse dritto al cuore. Ti abbraccio immensamente augurando a te e a tutti un sereno Natale, in armonia e amore ❤️

  3. Bellissimo ricordo che hai di Mario, così come il tuo con Nati.
    Due coppie straordinarie, legate da un’amicizia unica che va al di là di ogni storia odierna.
    Auguri di Buone feste a voi tutti.

  4. Bei Tempi e bellissimi ricordi di vita …di amicizie….e di musica italiana quella che preferisco .a mio avviso gli anni 60…70…80….90.. sono stati dei sogni realizzati per chi li ha vissuti….ciao e auguri di Buone Feste

  5. Buongiorno a tutti,
    Voglio ringraziare Umberto per aver raccontato una parte della vita di Mario che non conoscevo ma che lascia un grande esempio di forza, perseveranza e fede. Persone come loro che hanno vissuto il dolore anche con un sorriso e guardando al dolore usando l’amore come arma di difesa agli attacchi della vita penso che sia la massima espressione di grandezza e umiltà.
    Grazie mille Umberto per queste storie che fanno bene al cuore ❤️
    Mario Tessuto è stato un grande uomo e un grande cantante…..io l’ho sempre apprezzato e non dimenticherò mai la sua Lisa dagli occhi blu…. bellissima…sono stata fortunata ad avere assistito ad un suo breve concerto anni ed aver constatato che grande persona è stata. Persone così lasciano un segno indelebile nel cuore di chi li ha amati.
    Rip🙏❤️

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