Comunque, a quanto pare, l’amministrazione di Sala paga, nel letterale significato che risulterebbe gradita, anzi meritoria. E se urbanisti, sociologi, osservatori attenti affermano che la città sta perdendo la sua identità, evidentemente non appartengono ai salotti chic o ai centri sociali, votati all’ammirazione delle diavolerie ideologiche dell’attuale amministrazione
Le analisi di Youtrend strategies con un sondaggio elettorale sulla metropoli (amministrata dal 2011 da Pd e compagni) fa emergere che la coalizione progressista raggiungerebbe il 50,4 per cento dei consensi, contro il 35,6 del centrodestra e il 14 di un’eventuale terza figura indipendente. Chiunque siano i candidati. Persino se a cercare di prolungare l’onda rossa su Palazzo Marino fosse Piefrancesco Majorino, che sarebbe il nome (a pari merito con quello dell’ex direttore di Repubblica, Mario Calabresi) a godere della maggior fiducia tra gli intervistati: l’84 per cento del campione. Meglio di Maurizio Lupi (27) e Letizia Moratti (23), giusto per citare due nomi in discussione nel centrodestra.
Percentuali da incubo che dovrebbero preoccupare la coalizione di centrodestra e spingerla a lavorare sul territorio da subito.
Sicuramente i sondaggi così anticipati non sono oro colato, ma sono sicura che il malcontento diffuso, perché è diffuso, non vada a votare, ma allora i milanesi non possono arrendersi al proseguo di una viabilità folle, alla mancanza di parcheggi, ad uno sviluppo solo verticale e sotto inchiesta, ad un welfare deficitario, ad un degrado dilagante, ad una criminalità in crescendo, ad un’accoglienza indiscriminata.
Le persone che sulla propria pelle hanno sperimentato l’abusivismo nelle case, i negozianti che hanno trovato le vetrine rotte dagli antagonisti, le vittime di aggressioni e di furti, non possono solo guardare, tollerare, ascoltare i “faremo” di Sala, ma devono unirsi per dare una svolta radicale al governo della città.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano