Per compensare la soglia di esenzione dall’imposta che passa da 23mila a 25mila euro. Fatto e approvato il bilancio, nel Comune di Milano si passa ora alla fase due, quella in cui vengono proposti gli ordini del giorno che nel 2025 verranno collegati proprio all’esercizio previsionale.
Ed è il 19 dicembre il giorno in cui la maggioranza di centrosinistra ha votato la richiesta di rimodulazione dell’Irpef, riassumibile in due mosse: aumentare, a favore delle fasce inferiori, la soglia di esenzione da 23mila a 25mila euro e, per compensare, far salire l’aliquota per i redditi più alti allo 0,9 per cento.
Una possibilità, quest’ultima, che a oggi l’amministrazione comunale milanese non ha, visto che andare oltre lo 0,8% in autonomia è concesso solo a Roma, in qualità di capitale italiana. Il consiglio comunale quindi, con un voto a maggioranza – 25 favorevoli e 5 contrari – ha chiesto al governo centrale di poter aumentare l’aliquota anche nel capoluogo lombardo.
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